Una combinata vincente, vendor e distributore, uniti in un rapporto di fiducia e stima reciproca, ideale per proporre ai clienti finali un’offerta di cloud as a service oggi sempre più nota sul mercato. Un ventaglio di servizi hardware e software fruibile a consumo, che mette a fattor comune il meglio di due mondi: l’on premise e il cloud pubblico. Ne parlano anche in video Erika Vinciguerra, Channel Cloud Sales Specialist, HPE Italia e Luca Borgini, BDM ed Evangelist di HPE GreenLake, TD SYNNEX
Sul mercato da oltre un decennio, oggi HPE GreenLake è la proposta di 'hybrid cloud’ di Hewlett Packard Enteprise, che rappresenta a tutti gli effetti una valida alternativa alle piattaforme cloud degli hyperscaler. Un combinato virtuoso di benefici: la sicurezza e sovranità del dato, i livelli di servizio e governance tipiche dell’on premise abbinate ad agilità, semplicità d’uso, flessibilità, velocità e modelli operativi e di fruizione del cloud pubblico. Una piattaforma ‘edge to cloud’ posizionata a casa del cliente, oggi diffusa e consolidata a livello mondiale, tanto da essere diventata un brand all’interno della compagine HPE, in grado di garantire un’esperienza cloud al cliente ovunque risiedano i suoi dati e le sue applicazioni siano essi su edge, data center, colocation e cloud pubblici.
Come ben raccontato e confermato nel video da Erika Vinciguerra, che nel ruolo di Channel Cloud Sales Specialist, HPE Italia, si rivolge all’ecosistema dei partner di canale per enfatizzare il valore di questa soluzione, ricca di opportunità, per facilitarli nei percorsi di evoluzione e trasformazione delle aziende clienti alle prese con uno scenario complesso. Al suo fianco Luca Borgini, Business development manager ed Evangelist di HPE GreenLake, TD SYNNEX, che in Italia, segue a tutto tondo la proposta HPE GreenLake in una business unit specificatamente dedicata al mondo HPE.“La piattaforma HPE GreenLake è un fiore all’occhiello di Hewlett Packard Enterprise; presente sul mercato da diversi anni è associata ai concetti di ‘as a service’ e di pagamento a consumo, il cosiddetto ‘pay per use’. Un’offerta di servizi infrastrutturali hardware e software in grado di fare convivere due modelli operativi – on premise e cloud, consentendo alle aziende di avere nei propri data center o presso dei locator un’infrastruttura in modalità as a service, fruibile con una modalità di pagamento a consumo. Grazie alla sua affermazione sul mercato, oggi è diventato un vero e proprio brand riconosciuto dal mercato con tassi di crescita interessanti, in grado di posizionarsi nello spazio occupato dai grandi cloud provider e competere ad armi pari con essi. Racchiude in sé la possibilità per i clienti di poter usufruire della tecnologia più innovativa targata HPE utilizzando il modello economico e operativo del cloud. Attraverso questa esperienza, offre loro la possibilità di utilizzare la GreenLake Platform, una piattaforma software cloud nativa dalla quale loro possono gestire il loro data center on premise”, spiega Erika Vinciguerra.
Un ventaglio completo di servizi
Un modello di IT moderna, quindi, unico nel suo genere, racchiuso in una proposta con una storia più che decennale nel mondo ‘as a service’, abbinata a un’esperienza sul public cloud di cui i partner possono trarre interessanti opportunità: ”Un’occasione tutta da cogliere e da sfruttare per il canale per proporsi in maniera differente su mercato, potendo contare su un elevato livello di maturità acquisito nel tempo e su forti competenze sviluppate negli anni,” ribadisce.
Si parla infatti di un’offerta che oggi conta oltre 70 servizi, arricchitasi di componenti derivanti anche dalle più recenti acquisizioni e partnership del vendor, tra cui quelle di Cloud Cruiser, Zerto e OpsRamp per citarne alcune. "Nel primo caso si tratta dell’innesto nella proposta HPE di un software di intelligenza artificiale installabile sulle apparecchiature hardware in grado di misurare l'effettivo utilizzo delle risorse. Un software che permette di fare un meetering molto granulare sull'utilizzo delle risorse hardware. Non meno importante, l’acquisizione di Zerto che porta in dote un servizio di Disaster Recovery, un software agnostico rispetto all'hardware in uso del cliente, che permette di fare un restore e un ripristino puntuale e in tempi molto più brevi rispetto alle proposte software della concorrenza”, dettaglia Erika Vinciguerra.
