Torna alla HomePage

Check Point, sempre più collaborazione con API e automazione

Una piattaforma di cybersecurity alimentata dall’intelligenza artificiale fornita nel cloud in grado di proteggere gli spazi cruciali nell’attuale panorama della sicurezza

Autore: Redazione ChannelCity

Nelle aziende, “nonostante una crescente attenzione nei confronti della cybersecurity, il tema della NIS2 viene spesso trattato come un ‘argomento IT’, con alcuni Paesi che creano questionari NIS2 per aiutare le aziende a capire se sono soggette a questa norma. L’aspetto positivo è l’attuazione di alcuni importanti concetti come quello di zero trust. Sarà comunque di un percorso lungo, anche se vedo una tendenza, in linea con le indicazioni di Gartner delle organizzazioni a consolidare la tecnologia in uso, valutandone lo stato attuale. L’industria, Check Point inclusa, sta rispondendo offrendo piattaforme di cybersecurity piuttosto che soluzioni puntuali. Ciò che rende la piattaforma diversa dal passato è l’ampio uso della collaborazione tramite le API e l’automazione”, esordisce Peter Sandkuijl, VP, Emea Engineering Check Point Evangelist - Emea Sales di Check Point Software. In questo scenario, Check Point “ha creato una piattaforma di cybersecurity alimentata dall’intelligenza artificiale fornita nel cloud in grado di proteggere gli spazi cruciali nell’attuale panorama della sicurezza, come le postazioni di lavoro, la rete e il cloud. Poiché gli attacchi si diffondono ovunque, è molto importante poterli prevenire. In questo senso, Check Point risulta fornire la migliore protezione da firewall: sottoposto al test Malware Zero+1 Day, Check Point ha, infatti, impedito oltre il 99,7% dei download di nuovo malware da un’ampia serie e tipi di file, superando tutte le soluzioni degli altri fornitori testati”, prosegue il manager.

Offerta in espansione

Per il 2024, Check Point sta innovando in diverse aree, “espandendo l’offerta SASE con caratteristiche uniche in termini di esperienza utente e prestazioni lanciando la tecnologia che permetterà di fruire dei servizi SaaS in uso e di mitigare situazioni indesiderate come lo scambio di dati non conformi alle policy. Check Point sta, inoltre, investendo molto nell’AI e ha creato un AI-Copilot che aiuterà ad analizzare i log e le regole base con la possibilità di parare modifiche in base ai suggerimenti e riducendo drasticamente il tempo dedicato dagli operatori nella ricerca minuziosa su più livelli. Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, Check Point ha ampliato l’offerta di servizi con pacchetti su misura per i clienti: dalla formazione, alla consulenza sull’architettura e sui framework, ai feed informativi fino alle implementazioni e alle migrazioni attraverso il canale dei partner, che offrono un grande valore aggiunto”, spiega Sandkuijl.

