Autore: Claudia Rossi
Promuovere un’economia sostenibile attraverso la trasformazione digitale delle imprese rappresenta per l’Italia una delle maggiori sfide del 2022, e oltre. “La transizione ecologica e la transizione digitale sono due obiettivi strategici strettamente correlati, che il nostro Paese e, in generale, l’Unione Europea hanno deciso di perseguire, poiché considerati fondamentali per rilanciare l’occupazione e l’economia nella fase post pandemia. A questo si aggiunge la considerazione che l’innovazione digitale ha un impatto positivo su tutta la società, promuovendone una maggiore inclusività ed equità” afferma Cristiano Accolla, Channel Leader Italia di Lenovo, rimarcando che rendere le nostre imprese più innovative e sostenibili, facendo leva sulle tecnologie digitali, è diventata ormai un’esigenza concreta e non più rimandabile. Le tecnologie e i dispositivi digitali possono, infatti, migliorare l'efficienza energetica, dare slancio all'economia circolare, assicurare una migliore allocazione delle risorse, ma anche ridurre le emissioni e l'inquinamento di un’azienda pubblica o privata, promuovendo una diminuzione degli spostamenti, la dematerializzazione dei processi e una gestione più efficiente delle attività.
“La transizione digitale migliora l'esperienza dei clienti, abilitando servizi più innovativi e veloci, e promuove il risparmio energetico attraverso programmi di efficienza green più intelligenti. La PA, i fornitori di apparecchiature energetiche, i fornitori di servizi e le aziende di diversi settori, le start-up e gli utenti finali si aspettano tutti di trarre valore aggiunto da questi nuovi servizi, compreso un risparmio sui costi e un minore impatto ambientale” prosegue Accolla.
Come azienda globale che opera nel settore Ict, Lenovo è fortemente impegnata nella creazione di servizi e soluzioni tecnologiche volte ad aiutare le imprese e le PA italiane a costruire un futuro migliore per tutti gli stakeholder, compreso il più importante di tutti: il nostro pianeta.
“In un periodo in cui i clienti richiedono alle aziende prodotti e pratiche più sostenibili, siamo in prima linea nel contrasto al cambiamento climatico attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, attività di compensazione delle emissioni, potenziamento delle pratiche di economia circolare e spinta all’uso di materiali riciclati” precisa Accolla. In particolare, a livello di prodotti, Lenovo si impegna a migliorare del 50% l’efficienza energetica dei suoi desktop e server, e del 30% quella dei notebook e degli smartphone Motorola entro l’anno fiscale 2029/30.
Per il futuro, il vendor intende proseguire, poi, la sua transizione verso un’economia circolare, ottimizzando la propria catena di fornitura, innovando nella progettazione dei prodotti e aumentando l’utilizzo di materiali sostenibili per ridurre al minimo gli sprechi. Entro il 2025/26 è previsto non solo che il 100% dei suoi PC contenga materiali riciclati post-consumo, ma anche che il 90% dei suoi imballaggi in plastica venga realizzato con materiali di questo stesso tipo. Gli imballaggi per smartphone utilizzeranno, invece, il 50% di plastica monouso in meno e vedranno una riduzione del 10% nelle loro dimensioni e volume entro lo stesso anno. Inoltre, Lenovo abiliterà il riciclaggio e il riutilizzo di 363 milioni di chilogrammi di prodotti dismessi e riutilizzerà 136 milioni di kg di plastica riciclata post-consumo, favorendo così l’economia circolare.Cristiano Accolla, Channel Leader Italia di Lenovo
“Da tempo ci impegniamo a creare servizi e soluzioni che aiutino i nostri clienti a compensare l’impatto ambientale delle risorse tecnologiche, supportandoli nel conseguimento dei loro obiettivi di sostenibilità. In particolare, lo scorso anno abbiamo lanciato il programma CO2 Offset Services, un’iniziativa innovativa nel mercato, che permette alle aziende di scegliere di compensare le emissioni di carbonio dei nuovi prodotti Lenovo Think, direttamente al momento dell’acquisto, attraverso il contributo a specifici progetti ecologici globali. Un’iniziativa che rende semplice e trasparente la comprensione dell’impatto ambientale di ogni singolo prodotto e del suo utilizzo durante tutto il ciclo di vita” spiega il Channel Leader. Ad oggi, questo programma ha consentito ai clienti di Lenovo che hanno scelto il servizio di compensare più di 500.000 tonnellate di biossido di carbonio, l’equivalente delle emissioni generate da più 100.000 veicoli in un anno. Il vendor sta, inoltre, lavorando per consentire ai suoi clienti aziendali di compensare retroattivamente le emissioni legate agli acquisti degli ultimi tre anni. Infine, a gennaio è stata annunciata l’espansione del CO2 Offset Services al portafoglio di PC consumer Legion e Yoga, presto disponibile anche per i clienti nel mercato italiano.
