L’adozione di modelli di lavoro flessibili, la necessità di maggiore interoperabilità tra strumenti per le telecomunicazioni, soluzioni CRM/ERP e di building automation e, non da ultimo, il progresso dell’Intelligenza Artificiale (IA) sia in termini di indirizzamento intelligente delle chiamate sia in termini di analisi dell’efficacia commerciale della comunicazione, influenzano profondamente il modo in cui le aziende desiderano comunicare internamente e esternamente, creando nuove esigenze tecnologiche e nuove opportunità di business per i fornitori di piattaforme per le telecomunicazioni, telefoni IP e relativi accessori. A parlare è Massimo Lucini, Channel Director Italy di Snom, che spiega quali sviluppi e tendenze disegneranno il nuovo scenario Unified Communication & Collaboration nel prossimo futuro: «Lato UCC ci troviamo di fronte a un mercato molto frammentato. Solo una piccola parte delle aziende gestisce l’intera comunicazione attraverso un’unica piattaforma UCC, come MS Teams o Zoom. Le organizzazioni preferiscono ancora sistemi IP PBX basati su cloud o installati in loco o addirittura sviluppare proprie soluzioni, adottando strumenti separati per gli altri canali di comunicazione, come la messaggistica istantanea, la collaborazione e le videoconferenze. Inoltre, le aspettative verso l’infrastruttura TLC si differenziano notevolmente tra loro in base al settore di appartenenza, con ulteriori divergenze in base alla modalità operativa scelta (completamente in remoto, ibrido o interamente nei locali aziendali)”. Proseguendo: “Tra i punti in comune rileviamo che le tecnologie per le telecomunicazioni devono comunque garantire la massima sicurezza delle conversazioni, consentire la massima mobilità all’interno degli edifici, essere altamente “portatili” e supportare sia le esigenze dell’ufficio tradizionale sia quelle degli spazi domestici o condivisi. In questo contesto, i terminali IP cordless o cablati e i relativi accessori stanno evolvendo in veri e propri abilitatori delle moderne telecomunicazioni e delle UCC, garantendo – ovunque – la fruibilità integrale e protetta delle piattaforme per le comunicazioni e la collaboration”.
ELEMENTI DISTINTIVI DELL’OFFERTA
Offrendo soluzioni sempre più intelligenti, sicure e integrate, Snom si trova in una posizione strategica per capitalizzare su queste tendenze e si posiziona come vendor di terminali cordless e cablati di nuova generazione, che rispondono alle nuove esigenze di comunicazione delle imprese moderne. In un contesto dove l’integrazione tra hardware e software è cruciale, l’azienda si distingue per l’offerta di dispositivi di alta qualità, progettati per essere parte integrante di un ecosistema di comunicazione più ampio e intelligente: “I terminali Snom garantiscono una qualità vocale eccezionale, una user experience intuitiva e la massima sicurezza delle conversazioni, anche in ambienti “remote desktop”. Dalla classica postazione operatore a uffici domestici, da settori in cui vigono severi criteri di sicurezza e politiche “clean desk” tipiche di banche e grandi call center, dal comparto alberghiero o industriale con specifici requisiti igienici e di robustezza, fino ai grandi magazzini o edifici storici con problematiche di cablaggio, i telefoni Snom consentono di fruire delle moderne telecomunicazioni ovunque. Diversi modelli di terminali Snom sono anche certificati Zoom e MS Teams”, spiega Lucini.
