Autore: Claudia Rossi
Oggi uno dei peggiori nemici della cybersecurity è rappresentato dalla complessità. “Non c’è dubbio che per i fornitori di tecnologia questa sia la sfida maggiore, da risolvere mettendo a disposizione differenti tecnologie di sicurezza all’interno di un’unica piattaforma, facile da utilizzare anche da parte di realtà che non dispongono di team dedicati alla sicurezza” afferma Ivan De Tomasi, Country Manager Italy & Malta, WatchGuard Technologies, evidenziando come questa esigenza sia sentita dai reseller agli MSP, fino ai clienti. Per tutti urge disporre di strumenti e risorse che possano rendere semplice la gestione della IT security, garantendo un livello di protezione non solo per oggi, ma anche per il futuro. Questa è esattamente la missione di WatchGuard: offrire la sicurezza più intelligente nel modo più semplice possibile.
“Per garantire semplicità, questi prodotti devono presentare un elevato grado di automazione in modo da far risparmiare tempo e risorse al personale aziendale addetto all'IT e alla sicurezza informatica, riducendo il loro impegno nella gestione degli alert. I prodotti, inoltre, devono essere disponibili su cloud, per facilitare l'accesso e il controllo da remoto, e potersi integrare tra loro, in modo che il team possa lavorare con un'unica piattaforma. Così facendo, lo svolgimento delle operazioni quotidiane e la formazione saranno più efficienti, facendo risparmiare tempo e denaro” chiarisce De Tomasi. Occorre, poi, che tutti gli strumenti e le funzionalità delle offerte di sicurezza informatica si basino su un modello Zero Trust, assicurando più visibilità, controllo e sicurezza sul perimetro di rete, sulle identità e su ciascun endpoint.
Sul mercato WatchGuard si è sempre distinta grazie alle sue soluzioni di sicurezza di alta qualità, prive di quella complessità e di quei costi tipici delle soluzioni enterprise. Dal punto di vista dell’offerta, il successo del vendor trova le sue fondamenta nell’approccio Unified Security Platform, un’offerta di sicurezza unificata che permette di gestire e di far parlare tra loro tutte le soluzioni WatchGuard su un’unica piattaforma, dalla sicurezza di rete all’autenticazione multifattore, dal Wi-Fi sicuro alla sicurezza endpoint. Un’offerta molto attrattiva soprattutto per il mercato delle PMI.
Recentemente questa offerta si è, tra l’altro, arricchita con ThreatSync, una soluzione XDR completa e semplice da usare. Inclusa nell'architettura Unified Security Platform, questa soluzione fornisce la tecnologia eXtended Detection and Response (XDR) per i prodotti WatchGuard Network ed Endpoint Security, centralizzando i rilevamenti tra diversi prodotti e orchestrando le risposte automatizzate alle minacce da un unico pannello di controllo. In questo modo ThreatSync semplifica la sicurezza informatica, migliorando la visibilità e garantendo una risposta più veloce alle minacce.
100% canale, il modello go-to-market di WatchGuard si basa esclusivamente su distributori, rivenditori, Var, consulenti, integratori di sistemi, MSP, MSSP e modelli ibridi. “Con una simile struttura è evidente che il programma di canale ha per noi un’importanza strategica e da sempre rappresenta un punto fermo, un modello vincente che ci permette di raggiungere i clienti sul territorio in modo diffuso e distribuito” puntualizza De Tomasi, ricordando quanto il vendor sia stato pioniere nella creazione di programmi e tecnologie dedicate ai partner MSP. “Per noi questi operatori sono strategici da sempre, soprattutto nel settore PMI, dal momento che sopperiscono alla mancanza di risorse, budget e tecnologie di questa classe dimensionale di aziende con servizi di gestione della rete, sicurezza informatica, supporto tecnico e manutenzione dei sistemi” spiega De Tomasi. A questi clienti gli operatori MSP possono offrire una maggiore flessibilità e scalabilità, fornendo servizi personalizzati in base alle esigenze specifiche di ogni organizzazione. Questo può aiutarle a risparmiare tempo e denaro, delegando esternamente la loro sicurezza informatica.
Più in generale, WatchGuard offre a tutto il canale programmi di formazione, certificazione e supporto tecnico, che fanno parte del suo partner program WatchGuardONE, cui affianca un ricco calendario di eventi sul territorio. Per quanto riguarda la formazione, da anni il vendor ha poi avviato un progetto di Training Center (oggi composto da otto aziende), che durante l’anno erogano continuamente corsi sui suoi prodotti: corsi aperti sia ai partner che agli utenti finali.Ivan De Tomasi, Country Manager Italy & Malta, WatchGuard Technologies
Specificatamente organizzati per i partner sono disponibili, invece, corsi online e webinar (molti di questi in italiano) che approfondiscono tecnologie e soluzioni con l’obiettivo di trasferire tutte le competenze tecniche a loro necessarie per operare con successo sul mercato. Ad aprile è partito, inoltre, un roadshow destinato a toccare 5 città italiane (Milano, Roma, Bologna, Padova e Bari), che permetterà a WatchGuard di incontrare sul territorio dealer già attivi e nuovi system integrator interessati a proporre le sue tecnologie. “Per tutti sarà l’occasione per incontrare i nostri esperti, ottenendo informazioni tecniche e commerciali sull’approccio Unified Security Platform e su ThreatSync, la nostra nuova soluzione XDR. Verrà, inoltre, presentato il programma di canale WatchGuardONE e si darà spazio alle novità di prodotto, tra cui le nuove appliance firewall Tabletop, e alle nuove funzionalità della piattaforma di gestione centralizzata WatchGuard Cloud. Sarà un importante momento di confronto con i partner, un’occasione per discutere delle sfide attuali e future della sicurezza informatica” osserva De Tomasi.
Per il 2023 l’impegno del vendor è quello di continuare a fornire sicurezza informatica avanzata, inserendo nella sua offerta tecnologie come l’Intelligenza artificiale e il Machine learning per migliorare le capacità di rilevamento e correlazione, oltre a quelle XDR e di threat hunting. L’azienda sta anche lavorando su soluzioni per la sicurezza multicloud e SASE per garantire protezione ad ogni ambiente.
“Punteremo anche sull’ecosistema, promuovendo attività di upselling: la tecnologia WatchGuard si integra, infatti, con quella di altri 150 vendor, quindi se un’azienda ha un SIEM, il VOIP o un sistema di access management di altri fornitori può integrarli con le nostre soluzioni. Le iniziative commerciali non mancheranno e saranno importanti per aiutare i rivenditori a supportare i loro clienti a 360°. Ma non sosterremo il nostro canale solo dal punto di vista commerciale, lo affiancheremo anche da quello marketing, di vitale importanza per generare la domanda” conclude De Tomasi.
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