Nella sua transizione verso un’economia definitivamente circolare Lenovo sta prestando grande attenzione non solo alla progettazione dei prodotti attraverso l’utilizzo di materiali sostenibili, ma anche alla sua estesa catena di fornitura. “Ci siamo posti il doppio obiettivo di acquistare da fonti rinnovabili il 90% dell’energia elettrica che utilizziamo e di rimuovere un milione di tonnellate di emissioni di gas serra dalla nostra supply chain entro l’anno fiscale 2025/26. Queste sfide contribuiscono al raggiungimento della nostra agenda 2030, che include la riduzione delle emissioni di ambito 1 e 2 del 50% e la riduzione del 25% delle emissioni lungo tutta la catena del valore in tre aree primarie: prodotti, fornitori e trasporti” puntualizza Accolla. Sempre entro l’anno fiscale 2025/26 il vendor si propone, poi, che l’84% delle riparazioni possano essere fatte senza spedire un PC al service center e che il 76% delle componenti di PC rientrate al suo service center siano riparate per usi futuri.
Lenovo, inoltre, incoraggia e collabora con tutti gli stakeholder della supply chain affinché contribuiscano al raggiungimento dei suoi impegni in ambito ambientale e sociale. Ciò è fondamentale, dal momento che l’azienda è attiva in 180 mercati e spedisce più di un miliardo di dispositivi attraverso oltre 2.000 fornitori in tutto il mondo. “Adottando una visione olistica della sostenibilità, siamo consapevoli che non esiste un'area o una strategia unica in grado di abilitare la riduzione delle emissioni di carbonio che desideriamo. Si tratta di un processo che richiede un miglioramento costante: riguarda tutto ciò che facciamo ed è importante per la nostra attività e per tutti coloro con cui lavoriamo” osserva Accolla, sottolineando come il controllo sulla catena di fornitura consenta a Lenovo di avere un approccio globale alla sostenibilità e di adottare misure proattive per ottimizzare le operazioni e ridurre l'impatto ambientale.
A settembre 2021 Lenovo ha presentato il suo report annuale sui temi ambiente, sostenibilità e governance, pubblicando i progressi fatti nei diversi settori e i piani per lo sviluppo di tecnologie intelligenti che consentano un futuro migliore e sostenibile per tutti. Tra questi, sono stati fissati nuovi traguardi nel campo del contenimento del cambiamento climatico, dell’economia circolare e dell’utilizzo di materiali sostenibili. Oltre a perseguire obiettivi ambientali, Lenovo si impegna, poi, a promuovere un ambiente inclusivo. Entro l’anno fiscale 2025/26 il vendor ha fissato nuovi obiettivi di rappresentatività: l’aspirazione è che il 27% dei suoi ruoli manageriali a livello globale sia ricoperto da donne (rispetto al 21% nel 2020) e il 35% da minoranze sottorappresentate negli Stati Uniti (rispetto al 29% nel 2020).
“Entro lo stesso anno fiscale ci siamo posti l’obiettivo di avere un impatto positivo sulla vita di 15 milioni di persone attraverso programmi e partnership filantropiche, con l’ulteriore ambizione di migliorare le condizioni di un milione di persone attraverso la formazione professionale, lo sviluppo di competenze lavorative e la fornitura di dispositivi” afferma Accolla. In Italia il vendor ha avviato diversi progetti per aiutare le comunità in cui opera: per esempio, da molti anni è partner tecnologico di Powercoders, l’accademia di coding per rifugiati presente a Milano e Torino. In collaborazione con il Comune di Milano ed Energie Sociali Jesurum ha, inoltre, promosso la campagna #RiavviaMi per invitare i cittadini dell’area metropolitana di Milano a donare computer e smartphone inutilizzati, per ricondizionarli e metterli a disposizione dei giovani studenti. Assieme alla Fondazione Bocelli ha, infine, portato la tecnologia nelle scuole terremotate del centro Italia, inaugurando a Muccia la prima biblioteca digitale.
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