Approfondisci la notizia sulla rivista

Nelle aziende, “nonostante una crescente attenzione nei confronti della cybersecurity, il tema della NIS2 viene spesso trattato come un ‘argomento IT’, con alcuni Paesi che creano questionari NIS2 per aiutare le aziende a capire se sono soggette a questa norma. L’aspetto positivo è l’attuazione di alcuni importanti concetti come quello di zero trust. Sarà comunque di un percorso lungo, anche se vedo una tendenza, in linea con le indicazioni di Gartner delle organizzazioni a consolidare la tecnologia in uso, valutandone lo stato attuale. L’industria, Check Point inclusa, sta rispondendo offrendo piattaforme di cybersecurity piuttosto che soluzioni puntuali. Ciò che rende la piattaforma diversa dal passato è l’ampio uso della collaborazione tramite le API e l’automazione”, esordisce Peter Sandkuijl, VP, Emea Engineering Check Point Evangelist - Emea Sales di Check Point Software. In questo scenario, Check Point “ha creato una piattaforma di cybersecurity alimentata dall’intelligenza artificiale fornita nel cloud in grado di proteggere gli spazi cruciali nell’attuale panorama della sicurezza, come le postazioni di lavoro, la rete e il cloud. Poiché gli attacchi si diffondono ovunque, è molto importante poterli prevenire. In questo senso, Check Point risulta fornire la migliore protezione da firewall: sottoposto al test Malware Zero+1 Day, Check Point ha, infatti, impedito oltre il 99,7% dei download di nuovo malware da un’ampia serie e tipi di file, superando tutte le soluzioni degli altri fornitori testati”, prosegue il manager. Offerta in espansione Per il 2024, Check Point sta innovando in diverse aree, “espandendo l’offerta SASE con caratteristiche uniche in termini di esperienza utente e prestazioni lanciando la tecnologia che permetterà di fruire dei servizi SaaS in uso e di mitigare situazioni indesiderate come lo scambio di dati non conformi alle policy. Check Point sta, inoltre, investendo molto nell’AI e ha creato un AI-Copilot che aiuterà ad analizzare i log e le regole base con la possibilità di parare modifiche in base ai suggerimenti e riducendo drasticamente il tempo dedicato dagli operatori nella ricerca minuziosa su più livelli. Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, Check Point ha ampliato l’offerta di servizi con pacchetti su misura per i clienti: dalla formazione, alla consulenza sull’architettura e sui framework, ai feed informativi fino alle implementazioni e alle migrazioni attraverso il canale dei partner, che offrono un grande valore aggiunto”, spiega Sandkuijl.
Nelle aziende, “nonostante una crescente attenzione nei confronti della cybersecurity, il tema della NIS2 viene spesso trattato come un ‘argomento IT’, con alcuni Paesi che creano questionari NIS2 per aiutare le aziende a capire se sono soggette a questa norma. L’aspetto positivo è l’attuazione di alcuni importanti concetti come quello di zero trust. Sarà comunque di un percorso lungo, anche se vedo una tendenza, in linea con le indicazioni di Gartner delle organizzazioni a consolidare la tecnologia in uso, valutandone lo stato attuale. L’industria, Check Point inclusa, sta rispondendo offrendo piattaforme di cybersecurity piuttosto che soluzioni puntuali. Ciò che rende la piattaforma diversa dal passato è l’ampio uso della collaborazione tramite le API e l’automazione”, esordisce Peter Sandkuijl, VP, Emea Engineering Check Point Evangelist - Emea Sales di Check Point Software. In questo scenario, Check Point “ha creato una piattaforma di cybersecurity alimentata dall’intelligenza artificiale fornita nel cloud in grado di proteggere gli spazi cruciali nell’attuale panorama della sicurezza, come le postazioni di lavoro, la rete e il cloud. Poiché gli attacchi si diffondono ovunque, è molto importante poterli prevenire. In questo senso, Check Point risulta fornire la migliore protezione da firewall: sottoposto al test Malware Zero+1 Day, Check Point ha, infatti, impedito oltre il 99,7% dei download di nuovo malware da un’ampia serie e tipi di file, superando tutte le soluzioni degli altri fornitori testati”, prosegue il manager. Offerta in espansione Per il 2024, Check Point sta innovando in diverse aree, “espandendo l’offerta SASE con caratteristiche uniche in termini di esperienza utente e prestazioni lanciando la tecnologia che permetterà di fruire dei servizi SaaS in uso e di mitigare situazioni indesiderate come lo scambio di dati non conformi alle policy. Check Point sta, inoltre, investendo molto nell’AI e ha creato un AI-Copilot che aiuterà ad analizzare i log e le regole base con la possibilità di parare modifiche in base ai suggerimenti e riducendo drasticamente il tempo dedicato dagli operatori nella ricerca minuziosa su più livelli. Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, Check Point ha ampliato l’offerta di servizi con pacchetti su misura per i clienti: dalla formazione, alla consulenza sull’architettura e sui framework, ai feed informativi fino alle implementazioni e alle migrazioni attraverso il canale dei partner, che offrono un grande valore aggiunto”, spiega Sandkuijl.

Torna alla HomePage

Puoi trovare la versione completa dello speciale sulla rivista "ChannelCity Magazine".

Leggi sullo sfogliabile...