L'as a service è servito
Oggi sono tre le formule economiche e operative attraverso cui l’offerta GreenLake può essere erogata. Il modello a consumo, pay per use, denominato Flex Solution, in cui il partner definisce una soluzione insieme ad HPE customizzabile per il cliente, sia in termini di infrastruttura sia di servizi. C’è poi il modello a subscription SaaS, Software as a Service: una sottoscrizione software svincolata dall'hardware (quest’ultimo può non essere esclusivamente di HPE). “In questo caso per esempio stiamo proponendo con grande successo soluzioni di backup & recovery e di disaster recovery”, afferma Vinciguerra. Per finire, la formula Iaas – Infrastructure as a service. Un modello predefinito di infrastruttura hardware già disegnata, comprensiva di servizi di gestione e possibilità di gestire le risorse dalla GreenLake Platform; ideale per le aziende di piccole e medie dimensioni, tessuto aziendale di riferimento del mercato italiano.Erika Vinciguerra, Channel Cloud Sales Specialist, HPE ItaliaTarget di clienti
Secondo Erika Vinciguerra oggi lo spettro di applicazione di HPE GreenLake continua ad ampliarsi, rispondendo alle necessità infrastrutturali e applicative di tipologie differenti di clienti e dei loro molteplici workload: “E’ ideale per chi ha già approcciato il cloud pubblico e vuole tornare indietro, e più in generale, per coloro che scelgono il cloud come principale modalità di fruizione dell’IT consapevoli del fatto di dover crescere in termini di risorse, senza però averne una previsione certa, e volendo mantenere i benefici dell’on premise”. E aggiunge: “E in termini di workload è in grado di coprire tutte le esigenze dei nostri clienti, partendo dal Backup & Disaster Recovery per spingersi fin alla sfera applicativa di SAP Hana e alla virtualizzazione in contesti di virtual desktop infrastructure, per arrivare ai fronti innovativi dell'Intelligenza Artificiale e dell’High Performance Computing”. Il tutto sapendo di poter contare su solide alleanze tecnologiche con software vendor complementari, tra cui quelle con Cohesity, Red Hat, Veeam, VMware, …solo per citarne alcune: “Partnership attraverso cui siamo in grado di offrire una soluzione cloud a tutto tondo, omnicomprensiva non solo dell'infrastruttura hardware ma anche del software, non necessariamente proprietario”, rimarca.
A misura di partner
Una piattaforma ideale per i partner di canale, che, grazie ad essa, possono andare oltre la pura rivendita e vestire i panni di consulenti capaci di guidare i clienti nelle loro scelte tecnologiche attuali e future. Un canale strategico per HPE, su cui il vendor investe molto in termini di formazione, trasferimento di competenze e supporto. I partner sul territorio possono infatti accedere ai programmi di formazione e certificazione del vendor, in modo da accrescere i loro skill tecnici e commerciali ed essere sempre più autonomi nella proposizione di questa soluzione sui loro clienti. Senza sovrapposizione alcuna: “Fondamentale ribadire una volta di più che con la proposta di servizi HPE GreenLake, HPE non intende sostituirsi a loro, anzi, essendo questa facilmente integrabile con il loro portfolio di servizi, possiamo studiare insieme la soluzione e il modello migliori per il cliente, lasciando al partner l’opportunità di affiancarlo nel suo percorso evolutivo", chiarisce Vinciguerra.
Secondo Vinciguerra, infine, HPE GreenLake permette al partner di creare un legame di reciproca soddisfazione con il cliente, facilitandone la fidelizzazione e la reciprocità del business: “Un grande valore aggiunto, direi.”
Il ruolo strategico di TD SYNNEX
A credere da subito alla bontà e al valore di HPE GreenLake c’è da sempre TD SYNNEX, realtà distributiva operativa a livello mondiale, che in Italia ha dedicato un’intera Business Unit al brand HPE con un team di oltre una decina di persone. All’interno di essa vi sono figure di alto profilo, riconosciute sia da HPE sia da clienti dei partner con una lunga esperienza e profonde competenze sul brand, come Gianni Mora nel ruolo di Solution Architect, Daniele Piazza nel ruolo di Presales e il Business Manager Valerio Mignogna che ha fortemente voluto investire su un profilo come quello di Luca Borgini, unico in Italia focalizzato esclusivamente sull’offerta GreenLake. Senza dimenticare l’area marketing a supporto, capitanata da Sarah Cavenaghi, un'altra figura che riveste un ruolo importante all'interno della BU e all’offerta HPE GreenLake in quanto si occupa dell’attività marketing a 360 gradi, attraverso molteplici iniziative, tra cui eventi dedicati sui partner e sugli end user per tenerli costantemente aggiornati sulle novità dell’offerta, nonché la gestione e distribuzione dei fondi marketing per favorire l’attività di ‘evangelizzazione’ sul verbo GreenLake al fine di diffonderlo in modo granulare su tutto il territorio.Luca Borgini, Business development manager ed Evangelist di HPE GreenLake, TD SYNNEX“Come TD SYNNEX siamo fermamente convinti del valore di una soluzione come HPE GreenLake, un'esperienza cloud con un'infrastruttura completamente dedicata e creata sulle esigenze del cliente molto appetibile per il valore insito nel meglio di due mondi, quello on premise e quello cloud”, commenta Luca Borgini.
