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SiteGround, qualche consiglio per avviare l'attività online

Luca Rodino, responsabile commerciale italiano di SiteGround, propone cinque step necessari a creare un prodotto efficace e collaudato, in grado di distinguersi qualitativamente dalla concorrenza

Vendor

"Il commercio online rappresenta il primo driver di crescita dell’economia italiana e un vero e proprio moltiplicatore di posti di lavoro per il nostro Paese, come emerge da uno studio effettuato da NetComm e The European House – Ambrosetti[1]," dichiara Luca Rodino, responsabile commerciale italiano di SiteGround (nellla foto). Per questo motivo l’improvvisazione non è mai una buona scelta. È importante che vengano seguiti alcuni step preliminari, necessari a creare un prodotto efficace e collaudato, in grado di distinguersi qualitativamente dalla concorrenza".

In quest’ottica, a tutte le aziende che contemplano per la prima volta la possibilità di rivolgersi al settore digitale, oppure che lo utilizzino già, ma che desiderino renderne più efficace la strategia, Rodino rivolge cinque consigli.

  • Verificare la propria idea di business

Un ottimo modo per iniziare è analizzare la domanda esistente del prodotto che si intende promuovere. Grazie a Google Trends, è possibile determinare la frequenza con cui le persone cercano tale prodotto o servizio e vedere se la propria idea di business è valida.
Dopodiché è necessario fissare il target di pubblico che si vuole raggiungere e successivamente il ‘buyer persona’, ovvero il cliente ideale, al fine di trovare idee che ci permettano di comunicare efficacemente con esso. Per creare i profili dei buyer bisogna pensare ai loro tratti più comuni, come ad esempio età, interessi, educazione, occupazione, reddito e altro ancora.
Infine, è utile osservare attentamente i concorrenti, per capire come operano e con che riscontri. Questa azione permette di venire a conoscenza dei loro prodotti, contenuti e strategie di marketing, oltre ai loro punti di forza e di debolezza.

  • Costruire una brand identity

È fondamentale pensare con chiarezza al messaggio che si intende trasmettere. Dopo averlo trovato, è necessario lavorare attorno al nome da associare al proprio brand: con il consiglio di effettuare sempre una verifica preventiva online per controllare che il nome pensato non sia già utilizzato da altri. Il passaggio successivo ha un ruolo significativo per il futuro della propria attività online. Una volta trovato il nome, è importante definire il messaggio chiave da abbinare al proprio marchio:

  • Mission: un chiaro messaggio che spiega lo scopo del progetto, di cosa si occupa, il target di pubblico e perché è stato creato. Quando si scrive la Mission, ci si deve concentrare sull’essenza del progetto e perché è importante, evitando di scrivere uno slogan.
  • Valori del brand: principi guida che determinano il comportamento di un marchio. Forniscono un quadro per il processo decisionale e aiutano a garantire che il progetto rimanga fedele alla sua brand identity. Bisogna essere specifici, pertinenti e realistici.
  • Unique value proposition (UVP): indica agli utenti cosa rende il brand diverso dalla concorrenza. Una volta identificata l’UVP ci si deve concentrare sulla comunicazione, puntando sui vantaggi unici del marchio. È importante essere brevi, concisi e diretti.
  • Slogan: una frase destinata a catturare l’essenza di un brand. Dovrebbe essere memorabile, facile da capire e trasmettere la unique value proposition dell’azienda.
  • Storia del marchio: è semplicemente la storia di come è nato il progetto. È un’opportunità per umanizzare il brand e dare ai potenziali clienti informazioni su chi è a capo del marchio e perché ha avviato la propria attività.

Infine, una volta stabiliti questi punti focali, ci si può concentrare attorno l’identità visiva del brand. La scelta del logo è l’aspetto principale di questo passaggio. Bisogna ideare un qualcosa di semplice e versatile, facile da riprodurre sul sito web, prodotti fisici e social media. Si consiglia sempre, quindi, di scegliere una palette da 1 a 5 colori che si completino a vicenda, da utilizzare in modo coerente in tutti i materiali di marketing, e di limitarsi a 1 o 3 font per non confondere troppo gli utenti.

  • Creare una strategia SEO

L’analisi iniziale fatta sulla ricerca del prodotto, si trasforma in questa fase in una strategia per rendere rintracciabile il proprio prodotto online. La SEO è lo strumento principale per aumentare il traffico in modo organico ma, poiché in molti cercano di posizionarsi contemporaneamente sulle medesime parole chiave, è importante strutturare una strategia SEO che posizioni il proprio sito ai primi posti sui motori di ricerca per determinate frasi/parole che sappiamo il nostro pubblico target ricercherà. Più una keyword è generica, più difficile sarà posizionarsi per essa.

