Grazie alla possibilità di combinare diversi provider, carichi di lavoro locali e servizi in hosting, OVHcloud consente alle aziende di far evolvere facilmente le infrastrutture, avvantaggiandosi dei quattro aspetti chiave su cui è costruita la sua offerta: scalabilità, alta disponibilità, prevedibilità e reversibilità
Autore: Claudia Rossi
Nel naturale percorso evolutivo delle aziende, per OVHcloud, dopo il cloud ibrido c’è il multicloud, una soluzione che combina cloud privato con uno o più servizi cloud pubblici mediante un software proprietario che consente la comunicazione tra i diversi servizi, ognuno dedicato a uno specifico caso d’uso. “Le applicazioni sono ormai sempre meno rigide e i loro componenti in grado di comunicare in modo più semplice: anche per questo riteniamo che il multicloud abbia un brillante futuro davanti a sé. Ovviamente questa vision influenza la nostra offerta che, oltre a essere completa in ogni suo aspetto, è anche estremamente semplice da implementare una volta scelte le varie componenti” afferma Dionigi Faccenda, Partner Program Manager di OVHcloud in Italia. Per sviluppare un’architettura multicloud avanzata è, infatti, sufficiente interconnettere la propria rete alle soluzioni Public Cloud, Hosted Private Cloud e ai server dedicati bare metal di OVHcloud.
“Per ogni organizzazione che si avvicina al multicloud il nostro approccio prevede una serie di step graduali, che partono dall’associare l’infrastruttura aziendale ai nostri datacenter: la connettività costituisce, infatti, il primo passo. Da questo punto di vista, il collegamento dedicato alla rete in fibra ottica OVHcloud è in grado di fornire la massima disponibilità in tutte le aree geografiche su tutta la gamma delle nostre soluzioni” spiega Faccenda, pronto a ricordare come questo servizio assicuri un isolamento totale dall'accesso Internet pubblico per i carichi di lavoro e i dati, consentendo di collegare facilmente i gateway. Inoltre, permette di accedere gratuitamente alla banda passante della rete privata OVHcloud, con traffico illimitato in entrata e in uscita.
Grazie alla possibilità di combinare diversi provider, carichi di lavoro locali e servizi di hosting OVHcloud, sarà possibile far evolvere facilmente le soluzioni utilizzate, sfruttandone la massima disponibilità. Dall’Hosted Private Cloud basato su VMware al Public Cloud basato su Openstack fino ai server bare metal, OVHcloud garantisce, infatti, la massima libertà e flessibilità in termini di progettazione e gestione del proprio cloud ibrido. L’azienda assicura, tra l’altro, la totale reversibilità dei dati: questo significa che è possibile ospitare nei suoi datacenter anche le attività aziendali più critiche in massima sicurezza, risparmiando sui costi grazie a un traffico di rete gratuito.
“Quattro sono gli aspetti fondamentali che caratterizzano la nostra offerta, ossia scalabilità, alta disponibilità, prevedibilità e reversibilità. Ciò significa che per un’azienda non è più necessario prevedere in anticipo la quantità di spazio di storage necessario per un progetto: l’infrastruttura può, infatti, essere automatizzata e orchestrata in pochi minuti tramite portali online, Api o tool già conosciuti. Inoltre, le numerose opzioni di replica e alta disponibilità permettono di rispondere a tutti i tipi di esigenza, grazie anche a Sla che garantiscono un tempo di attività del 99,99%” precisa Faccenda. Tutto ciò a fronte di una tariffazione trasparente e di una fatturazione a forfait che include solo le risorse effettivamente utilizzate e non il traffico di rete in entrata o in uscita dai datacenter OVHcloud, il che consente una pianificazione e una gestione più efficiente del budget a disposizione. Infine, in OVHcloud la libertà degli utenti riveste un’importanza fondamentale. Affidare i dati ai suoi servizi corrisponde, quindi, alla garanzia di poterli sempre recuperare tramite Api e protocolli standard di semplice utilizzo. Dionigi Faccenda, Partner Program Manager di OVHcloud in Italia Verso un multicloud dall’adozione ancora più facile Tutta l’offerta di OVHcloud si sta muovendo verso un’adozione del multicloud ancora più semplice. Basti pensare alla recente introduzione della nuova gamma di server privati virtuali (VPS), che costituiscono un eccellente compromesso tra la libertà di amministrazione dei server bare metal e la flessibilità offerta dalla virtualizzazione. Questi sistemi sono particolarmente indicati per l’implementazione di istanze virtuali in un ambiente multicloud, tra cui la protezione anti-DDoS, la scelta della residenza dei dati, nonché la reversibilità e l’interoperabilità del codice cliente, completamente garantita. “Ad oggi possiamo dire di aver sviluppato un importante ecosistema di servizi al centro della nostra offerta. È come partire per un viaggio in cui si passa dal semplice dominio ai sistemi cloud più avanzati, come l'ultima offerta di Hosted Private Cloud. Il nostro obiettivo è quello di fornire servizi che siano sempre standard e che consentano a tutti l'accesso alla ‘digitalizzazione’, dai privati alle grandi aziende” spiega il Partner Program Manager, anticipando come da qui a due anni OVHcloud intenda rafforzare l’offerta attraverso l'innovazione di servizi computazionali che consentano la gestione di nuove tecnologie come AI, Machine Learning e IoT.
“Uno dei temi centrali della nostra offerta e consentire a clienti e partner di mantenere sempre il pieno controllo sulla localizzazione dei dati e avere la libertà di scalare l’infrastruttura, utilizzando le proprie soluzioni on-premise e spazi isolati all’interno dei nostri datacenter: la rete privata OVHcloud permette, infatti, di definire le regole di sicurezza associate ai dati ospitati senza la necessità di un accesso pubblico a Internet per l'esecuzione delle applicazioni. Questo significa che la sicurezza è massimizzata in tutto il multicloud e i dati più critici possono restare in locale” precisa Faccenda, che non nega la persistenza di alcune difficoltà sul mercato, legate soprattutto ai sistemi legacy ancora presenti all’interno di alcune realtà. Sistemi che costituiscono un fattore di rallentamento nell’adozione del cloud computing. Per risolvere questa situazione, OVHcloud mette a disposizione un pool di partner (tramite un apposito programma) con alte competenze tecnologiche e capacità di gestione dei sistemi, capaci di facilitare la migrazione da sistemi legacy a sistemi standard dove ci sarà poi la possibilità di gestire le applicazioni in piena modalità cloud e, quindi, di effettuare scambi aperti tra le varie piattaforme. “Vogliamo fornire soluzioni efficienti, semplici e accessibili che consentano il giusto equilibrio tra prezzo, prestazioni, sicurezza, sovranità dei dati e prevedibilità dei costi” conclude Faccenda, che ricorda come il multicloud sia composto da una serie di entità che possono essere portate sotto un’unica gestione centralizzata e come la strategia multicloud garantisca la gestione di qualsiasi combinazione di cloud privati, pubblici e ibridi. Pertanto, un'organizzazione può avere più cloud pubblici e privati o più cloud ibridi, tutti connessi o meno.
Dal Cloud al Multicloud
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