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UCC, un affare definitivo per i partner IT

In un contesto sempre più ibrido, le aziende cercano un’esperienza utente di qualità e semplicità di gestione: ora la palla passa ai partner di informatica

Autore: Redazione ChannelCity

Il mercato della Unified Communications and Collaboration (UCC o UC&C) promette ancora margini di crescita. La più recente analisi di Gartner prevede un CAGR del 2,4% dal 2023 al 2028 a causa delle (necessarie) “iniziative di trasformazione del luogo di lavoro” sostiene la società di analisi di mercato, per proseguire nell’adeguamento dell’infrastruttura IT alle esigenze del lavoro ibrido. Allo stesso tempo, Gartner giustifica con “la riduzione degli spazi aziendali e l’uso di soluzioni alternative” un +2,4% che, magari, non è all’altezza dei CAGR di altri segmenti di mercato e che “frenerà le proiezioni di crescita delle UC a breve termine nel 2024 al 3,7%”. Nella sua Forecast Analysis, Gartner sottolinea, in particolare, che il ridimensionamento degli spazi aziendali potrebbe incidere con una riduzione del 5% nel 2024 degli investimenti per i sistemi di sala per la collaborazione video, anche a causa della razionalizzazione dei budget IT. Ma, d’altra parte, la stessa Gartner prevede un +7% entro il 2026 a seguito della richiesta di sostituzioni e aggiornamenti degli apparati installati (in fretta e furia) ai tempi della pandemia.

SI CONFERMANO I DRIVER: AI E CLOUD

D’altro canto, IDC – rapporto Worldwide Unified Communications and Collaboration Forecast, 2024-2028 - si dimostra più ottimista sostenendo una crescita annuale del 5,7% da ora fino al 2028, grazie a driver come l’AI e il cloud. Sempre secondo IDC, il comparto nel 2024 sfiorerà i 70 miliardi di dollari, con un incremento del 7,5% rispetto al 2023, per arrivare agli 85 miliardi di dollari nel 2028.

Insomma, non ci troviamo di fronte a un comparto fiorente, ma neanche appassito. Un comparto, peraltro, la cui definizione è tra le più ampie in circolazione e che tende a subire sovrapposizioni e intersezioni; si pensi solo alle soluzioni e ai sistemi applicativi. Per soluzioni di UC, Unified Communications, si intendono quelle hardware, software e di servizi, pensate per la comunicazione e la collaborazione unificata nel luogo di lavoro. Parliamo, dunque, di una varietà estesa: dalle cuffie con microfono ai software per le videoconferenze, dai megaschermi per le sale riunioni ai servizi UCaaS (Unified Communications as a Service), CCaaS (Contact Center as a Service) e CPaaS (Communications Platform as a Service).

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Il mercato della Unified Communications and Collaboration (UCC o UC&C) promette ancora margini di crescita. La più recente analisi di Gartner prevede un CAGR del 2,4% dal 2023 al 2028 a causa delle (necessarie) “iniziative di trasformazione del luogo di lavoro” sostiene la società di analisi di mercato, per proseguire nell’adeguamento dell’infrastruttura IT alle esigenze del lavoro ibrido. Allo stesso tempo, Gartner giustifica con “la riduzione degli spazi aziendali e l’uso di soluzioni alternative” un +2,4% che, magari, non è all’altezza dei CAGR di altri segmenti di mercato e che “frenerà le proiezioni di crescita delle UC a breve termine nel 2024 al 3,7%”. Nella sua Forecast Analysis, Gartner sottolinea, in particolare, che il ridimensionamento degli spazi aziendali potrebbe incidere con una riduzione del 5% nel 2024 degli investimenti per i sistemi di sala per la collaborazione video, anche a causa della razionalizzazione dei budget IT. Ma, d’altra parte, la stessa Gartner prevede un +7% entro il 2026 a seguito della richiesta di sostituzioni e aggiornamenti degli apparati installati (in fretta e furia) ai tempi della pandemia. SI CONFERMANO I DRIVER: AI E CLOUD D’altro canto, IDC – rapporto Worldwide Unified Communications and Collaboration Forecast, 2024-2028 - si dimostra più ottimista sostenendo una crescita annuale del 5,7% da ora fino al 2028, grazie a driver come l’AI e il cloud. Sempre secondo IDC, il comparto nel 2024 sfiorerà i 70 miliardi di dollari, con un incremento del 7,5% rispetto al 2023, per arrivare agli 85 miliardi di dollari nel 2028. Insomma, non ci troviamo di fronte a un comparto fiorente, ma neanche appassito. Un comparto, peraltro, la cui definizione è tra le più ampie in circolazione e che tende a subire sovrapposizioni e intersezioni; si pensi solo alle soluzioni e ai sistemi applicativi. Per soluzioni di UC, Unified Communications, si intendono quelle hardware, software e di servizi, pensate per la comunicazione e la collaborazione unificata nel luogo di lavoro. Parliamo, dunque, di una varietà estesa: dalle cuffie con microfono ai software per le videoconferenze, dai megaschermi per le sale riunioni ai servizi UCaaS (Unified Communications as a Service), CCaaS (Contact Center as a Service) e CPaaS (Communications Platform as a Service).
Il mercato della Unified Communications and Collaboration (UCC o UC&C) promette ancora margini di crescita. La più recente analisi di Gartner prevede un CAGR del 2,4% dal 2023 al 2028 a causa delle (necessarie) “iniziative di trasformazione del luogo di lavoro” sostiene la società di analisi di mercato, per proseguire nell’adeguamento dell’infrastruttura IT alle esigenze del lavoro ibrido. Allo stesso tempo, Gartner giustifica con “la riduzione degli spazi aziendali e l’uso di soluzioni alternative” un +2,4% che, magari, non è all’altezza dei CAGR di altri segmenti di mercato e che “frenerà le proiezioni di crescita delle UC a breve termine nel 2024 al 3,7%”. Nella sua Forecast Analysis, Gartner sottolinea, in particolare, che il ridimensionamento degli spazi aziendali potrebbe incidere con una riduzione del 5% nel 2024 degli investimenti per i sistemi di sala per la collaborazione video, anche a causa della razionalizzazione dei budget IT. Ma, d’altra parte, la stessa Gartner prevede un +7% entro il 2026 a seguito della richiesta di sostituzioni e aggiornamenti degli apparati installati (in fretta e furia) ai tempi della pandemia. SI CONFERMANO I DRIVER: AI E CLOUD D’altro canto, IDC – rapporto Worldwide Unified Communications and Collaboration Forecast, 2024-2028 - si dimostra più ottimista sostenendo una crescita annuale del 5,7% da ora fino al 2028, grazie a driver come l’AI e il cloud. Sempre secondo IDC, il comparto nel 2024 sfiorerà i 70 miliardi di dollari, con un incremento del 7,5% rispetto al 2023, per arrivare agli 85 miliardi di dollari nel 2028. Insomma, non ci troviamo di fronte a un comparto fiorente, ma neanche appassito. Un comparto, peraltro, la cui definizione è tra le più ampie in circolazione e che tende a subire sovrapposizioni e intersezioni; si pensi solo alle soluzioni e ai sistemi applicativi. Per soluzioni di UC, Unified Communications, si intendono quelle hardware, software e di servizi, pensate per la comunicazione e la collaborazione unificata nel luogo di lavoro. Parliamo, dunque, di una varietà estesa: dalle cuffie con microfono ai software per le videoconferenze, dai megaschermi per le sale riunioni ai servizi UCaaS (Unified Communications as a Service), CCaaS (Contact Center as a Service) e CPaaS (Communications Platform as a Service).

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