Alla tappa italiana del Fujitsu World Tour focus sul contributo di Fujitsu alla crescita del business dei clienti, aiutandoli a connettere tutti gli elementi digitali in ecosistema con alleanze e partner. Aggiornamenti su strategia e novità go-to-market
“
E’ dal 1935 che Fujitsu fa innovazione: dagli esordi nel mondo Tlc, per poi passare ai mainframe, e ancora ai computer, per arrivare oggi ai servizi e alla Trasformazione Digitale. E in ogni ambito si è distinta per l’innovazione; 82 anni di storia caratterizzati da investimenti consistenti in R&D, oggi pari al 5% - circa 2 miliardi di euro all’anno. Non ci sono molte aziende in questo settore con una storia decennale così lunga da raccontare, mentre Fujitsu è sopravvissuta e continua a crescere. E oggi lo fa guardando a nuovi orizzonti, in un disegno collaborativo, perché da soli non si può fare nulla”, afferma
Bruno Sirletti, Presidente e Amministratore Delegato di Fujitsu Italia, nell’aprire la recente edizione italiana del
Fujitsu World Tour a Milano.
Bruno Sirletti, Presidente e Amministratore Delegato di Fujitsu Italia
“Operare nel mondo IT oggi è un fatto veramente interessante e positivo perché la tecnologia sta cambiando il mondo; molti investimenti sono convogliati in questo mercato che è alla base e permea molti business; un mercato dove non è possibile fare tutto da soli ma serve collaborare in una logica di ecosistema – in cui entrano partner tecnologici, partner di canale e altri protagonisti in un circolo virtuoso per abilitare la trasformazione digitale delle aziende e aumentarne la competività”, prosegue.
Oggi sono
tre le aree di crescita e investimento individuate da Fujitsu per abilitare tali scenari
- Business Centric Data Center –
“Siamo un’azienda di prodotti che oggi punta sui data center, un mercato molto importante e in crescita in cui sta cambiando il modo di consumo della potenza di calcolo dei sistemi”. In quest’ambito Fujitsu propone la componente
storage –
“Siamo stati tra i primi a proporre l’All Flash”- quella
server –
“L’innovazione di Fujitsu propone oggi sistemi con liquid cooling al fine di avere un raffreddamento molto più efficiente” – e
integrated systems (soluzioni integrate con quelle dei partner tecnologici dove entra in gioco il concetto di co-creation) che guardano a frontiere innovative quali Software Defined e sistemi iperconvergenti.
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Value-Added Services – E’ un’area su cui il vendor sta spingendo l’acceleratore:
“Da quando sono in Italia sto cercando di focalizzarmi sempre più in questa direzione e oggi siamo in grado di proporre un portafoglio completo con servizi end-user, managed services per il data center, e cloud – on premise, hybrid e sicurezza, sempre in un’ottica innovativa”. Un esempio di innovazione applicata ai servizi è quella dell’help desk service in chiave moderna che fa leva su tecnologie migliorate attraverso AI, Big Data e Deep Learning per andare verso una ‘predicted maintenance’.
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Digital Solutions – E’ l
’ambito più innovativo in cui Fujitsu investe in modo trasversale in molteplici settori, con una focalizzazione particolare sul
Manufacturing, in cui l’Italia è secondo paese europeo dopo la Germania:
“Fujitsu vuole aiutare le aziende a modernizzare i propri apparati produttivi in ambito Industria 4.0 e IoT, facendo leva sul ruolo fondamentale del canale, anello di congiunzione con il mercato”. Tra le tecnologie IoT presenti al Fujitsu World Tour un
ubyquituos where
software in grado di misurare e controllare i parametri vitali di una persona attraverso un dispositivo wereable con cui sta facendo POC già con clienti italiani.