Esistono diverse metriche SEO che possono fornire preziose informazioni sulle prestazioni e sul potenziale delle parole chiave e possono aiutare a identificare e dare priorità alle keyword che hanno maggiori probabilità di indirizzare traffico ed entrate sul sito web.

  • Volume di ricerca: numero di volte in cui una parola chiave viene cercata su un motore di ricerca
  • Complessità delle keyword: ostacolo nel classificare una determinata parola chiave
  • Click-through rate (CTR): percentuale di utenti che fanno click su una determinata parola chiave
  • Cost-per-click (CPC): costo medio di un click su una determinata parola chiave in una campagna di ricerca a pagamento

Dopo aver analizzato i fattori quantitativi delle parole chiave, ora è importante darne un valore qualitativo così da avere un quadro generale più specifico delle keyword e quelle che risultano essere più idonee al proprio brand.

  • Dare vita al sito web

Finalmente si è giunti al momento in cui il proprio brand può trovar casa sul web. Innanzitutto, bisogna pensare al dominio, che dovrebbe idealmente essere uguale o simile al nome del marchio: corto, facile da pronunciare e senza trattini. Come indicato nel punto precedente, la ricercabilità online oggi è un elemento fondamentale e dobbiamo fare in modo di rendere la vita il più facile possibile a chi ci cerca. Una volta scelto e verificata la sua disponibilità, va acquistato per poter procedere con le proprie attività.

Il passo successivo è la scelta di un hosting provider e un piano: questa è una delle decisioni più importanti da prendere. Il fornitore giusto garantirà stabilità, velocità e sicurezza del sito web. Wordpress rappresenta la scelta più comune per la creazione di un sito, con un’installazione che può essere manuale o automatica, a seconda del proprio livello di competenza. Ad, esempio, SiteGround offre un servizio che permette di avere un sito WordPress pronto in pochi minuti senza bisogno di avere competenze tecniche, poiché la piattaforma gestisce tutto in automatico. Ai clienti SiteGround basta scegliere il design del sito e i tool che vogliono utilizzare come Google Analytics, form di contatto, newsletter, strumenti SEO, e saranno subito online. Non a caso, SiteGround è uno dei 3 hosting provider al mondo raccomandato ufficialmente da WordPress.org.

  • Massimizzare il lancio del sito

Ecco il momento tanto atteso: il lancio del proprio sito web. Quando si lancia per la prima volta online il proprio sito, ci sono alcuni ultimi consigli da dare.

È infatti importante affiancare il lancio del proprio sito a una serie di attività di promozione che ne aumentino il più possibile la visibilità. I social media sono il primo strumento perché permettono di generare fermento ed entusiasmo, oltre a creare aspettative, spargere la voce sull’attività e costruire una community. Il consiglio, soprattutto in questa prima fase, è di investire in promozione sui social per aumentare la propria band awareness. Non servono grandi cifre, ma una giusta targhettizzazione del pubblico.

Allo stesso tempo, è necessario munirsi da una parte di un’email aziendale per aumentare la professionalità e credibilità della propria attività e dall’altra di una mailing list per l’invio di newsletter. È fondamentale per un brand creare un canale di contatto email con il proprio pubblico. Oggi la newsletter è uno degli strumenti più efficaci in termini di conversioni e affezione al brand e non si può prescindere dall’utilizzarla per veicolare contenuti esclusivi e sconti non disponibili pubblicamente, oltre a un accesso anticipato a nuovi prodotti e servizi.

Consiglio extra - Prepararsi a sbagliare per migliorare

Una delle certezze che abbiamo è che è quasi impossibile trovare subito la strategia e la soluzione vincente che permettano di rivoluzionare la propria attività. Quando si decide di creare un progetto online, come per qualsiasi altra iniziativa, è bene prepararsi al meglio sapendo che vi è sempre la possibilità di sbagliare.

È dunque bene ricordare che tutte le azioni che effettuiamo saranno costantemente da aggiornare. Il pubblico cambia così come i suoi interessi. Le keyword si alternano e il lavoro di ottimizzazione SEO deve essere costante. Inoltre, quello che pensavamo potesse essere una buona idea, potrebbe rivelarsi non così efficace. Non per questo bisogna abbattersi. Anzi, da qui si deve ripartire per capire cosa il nostro pubblico realmente cerca e offrirglielo.

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