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Ricoh, l’hybrid working è una questione di experience

Il vendor aiuta le aziende a cogliere tutti i vantaggi dell’innovazione anche per quanto riguarda l’hybrid working, consentendo di realizzare un workspace in cui lo spazio fisico e quello digitale sono perfettamente integrati rappresentando uno l’estensione dell’altro

Autore: Redazione ChannelCity

In questi ultimi anni il lavoro ibrido ha ridefinito il modo di intendere il workspace rendendolo un luogo sempre più aperto e portando vantaggi in termini di produttività, flessibilità e soddisfazione delle persone. Ad argomentare il tema oggetto dello speciale di ChannelCity è Ricoh, con Nora Cecini, Sales Director, Ricoh Italia e Massimo Panato, Direttore Vendite Indirette di Ricoh Italia. “Il nuovo contesto ha messo però in discussione modelli e approcci tradizionali sia tecnologici che culturali, ponendo le aziende di fronte a sfide quali la sicurezza delle informazioni e la necessità di interconnettere correttamente ambienti fisici e digitali affinché i dipendenti in ufficio e coloro che lavorano da remoto riescano a collaborare, a comunicare e a gestire i processi in modo efficace”. E prosegue: “La sfida più grande riguarda la user-experience: le organizzazioni devono riuscire a garantire alle persone la migliore esperienza possibile grazie a tecnologie e ad ambienti di lavoro pensati sulla base delle loro esigenze. Può sembrare un aspetto scontato ma non è affatto così: da ricerche commissionate da Ricoh è emerso come il 62% del campione italiano pensi che la propria organizzazione implementi tecnologie senza tener conto dell’experience delle persone. Le persone devono quindi essere messe al centro di ogni strategia di trasformazione e questo è fondamentale in un’ottica non solo di performance e produttività, ma anche di talent acquisition & retention”, afferma Nora Cecini.

Un'offerta integrata e innovativa

Ricoh aiuta le aziende a realizzare un workspace in cui lo spazio fisico e quello digitale sono perfettamente integrati rappresentando uno l’estensione dell’altro. Ne risultano un’esperienza uniforme sia in presenza che da remoto e una collaborazione fluida tra i dipendenti, ovunque si trovino: “Ricoh mette a disposizione un’ampia gamma di soluzioni che consentono alle aziende di raggiungere questo obiettivo: si spazia dai sistemi per la Communication & Collaboration alle soluzioni come DocuWare per la digitalizzazione e l’automazione dei processi, alla cybersecurity per proteggere le informazioni e la continuità del business”, spiega Nora Cecini. E il vendor non si ferma qui: “La nostra vision per il workspace passa anche dal redesign degli ambienti fisici al fine di renderli sempre più fruibili, coinvolgenti ma anche di ottimizzarne l’utilizzo da parte dei dipendenti e la gestione. Per quanto riguarda il primo aspetto, la piattaforma Ricoh Spaces mette a disposizione dei dipendenti un’unica app per la prenotazione delle risorse aziendali come desk e sale riunioni, con la possibilità di verificare la disponibilità degli strumenti di cui si ha bisogno per lavorare e collaborare. Dal punto di vista della gestione, la nostra piattaforma supporta le imprese con insights a valore relativi, ad esempio, all’utilizzo delle postazioni e degli spazi, con l’obiettivo di riprogettare le aree non adeguatamente sfruttate oppure di adeguarle a nuove esigenze organizzative”, chiarisce la manager.