Approfondisci la notizia sulla rivista
L’adozione di modelli di lavoro flessibili, la necessità di maggiore interoperabilità tra strumenti per le telecomunicazioni, soluzioni CRM/ERP e di building automation e, non da ultimo, il progresso dell’Intelligenza Artificiale (IA) sia in termini di indirizzamento intelligente delle chiamate sia in termini di analisi dell’efficacia commerciale della comunicazione, influenzano profondamente il modo in cui le aziende desiderano comunicare internamente e esternamente, creando nuove esigenze tecnologiche e nuove opportunità di business per i fornitori di piattaforme per le telecomunicazioni, telefoni IP e relativi accessori. A parlare è Massimo Lucini, Channel Director Italy di Snom, che spiega quali sviluppi e tendenze disegneranno il nuovo scenario Unified Communication & Collaboration nel prossimo futuro: «Lato UCC ci troviamo di fronte a un mercato molto frammentato. Solo una piccola parte delle aziende gestisce l’intera comunicazione attraverso un’unica piattaforma UCC, come MS Teams o Zoom. Le organizzazioni preferiscono ancora sistemi IP PBX basati su cloud o installati in loco o addirittura sviluppare proprie soluzioni, adottando strumenti separati per gli altri canali di comunicazione, come la messaggistica istantanea, la collaborazione e le videoconferenze. Inoltre, le aspettative verso l’infrastruttura TLC si differenziano notevolmente tra loro in base al settore di appartenenza, con ulteriori divergenze in base alla modalità operativa scelta (completamente in remoto, ibrido o interamente nei locali aziendali)”. Proseguendo: “Tra i punti in comune rileviamo che le tecnologie per le telecomunicazioni devono comunque garantire la massima sicurezza delle conversazioni, consentire la massima mobilità all’interno degli edifici, essere altamente “portatili” e supportare sia le esigenze dell’ufficio tradizionale sia quelle degli spazi domestici o condivisi. In questo contesto, i terminali IP cordless o cablati e i relativi accessori stanno evolvendo in veri e propri abilitatori delle moderne telecomunicazioni e delle UCC, garantendo – ovunque – la fruibilità integrale e protetta delle piattaforme per le comunicazioni e la collaboration”.
ELEMENTI DISTINTIVI DELL’OFFERTA
Offrendo soluzioni sempre più intelligenti, sicure e integrate, Snom si trova in una posizione strategica per capitalizzare su queste tendenze e si posiziona come vendor di terminali cordless e cablati di nuova generazione, che rispondono alle nuove esigenze di comunicazione delle imprese moderne. In un contesto dove l’integrazione tra hardware e software è cruciale, l’azienda si distingue per l’offerta di dispositivi di alta qualità, progettati per essere parte integrante di un ecosistema di comunicazione più ampio e intelligente: “I terminali Snom garantiscono una qualità vocale eccezionale, una user experience intuitiva e la massima sicurezza delle conversazioni, anche in ambienti “remote desktop”. Dalla classica postazione operatore a uffici domestici, da settori in cui vigono severi criteri di sicurezza e politiche “clean desk” tipiche di banche e grandi call center, dal comparto alberghiero o industriale con specifici requisiti igienici e di robustezza, fino ai grandi magazzini o edifici storici con problematiche di cablaggio, i telefoni Snom consentono di fruire delle moderne telecomunicazioni ovunque. Diversi modelli di terminali Snom sono anche certificati Zoom e MS Teams”, spiega Lucini.
L’adozione di modelli di lavoro flessibili, la necessità di maggiore interoperabilità tra strumenti per le telecomunicazioni, soluzioni CRM/ERP e di building automation e, non da ultimo, il progresso dell’Intelligenza Artificiale (IA) sia in termini di indirizzamento intelligente delle chiamate sia in termini di analisi dell’efficacia commerciale della comunicazione, influenzano profondamente il modo in cui le aziende desiderano comunicare internamente e esternamente, creando nuove esigenze tecnologiche e nuove opportunità di business per i fornitori di piattaforme per le telecomunicazioni, telefoni IP e relativi accessori. A parlare è Massimo Lucini, Channel Director Italy di Snom, che spiega quali sviluppi e tendenze disegneranno il nuovo scenario Unified Communication & Collaboration nel prossimo futuro: «Lato UCC ci troviamo di fronte a un mercato molto frammentato. Solo una piccola parte delle aziende gestisce l’intera comunicazione attraverso un’unica piattaforma UCC, come MS Teams o Zoom. Le organizzazioni preferiscono ancora sistemi IP PBX basati su cloud o installati in loco o addirittura sviluppare proprie soluzioni, adottando strumenti separati per gli altri canali di comunicazione, come la messaggistica istantanea, la collaborazione e le videoconferenze. Inoltre, le aspettative verso l’infrastruttura TLC si differenziano notevolmente tra loro in base al settore di appartenenza, con ulteriori divergenze in base alla modalità operativa scelta (completamente in remoto, ibrido o interamente nei locali aziendali)”. Proseguendo: “Tra i punti in comune rileviamo che le tecnologie per le telecomunicazioni devono comunque garantire la massima sicurezza delle conversazioni, consentire la massima mobilità all’interno degli edifici, essere altamente “portatili” e supportare sia le esigenze dell’ufficio tradizionale sia quelle degli spazi domestici o condivisi. In questo contesto, i terminali IP cordless o cablati e i relativi accessori stanno evolvendo in veri e propri abilitatori delle moderne telecomunicazioni e delle UCC, garantendo – ovunque – la fruibilità integrale e protetta delle piattaforme per le comunicazioni e la collaboration&rd