Nell’Intelligent Edge di HPE convergono un IT di classe enterprise con tecnologie operative come l’acquisizione dei dati, i sistemi di controllo e le reti industriali. Fondamentale il canale dei partner per scaricare a terra il potenziale delle soluzioni, in Italia attraverso il programma HPE Innovation Lab NEXT e a livello globale tramite l’iniziativa HPE Edgeline Innovation Network
Autore: Claudia Rossi
“In questo mondo mutato nelle dinamiche di mercato e di sviluppo del business, è chiaro che la nuova frontiera della Digital Economy sarà sempre più sostenuta da connettività, data processing e storage. In ogni Industry e in ogni mercato i dati sono il vero valore delle aziende e i partner HPE sono i facilitatori della loro raccolta, gestione ed elaborazione semplice, rapida e automatizzata” afferma Paolo Delgrosso, Channel, Alliances, Oem, Service Provider & SMB Sales Director di HPE Italy, delineando il ruolo di primo piano che il vendor intende giocare sul mercato come Edge-to-Cloud Platform as-a-Service company. Centrale come sempre il tema della differenziazione, che nel canale si traduce in competenze, vera chiave di successo in un segmento altamente competitivo e demanding come quello Edge e IoT. “Ai nostri partner off riamo le stesse opportunità di apprendimento e collaborazione a disposizione delle risorse interne HPE attraverso programmi di enablement di altissimo livello (Tech Pro, Sales Pro e Marketing Pro - ndr), supportati dalla condivisione della miniera HPE di case study, analisi di mercato, asset digitali e metodologie: risorse essenziali affi nchè i nostri partner si distinguano sul mercato per le loro competenze e sviluppino il loro business insieme a noi” chiarisce Delgrosso. Le opportunità sono e saranno tantissime, generate da richieste urgenti di valorizzazione di dati grezzi che possono rendere le aziende più competitive grazie a grandi capacità elaborative distribuite all’Edge dell’infrastrutture. Paolo Delgrosso, Channel, Alliances, Oem, Service Provider & SMB Sales Director di HPE Italy“L’impatto del Covid-19 sta portando a un’accelerazione nei processi di trasformazione digitale delle imprese, anche se con alcune differenze all’interno dei vari settori. Dopo la chiusura forzata, le industrie di tutto il mondo stanno lentamente riaprendo i propri stabilimenti di produzione, ma è probabile che in prospettiva le risorse aziendali vengano redistribuite e riallocate, soprattutto in considerazione delle norme di distanziamento sociale in atto. Questo creerà un’elevata dipendenza dei processi operativi nei confronti delle tecnologie e una focalizzazione crescente sulle innovazioni a maggior valore” spiega Carlo Vaiti, Chief Technologist Offi cer di HPE Italy. Una doppia spinta che porterà a un’adozione sempre più diffusa delle soluzioni IoT e di Edge Computing all’interno degli ambiti produttivi.
Parallelamente, il commercio elettronico e quello al dettaglio, specialmente in ambito alimentare e beni di prima necessità, proseguiranno nei propri investimenti tecnologici, per sostenere quella crescita di business innescata con la pandemia. “Un’accelerazione verso IoT ed Edge Computing che HPE è in grado di indirizzare con use case trasversali a vari settori, dal mondo manifatturiero e a quello sanitario, passando per il retail, le utility e l’Energy. In particolare, per quanto riguarda il mondo dell’IoT e dell’Industrial IoT i principali casi di utilizzo ci vedono impegnati in progetti che riguardano la manutenzione predittiva e prescrittiva dei macchinari, piuttosto che nel cosiddetto ‘Conditioning Monitoring’, che ci permette di verificare e simulare come un particolare prodotto si comporti attraverso simulazioni ripetute con un modello “What if” in grado non solo di migliorare la qualità del prodotto, ma anche di ridurre gli scarti e monitorare continuamente il livello di efficienza energetica e di produzione degli impianti” spiega Vaiti, ricordando i 4 miliardi di dollari investiti da HPE nel mondo dell’Edge Computing e dell’IoT per non farsi cogliere impreparata dall’esplosione di questo mercato.