Call to action all'ItaliaSirletti (un italiano sempre vissuto all’estero arrivato in Italia con la visione dell’Italia nella sua accezione negativa) fa una vera ‘
call to action’ all’Italia: “
Quando sono arrivato a Milano mi sono reso conto che l’Italia non ha nulla da invidiare ad altre città: una città moderna del 21 secolo, che funziona al meglio. In Italia purtroppo si tende a evidenziare ciò che non funziona e non le cose migliori e ciò ci penalizza molto. Un Paese di innovatori che eccelle in molti ambiti; occorre invece fare leva sugli elementi positivi con l’innovazione che è driver di crescita”. Attenzione però, dice Sirletti:
“Le esportazioni nell’ultimo anno sono cresciute quasi del 10% - a dimostrazione della competitività delle aziende del settore manifatturiero; se questo oggi può bastare il rischio è che potrebbe non esserlo in futuro: negli ultimi anni 17 anni l’Italia continua a decrescere in produttività mentre altri paesi crescono; significa che non sta investendo abbastanza nel migliorare il proprio apparato produttivo. Oggi non è ancora un grosso problema ma potrebbe diventarlo a breve. Per questo deve reagire a ciò, intervenendo in tre ambiti principali: nella Pubblica Amministrazione, nel settore bancario, ancora troppo complessi e con cui è difficile interagire e nel manifatturiero”. Ed è qui che Fujitsu sta convogliando i proprio sforzi, cercando di
favorire la modernizzazione del Paese favorendo la
semplificazione e digitalizzazione della PA, la
trasformazione del settore finanziario verso una maggiore automazione e digitalizzazione così come nel
mondo industriale.
Craig Baty, VP International, Global Marketing Group & Digital Business Platform Unit di FujitsuFujitsu lo sta già facendo in Italia e nel mondo e alcuni esempi di
Digital Transformation e Digital Co-Creation sono stati presentati sul palco da
Craig Baty, VP International, Global Marketing Group & Digital Business Platform Unit di Fujitsu: “Fujitsu fa tecnologia non fine a sé stessa ma per risolvere problemi e necessità in una logica 'human-centric', lavorando con i partner tecnologici per co-creare la trasformazione digitale”. Lo sta facendo in differenti ambiti come la sanità dove utilizza tecnologie di Big Data, Cognitive Computing e AI (a vari livelli livelli dalla Narrow AI fino Machine e Deep Learning e a Neural Network) per processare a archiviare dati in ambito diagnostico – una case hystory è quella dell’Hospital Clinico Carlos a Madrid, o in ambito IoT e l’esempio è quello dell’azienda cinese Inesa Group (un progetto di Smart Manufacturing) e nel cloud ibrido in S Group/ABC Petrol.
Nel quadro della visione di Fujitsu‘Human Centric Innovation’, sono state presentate alcune soluzioni sviluppate nei Laboratori di Ricerca che hanno come comune denominatore la sicurezza della persona – sia essa nel luogo di lavoro (come un particolare caschetto:‘Head Mounted Display’pensato per chi opera in ambienti pericolosi) o in casa, con soluzioni diIntelligent Care; in versione demo la soluzione‘Connected van’, pensata per digitalizzare il settore dei trasporti. Sul palco anche
Maurizio Riva, Country Manager Intel Italia, a parlare delle opportunità legate al momento di forte trasformazione in atto di un mondo iperconnesso, illustrando il ruolo strategico rivestito da Intel che ne interpreta e cavalca i cambiamenti in chiave innovativa: “
Il Data Center - è un elemento centrale di questo processo per abilitare nuovi business, così come l’IoT che mette al centro l’Intelligenza Artificiale. Un mondo in cui solo in partnership si riesce a essere vincenti”. Riva illustra inoltre la
soluzione congiunta - Fujitsu/Intel di ‘Intelligent Dashboard’ per il Manufacturing, che fa leva su tecnologie di
real-time IoT tracking and Data Visualization.
Da prodotto a soluzioneA margine dell’evento un momento di approfondimento ulteriore sulla
strategia Italia, con la prima uscita ufficiale di
Massimiliano Ferrini, nominato i primi di maggio
Head of Product Business di Fujitsu Italia – un passato il ruoli manageriali in aziende IT ( più recenti in Citrix e Symantec/Veritas), chiamato a guidare il business prodotti.
