Autore: Claudia Rossi
Negli ultimi anni in Italia si è assistito a un deciso incremento di sensibilità nei confronti dell’impatto ambientale della tecnologia IT e dell’aiuto che può offrire alle aziende in ottica di una loro maggiore sostenibilità. “Il ruolo che le tecnologie digitali possono avere nell’abilitare un futuro più sostenibile è oggi ampiamente riconosciuto. Questo non significa che non rimanga ancora molto da fare per portare avanti il processo di transizione, ma un primo importante passo è stato sicuramente compiuto” afferma Paola Rigoldi, Channel, Alliance & Service Provider Sales Manager di HPE Italia, convinta che il PNRR con i suoi pilastri della digitalizzazione, dell’innovazione, della rivoluzione verde e della transizione ecologica abbia colto, sottolineato e promosso questa nuova visione e ciò rappresenti per l’Italia una grande occasione non solo in termini di investimento, ma anche di approccio strategico alla crescita. “Il drammatico contesto internazionale e la crisi energetica che stiamo vivendo hanno messo ulteriormente in evidenza la necessità di seguire un nuovo modello di sviluppo, più sostenibile, più circolare, più attento al consumo delle risorse naturali ed energetiche” prosegue Rigoldi, evidenziando come la sostenibilità rappresenti per HPE un tema centrale, che non si riduce a singole linee o prodotti, ma che viene affrontato in maniera olistica.
In primo piano c’è l’approccio Everything-as-a-service che, per sua stessa natura, abilita la riduzione delle emissioni di CO2, attivando solo le risorse necessarie al cliente in un dato momento, e utilizza modelli di economia circolare che facilitano l’aggiornamento tecnologico delle soluzioni, consentono la riduzione dei costi e riducono le creazioni di Raee da over-provisioning. “Il nostro obiettivo è rendere disponibile in modalità ‘as-a-service’ tutto il nostro portfolio, grazie a quello che ci piace definire come il ‘Cloud che viene da te’. Le soluzioni che proponiamo con questo cloud di nuova generazione si basano su tecnologie altamente efficienti dal punto di vista energetico e riciclabili fino al 99,5%” spiega Rigoldi, sottolineando come grazie a questo cloud le aziende possano ottenere una riduzione dei consumi di energia pari al 33%.
Non va, poi, dimenticata l’importanza dell’edge, che è parte integrante della visione di HPE ed è un altro importante fattore di sostenibilità. Tutti sanno, infatti, che i grandi data center sono particolarmente energivori. Un modello con data center più piccoli e distribuiti, capace di analisi dei dati direttamente dove questi vengono prodotti, non va, dunque, a beneficio solo della sicurezza o della disponibilità immediata del dato, ma genera anche minore impatto ambientale. “Abbiamo, poi, iniziative come il Design for Environment program, che si fonda su concetti come efficienza energetica, riciclabilità e scelta di materiali innovativi. Attraverso questo programma ci impegniamo a rendere le nostre soluzioni sostenibili by-design, ovvero fin dalla fase di progettazione, il che è di importanza fondamentale per il successivo ciclo di vita del prodotto” sottolinea la Manager, ricordando come attraverso i suoi Asset Upcycling Services HPE offra anche l'opportunità di restituire i prodotti ai suoi Technology Renewal Centres (TRC) per essere rinnovati e, ove possibile, rimessi sul mercato. In particolare, gli HPE Technology Renewal Center (TRC) di Andover nel Massachusetts (il più grande stabilimento di questo tipo al mondo) e di Erskine in Scozia aiutano a estendere la vita utile della tecnologia laddove possibile e a riciclare materiali in modo sicuro e responsabile.
Paola Rigoldi, Channel, Alliance & Service Provider Sales Manager di HPE Italia
“Il nostro approccio collaborativo con partner e fornitori si estende anche all’impegno di ridurre l'impatto ambientale dell’intera catena di approvvigionamento, produzione e rivendita. Il programma di Supply Chain Responsibility promosso da HPE include processi di valutazione dei rischi, delle prestazioni e di condivisione delle competenze al fine di promuovere pratiche responsabili in modo esteso” chiarisce Rigoldi. Questo significa che qualsiasi fornitore del vendor deve impegnarsi a rispettare severi requisiti sociali e ambientali, oltre a tutte le policy stabilite a riguardo. In generale, i partner HPE sono molto sensibili a questi temi e ne capiscono la rilevanza sempre maggiore. “Non a caso, a loro volta, hanno sviluppato programmi di sostenibilità interni, addirittura spingendosi a prendere certificazioni di mercato che attestano la loro ‘virtuosità’ in materia di ecosostenibilità” puntualizza Rigoldi, pronta a rimarcare come essere partner di HPE sia percepito dagli operatori come un importante elemento distintivo e di valore, perché certifica l’attenzione nei confronti di tematiche di sostenibilità ambientale lungo tutta la filiera e l’offerta che viene presentata ai clienti. “Negli ultimi tempi abbiamo notato che sempre più spesso nelle gare si deve rispondere a requisiti di ‘sostenibilità’, attenzione ai consumi e riciclabilità: un segno evidente di quanto il mercato stia dando ragione e valorizzando concretamente il nostro impegno come vendor e quello dei nostri partner di canale” osserva Rigoldi.
“In HPE abbiamo molteplici iniziative di sostenibilità, condotte sia a livello corporate sia a livello locale, in particolare per quanto riguarda la riduzione dei consumi e delle emissioni generate dalle nostre sedi. Già negli anni scorsi abbiamo, poi, lanciato e implementato programmi per l’eliminazione dell’utilizzo della plastica all’interno degli uffici, sostituendola con materiali ecosostenibili (#HPE Plastic Free) e sistemi per il controllo e la riduzione del consumo energetico” afferma Paola Rigoldi di HPE Italia. I programmi rientrano sotto quello che è stato chiamato l’approccio delle 3 R: Rispetto del pianeta, Riduzione delle emissioni e Riutilizzo consapevole delle risorse. Nel 2019 questo approccio di sensibilizzazione e attenzione è stato esteso anche ai partner, coinvolgendoli in una campagna di comunicazione e condivisione dei vari progetti. Con il titolo #HPELivingEcosystem HPE ha parlato di un ecosistema vivente in cui il vendor, insieme ai suoi partner, si impegna ogni giorno a valorizzare e a diffondere la cultura della sostenibilità.
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