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In questi ultimi anni il lavoro ibrido ha ridefinito il modo di intendere il workspace rendendolo un luogo sempre più aperto e portando vantaggi in termini di produttività, flessibilità e soddisfazione delle persone. Ad argomentare il tema oggetto dello speciale di ChannelCity è Ricoh, con Nora Cecini, Sales Director, Ricoh Italia e Massimo Panato, Direttore Vendite Indirette di Ricoh Italia. “Il nuovo contesto ha messo però in discussione modelli e approcci tradizionali sia tecnologici che culturali, ponendo le aziende di fronte a sfide quali la sicurezza delle informazioni e la necessità di interconnettere correttamente ambienti fisici e digitali affinché i dipendenti in ufficio e coloro che lavorano da remoto riescano a collaborare, a comunicare e a gestire i processi in modo efficace”. E prosegue: “La sfida più grande riguarda la user-experience: le organizzazioni devono riuscire a garantire alle persone la migliore esperienza possibile grazie a tecnologie e ad ambienti di lavoro pensati sulla base delle loro esigenze. Può sembrare un aspetto scontato ma non è affatto così: da ricerche commissionate da Ricoh è emerso come il 62% del campione italiano pensi che la propria organizzazione implementi tecnologie senza tener conto dell’experience delle persone. Le persone devono quindi essere messe al centro di ogni strategia di trasformazione e questo è fondamentale in un’ottica non solo di performance e produttività, ma anche di talent acquisition & retention”, afferma Nora Cecini. Un'offerta integrata e innovativa Ricoh aiuta le aziende a realizzare un workspace in cui lo spazio fisico e quello digitale sono perfettamente integrati rappresentando uno l’estensione dell’altro. Ne risultano un’esperienza uniforme sia in presenza che da remoto e una collaborazione fluida tra i dipendenti, ovunque si trovino: “Ricoh mette a disposizione un’ampia gamma di soluzioni che consentono alle aziende di raggiungere questo obiettivo: si spazia dai sistemi per la Communication & Collaboration alle soluzioni come DocuWare per la digitalizzazione e l’automazione dei processi, alla cybersecurity per proteggere le informazioni e la continuità del business”, spiega Nora Cecini. E il vendor non si ferma qui: “La nostra vision per il workspace passa anche dal redesign degli ambienti fisici al fine di renderli sempre più fruibili, coinvolgenti ma anche di ottimizzarne l’utilizzo da parte dei dipendenti e la gestione. Per quanto riguarda il primo aspetto, la piattaforma Ricoh Spaces mette a disposizione dei dipendenti un’unica app per la prenotazione delle risorse aziendali come desk e sale riunioni, con la possibilità di verificare la disponibilità degli strumenti di cui si ha bisogno per lavorare e collaborare. Dal punto di vista della gestione, la nostra piattaforma supporta le imprese con insights a valore relativi, ad esempio, all’utilizzo delle postazioni e degli spazi, con l’obiettivo di riprogettare le aree non adeguatamente sfruttate oppure di adeguarle a nuove esigenze organizzative”, chiarisce la manager.
In questi ultimi anni il lavoro ibrido ha ridefinito il modo di intendere il workspace rendendolo un luogo sempre più aperto e portando vantaggi in termini di produttività, flessibilità e soddisfazione delle persone. Ad argomentare il tema oggetto dello speciale di ChannelCity è Ricoh, con Nora Cecini, Sales Director, Ricoh Italia e Massimo Panato, Direttore Vendite Indirette di Ricoh Italia. “Il nuovo contesto ha messo però in discussione modelli e approcci tradizionali sia tecnologici che culturali, ponendo le aziende di fronte a sfide quali la sicurezza delle informazioni e la necessità di interconnettere correttamente ambienti fisici e digitali affinché i dipendenti in ufficio e coloro che lavorano da remoto riescano a collaborare, a comunicare e a gestire i processi in modo efficace”. E prosegue: “La sfida più grande riguarda la user-experience: le organizzazioni devono riuscire a garantire alle persone la migliore esperienza possibile grazie a tecnologie e ad ambienti di lavoro pensati sulla base delle loro esigenze. Può sembrare un aspetto scontato ma non è affatto così: da ricerche commissionate da Ricoh è emerso come il 62% del campione italiano pensi che la propria organizzazione implementi tecnologie senza tener conto dell’experience delle persone. Le persone devono quindi essere messe al centro di ogni strategia di trasformazione e questo è fondamentale in un’ottica non solo di performance e produttività, ma anche di talent acquisition & retention”, afferma Nora Cecini. Un'offerta integrata e innovativa Ricoh aiuta le aziende a realizzare un workspace in cui lo spazio fisico e quello digitale sono perfettamente integrati rappresentando uno l’estensione dell’altro. Ne risultano un’esperienza uniforme sia in presenza che da remoto e una collaborazione fluida tra i dipendenti, ovunque si trovino: “Ricoh mette a disposizione un’ampia gamma di soluzioni che consentono alle aziende di raggiungere questo obiettivo: si spazia dai sistemi per la Communication & Collaboration alle soluzioni come DocuWare per la digitalizzazione e l’automazione dei processi, alla cybersecurity per proteggere le informazioni e la continuità del business”, spiega Nora Cecini. E il vendor non si ferma qui: “La nostra vision per il workspace passa anche dal redesign degli ambienti fisici al fine di renderli sempre più fruibili, coinvolgenti ma anche di ottimizzarne l’utilizzo da parte dei dipendenti e la gestione. Per quanto riguarda il primo aspetto, la piattaforma Ricoh Spaces mette a disposizione dei dipendenti un’unica app per la prenotazione delle risorse aziendali come desk e sale riunioni, con la possibilità di verificare la disponibilità degli strumenti di cui si ha bisogno per lavorare e collaborare. Dal punto di vista della gestione, la nostra piattaforma supporta le imprese con insights a valore relativi, ad esempio, all’utilizzo delle postazioni e degli spazi, con l’obiettivo di riprogettare le aree non adeguatamente sfruttate oppure di adeguarle a nuove esigenze organizzative”, chiarisce la manager.

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