“A livello italiano, la nostra offerta Edge Computing e IoT ha acquisito un potenziale significativo soprattutto in settori come la piccola e media impresa manifatturiera, nel mondo della sanità, tra le utility e le realtà dell’Energy, le aziende retail, il mondo della logistica, quello delle telecomunicazioni, la Pubblica Amministrazione e l’agricoltura: ambiti a cui HPE off re la possibilità di accelerare la trasformazione digitale, aggiornando i processi esistenti attraverso soluzioni che integrano anche altre tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale, Blockchain, il cosiddetto ‘gemello digitale’ e l’infrastruttura 5G” precisa il CTO, evidenziando soprattutto le opportunità date da città intelligenti, sanità elettronica e agricoltura di precisione. Quest’ultima, in particolare, garantisce agli agricoltori la possibilità di accedere ai dati forniti dai sensori per migliorare l’efficienza dei vari processi agricoli. Si tratta di una tecnologia con una ampia varietà di applicazioni intelligenti, come la gestione dell’irrigazione, l’osservazione delle colture, il monitoraggio dei veicoli e la gestione del bestiame, fino a garantire un monitoraggio di depositi e magazzini. Carlo Vaiti, Chief Technologist Offi cer di HPE ItalyUn ecosistema integrato di soluzioni e competenze Tra i suoi elementi differenzianti, HPE vanta senza dubbio un ecosistema di partnership dalle competenze ampiamente riconosciute sul mercato e promosse in Italia attraverso l’HPE Innovation Lab NEXT: un’iniziativa che raccoglie know how specialistici dal mondo della robotica e della sensoristica fino all’analisi del dato all’Edge e all’interno dei data center dei clienti. “A livello globale è attivo, invece, un programma formale di sviluppo di soluzioni e appliance, denominato ‘HPE Edgeline Innovation Network’. Si tratta di un ecosistema in crescita di fornitori di software e hardware con cui collaboriamo per creare e ottimizzare sistemi Edge sempre più rispondenti alle necessità dei clienti” puntualizza Vaiti, che così spiega come HPE riesca a realizzare soluzioni a un ritmo accelerato: soluzioni per l’Edge Computing e che si espandono dall’Edge-to-cloud verso il data center dei clienti per soddisfare le richieste di servizi on premise. “Per consentire a grandi e piccole terze parti di lavorare in linea con le aspettative dei clienti, i sistemi HPE Edgeline e le soluzioni edge-to-cloud HPE Edgeline Innovation Network offrono numerosi vantaggi tra cui uno stack hardware e software convalidato, integrato e certificato; l’assistenza tecnica HPE per creare e testare soluzioni anche per settori industriali specifici; l’utilizzo dell’HPE IoT Global Innovation Lab in locale e in remoto, per testare soluzioni certificate e testate sulla famiglia di Sistemi HPE Converged Edgeline; e infine attività congiunte di go-to-market con tutti i partner che hanno competenze nel mondo dell’IoT e dell’Industrial IoT” dettaglia Vaiti.
Tutti i partner HPE ricevono, poi, in maniera programmatica formazione sulle tecnologie e soluzioni in ambito IoT ed Edge Computing. In particolare, esiste un programma di formazione a distanza basato su e-learning, a cui i partner sono invitati a partecipare per ottenere il livello di certificazione richiesto. “Per quanto riguarda le piattaforme Edge e IoT mettiamo anche a disposizione corsi avanzati, volti a spiegare come configurare, per esempio, una delle nostre piattaforme software di riferimento, denominata ‘HPE Ot Link Platform’, che realizza quella convergenza fra mondo OT e IT necessaria per il successo di un progetto di questo tipo in qualsiasi settore industriale” conclude Vaiti, spiegando che, qualora fosse necessario acquisire competenze specifiche in determinati settori industriali, HPE offre anche la possibilità di collaborare con alcuni specialisti del team di PointNext Services.
Speciale EDGE & IOT
Puoi trovare la versione completa dello speciale sulla rivista "ChannelCity Magazine"