Dal punto di osservazione del distributore, Borgini indica alcune tipologie di end user le cui necessità si sposano perfettamente con questa proposizione di offerta: “HPE GreenLake è particolarmente efficace in quelle situazioni in cui gli utenti hanno la necessità di mantenere il possesso dei loro dati ma vogliono vivere un'esperienza cloud, riconoscendo la bontà del modello, soprattutto la formula del pagamento a consumo o a sottoscrizione; in questa situazione scelgono di demandare ad HPE e ai partner la gestione dell'infrastruttura. E’ il caso per esempio di Enti Governativi, dell’Esercito o degli Istituti finanziari in cui la gestione dei dati rappresenta un fattore particolarmente critico. In secondo luogo, realtà che negli ultimo anni hanno fatto una scelta cloud e che ora stanno tornando indietro, non perché non riconoscano i benefici del modello, ma perché non riescono a gestire i costi nascosti, soprattutto di migrazione e gestione del cloud. Optando per GreenLake, invece, è possibile mantenere i vantaggi della proposizione cloud abbinandogli i vantaggi dell'infrastruttura on premise, come la bassa latenza e la sovranità del dato. E a livello economico risulta tutto trasparente: in base alle esigenze infrastrutturali condivise con il cliente è fornito un buffer aggiuntivo di risorse che permette all’IT di rispondere alle esigenze del business senza procedere a lunghi iter di acquisto; tale buffer si pagherà solo in caso di utilizzo a un costo prefissato e mantenuto tale per tutta la durata del contratto. In questo modo, il cliente mantiene la gestione delle risorse IT e ha sempre il controllo del dato e della compliance dei sistemi con l’applicazione delle proprie politiche di sicurezza. Ogni cliente che ha sottoscritto un contratto GreenLake può controllare tramite portale consumi, costi, effettuare un forecasting delle spese necessarie per i possibili acquisti futuri e un capacity planning, il tutto in tempo reale; a ciò si aggiunge la possibilità di avere sotto controllo anche i workload già nei principali cloud pubblici attraverso GreenLake Central, un’unica console di management. Un'ultima possibilità di uso riguarda clienti con risorse IT ridotte o mancanti al proprio interno in grado di gestire un'infrastruttura del genere e che quindi affidano la gestione dell'infrastruttura a un ente esterno, nella fattispecie HPE, i partner o il distributore stesso”.
Una partnership di successo
Alla base della partnership in essere tra le due realtà una relazione di estrema fiducia, evidenziata da entrambi gli interlocutori: “Siamo legati ad HPE a doppio filo, in un rapporto molto stretto. Siamo pienamente soddisfatti del lavoro che sviluppiamo in modo congiunto. Da parte mia considero le persone di HPE dei veri e propri colleghi con cui confrontarsi e darsi una mano quotidianamente per trovare le risposte più adatte e migliori per i clienti”, sottolinea Luca Borgini.
Gli fa eco Erika Vinciguerra, che conclude: “TD SYNNEX per HPE rappresenta un'importante realtà distributiva con cui la fiducia è massima, in grado di supportarci in tutte le situazioni in cui è richiesto il loro contributo. Sono stati i primi distributori che hanno compreso fin dall'inizio la strategia aziendale relativa a questa offerta facendola propria. Non a caso hanno una figura come Luca, riconosciuta come HPE GreenLake Evangelist, che ci segue ed affianca sempre. Significa quindi che credono, investono e promuovono questo modello ai loro partner sul mercato facendo in modo che questi lo comprendano a fondo e ne apprezzino il valore. Oltre a ciò, è un distributore che pone molta attenzione alle risorse e alle loro competenze tecniche e commerciali e si distingue per un ampio raggio d'azione e una estrema capillarità, fattori che ci aiutano a diffondere la conoscenza di HPE GreenLake su tutto il territorio.”