“Da quando sono in Italia una delle mie missioni è quella di fare crescere la parte servizi innovativi e la digitalizzazione senza perdere di vista i prodotti, che rimangono centrali soprattutto nella parte infrastrutturale relativa ai data center dove oggi dove si inseriscono nuove tecnologie in collaborazione con i partner tecnologici”, ribadisce Sirletti. Una componente fondamentale quella dei prodotti che
cuba circa 100-200 milioni all’anno:
“Per questo abbiamo cercato un alto profilo manageriale in grado di valorizzare e accrescere questa componente portando spiccate competenze nelle soluzioni e nel software”. Interviene Ferrini: “
Da subito si è creata empatia con gli executive di Fujitsu con cui mi sono confrontato; dopo molte esperienze con aziende Usa ero curioso di conoscere la cultura giapponese. E Fujitsu è stata una piacevole sopresa: l’hardware è una componente fondamentale per Fujitsu che però ne esalta le caratteristiche in logica di soluzione in contesti di IoT, Digital Transformation e cyber security. E’ vero che oggi si va verso il software dove c’è l’intelligenza ma l’hardware rimane centrale. Come si è fatto con il software proponendolo in logica non di puro prodotto ma di soluzione – virtualizzazione, sicurezza, … così vogliamo fare con l’hardware. Innovare in questo senso non è un’operazione facile ma fattibile, soprattutto facendo leva sulle alleanze”.
Massimiliano Ferrini, Head of Product Business di Fujitsu Italia
Due le direzioni principali impostate da Ferrini per portare l’
hardware da una vendita di prodotto a quello di soluzione: facendo leva sui
partner di canale per andare sulle PMI: “In un Paese come l’Italia fatto da Piccole e Medie Imprese la prossimità al cliente è elemento fondamentale”; adottando un
approccio ‘direct touch’ su clienti medi e grandi – con l’organizzazione interna Fujtisu in abbinata con i partner di canale -
riducendo al minima la dicotomia diretta e indiretta.
Per fare ciò è forte il
lavoro di enablement i in logica ‘solution selling’ con una forza vendita che deve assumere un ruolo sempre più consulenziale: le grandi aziende saranno accountate one-to-one mentre quelle medie one to few, utilizzando un modello di account planning e non un approccio stile ufficio acquisti, trasferendo poi tutto ai partner. “Abbiamo creato un team di PAM – partner account manager dedicati a system integrator e partner”. Di fondamentale importanza in questo disegno la
collaborazione con le Alleanze:
“In un mondo Software Defined la partnership con i software vendor è determinante”, sottolinea Ferrini.
Guardando ai prodotti il focus come detto vai
data center:
“Fujitsu può sicuramente dire la sua in termini di capacità di calcolo illimitata sempre più richiesta dai nuovi progetti di digitalizzazione mettendo in campo i supercomputer, l’High Performance Computing, i sistemi iperconvergenti ma soprattutto il cloud in logica ibrida”, spiega Ferrini.
“Il mondo va verso il cloud, dove prevale la declinazione ibrida e il nostro approccio di gestione multicloud è molto apprezzato. Fujitsu infatti guarda al cloud sia come cloud service provider con la propria offerta K5 (ancora non presente in Italia con i propri data center), aperta e OpenStack sia come cloud integrator in logica multicloud attraverso sistemi di gestione di altri cloud. E poi c’è la sicurezza in logica di servizi (forniti in remoto dal Soc in Inghilterra)”, commenta Sirletti, che conclude accennando agli
obiettivi per l’anno in corso: “Siamo un’azienda giapponese, molto diversa dalle aziende Usa fortemente incentrare sulla ricerca dei numeri; questo significa che non vogliamo crescere a tutti i costi tutti gli anni: il 2017 sarà un anno di consolidamento in cui il fatturato potrebbe rimanere flat; occorre però riequilibrare il mix prodotti (oggi al 70%) e servizi (30%), facendo crescere anche la parte prodotti sulle componenti afferenti ai data center e dipendendo meno da pc, notebook e accessori terze parti, che portano poco margine e valore aggiunto”.
Per finire, una curiosità:
I PC a Lenovo? “E’ una via che stiamo esplorando in termine di collaborazione più che vendita”.
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