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Check Point, il ruolo cruciale rivestito dagli MSP

Per il vendor ogni strategia inizia con la consapevolezza di poter offrire la migliore security possibile che consenta alle aziende di concentrarsi sul business, avendo certezza di poter contare su una tecnologia affidabile, presente sul mercato da più di 30 anni. Si rafforza la partnership con il distributore Westcon

Autore: Redazione ChannelCity

Il mercato MSP cresce esponenzialmente, in particolare, “MSSP Alert” stima che il segmento MSSP, i servizi di sicurezza gestiti, raggiungerà i 35 miliardi di dollari nel 2028: “Le ragioni di tale tendenza sono da ricercare nella crescente esplosione della digitalizzazione delle imprese e del proporzionale rischio legato a compromissioni informatiche frutto di sempre più sofisticati attacchi cibernetici che richiedono una governance sempre più complessa. Basti pensare che, in Italia, le organizzazioni hanno subito attacchi in media 1.463 volte a settimana negli ultimi 6 mesi, rispetto ai 1317 attacchi per organizzazione a livello globale. Il 63% dei file dannosi in Italia è stato consegnato via e-mail negli ultimi 30 giorni” – commenta Pier Luigi Nardelli, Sales Manager di Check Point nell’intervenire sul tema al centro dello speciale di ChannelCity. “Inoltre, secondo l’ultimo Cloud Security Report di Check Point, si è registrato un aumento di quasi il 154% degli incidenti di sicurezza nel cloud rispetto allo scorso anno, con il 61% delle organizzazioni che ha segnalato interruzioni significative; uno schiacciante 96% degli intervistati ha riferito di essere preoccupato per la propria capacità di gestire efficacemente i rischi del cloud, riflettendo una notevole escalation rispetto agli anni precedenti; e che il 91% delle organizzazioni dà priorità all’IA per migliorare la propria posizione di sicurezza, spostando l’attenzione verso lo sfruttamento dell’IA per la prevenzione proattiva delle minacce. In tale contesto, l’esternalizzazione di infrastrutture IT garantisce livelli di security adeguati a costi sostenibili”, prosegue.

In riferimento alle principali tecnologie che aderiscono a questo modello Nardelli, dice: “ovviamente tecnologie SaaS che nativamente vengono fruite come servizio sono già pronte, in termini economici, ad una formula di costo ricorsivo. Verticalmente in ambito Security tematiche quali SASE, email, Endpoint e Mobile Security stanno rappresentando fattori di espansione di contesti MSSP, come anche servizi MDR e di Incident Monitoring. Il Cloud infrastrutturale già da qualche anno, anche in modaltà PAYG, rappresenta un importante driver di crescita. Non di scarsa rilevanza sono alcune formule Leasing, che in contesti MSP e MSSP, riescono a conferire hardware a servizio, di solito riconducibile a modelli più tradizionali”.

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Il mercato MSP cresce esponenzialmente, in particolare, “MSSP Alert” stima che il segmento MSSP, i servizi di sicurezza gestiti, raggiungerà i 35 miliardi di dollari nel 2028: “Le ragioni di tale tendenza sono da ricercare nella crescente esplosione della digitalizzazione delle imprese e del proporzionale rischio legato a compromissioni informatiche frutto di sempre più sofisticati attacchi cibernetici che richiedono una governance sempre più complessa. Basti pensare che, in Italia, le organizzazioni hanno subito attacchi in media 1.463 volte a settimana negli ultimi 6 mesi, rispetto ai 1317 attacchi per organizzazione a livello globale. Il 63% dei file dannosi in Italia è stato consegnato via e-mail negli ultimi 30 giorni” – commenta Pier Luigi Nardelli, Sales Manager di Check Point nell’intervenire sul tema al centro dello speciale di ChannelCity. “Inoltre, secondo l’ultimo Cloud Security Report di Check Point, si è registrato un aumento di quasi il 154% degli incidenti di sicurezza nel cloud rispetto allo scorso anno, con il 61% delle organizzazioni che ha segnalato interruzioni significative; uno schiacciante 96% degli intervistati ha riferito di essere preoccupato per la propria capacità di gestire efficacemente i rischi del cloud, riflettendo una notevole escalation rispetto agli anni precedenti; e che il 91% delle organizzazioni dà priorità all’IA per migliorare la propria posizione di sicurezza, spostando l’attenzione verso lo sfruttamento dell’IA per la prevenzione proattiva delle minacce. In tale contesto, l’esternalizzazione di infrastrutture IT garantisce livelli di security adeguati a costi sostenibili”, prosegue. In riferimento alle principali tecnologie che aderiscono a questo modello Nardelli, dice: “ovviamente tecnologie SaaS che nativamente vengono fruite come servizio sono già pronte, in termini economici, ad una formula di costo ricorsivo. Verticalmente in ambito Security tematiche quali SASE, email, Endpoint e Mobile Security stanno rappresentando fattori di espansione di contesti MSSP, come anche servizi MDR e di Incident Monitoring. Il Cloud infrastrutturale già da qualche anno, anche in modaltà PAYG, rappresenta un importante driver di crescita. Non di scarsa rilevanza sono alcune formule Leasing, che in contesti MSP e MSSP, riescono a conferire hardware a servizio, di solito riconducibile a modelli più tradizionali”.
Il mercato MSP cresce esponenzialmente, in particolare, “MSSP Alert” stima che il segmento MSSP, i servizi di sicurezza gestiti, raggiungerà i 35 miliardi di dollari nel 2028: “Le ragioni di tale tendenza sono da ricercare nella crescente esplosione della digitalizzazione delle imprese e del proporzionale rischio legato a compromissioni informatiche frutto di sempre più sofisticati attacchi cibernetici che richiedono una governance sempre più complessa. Basti pensare che, in Italia, le organizzazioni hanno subito attacchi in media 1.463 volte a settimana negli ultimi 6 mesi, rispetto ai 1317 attacchi per organizzazione a livello globale. Il 63% dei file dannosi in Italia è stato consegnato via e-mail negli ultimi 30 giorni” – commenta Pier Luigi Nardelli, Sales Manager di Check Point nell’intervenire sul tema al centro dello speciale di ChannelCity. “Inoltre, secondo l’ultimo Cloud Security Report di Check Point, si è registrato un aumento di quasi il 154% degli incidenti di sicurezza nel cloud rispetto allo scorso anno, con il 61% delle organizzazioni che ha segnalato interruzioni significative; uno schiacciante 96% degli intervistati ha riferito di essere preoccupato per la propria capacità di gestire efficacemente i rischi del cloud, riflettendo una notevole escalation rispetto agli anni precedenti; e che il 91% delle organizzazioni dà priorità all’IA per migliorare la propria posizione di sicurezza, spostando l’attenzione verso lo sfruttamento dell’IA per la prevenzione proattiva delle minacce. In tale contesto, l’esternalizzazione di infrastrutture IT garantisce livelli di security adeguati a costi sostenibili”, prosegue. In riferimento alle principali tecnologie che aderiscono a questo modello Nardelli, dice: “ovviamente tecnologie SaaS che nativamente vengono fruite come servizio sono già pronte, in termini economici, ad una formula di costo ricorsivo. Verticalmente in ambito Security tematiche quali SASE, email, Endpoint e Mobile Security stanno rappresentando fattori di espansione di contesti MSSP, come anche servizi MDR e di Incident Monitoring. Il Cloud infrastrutturale già da qualche anno, anche in modaltà PAYG, rappresenta un importante driver di crescita. Non di scarsa rilevanza sono alcune formule Leasing, che in contesti MSP e MSSP, riescono a conferire hardware a servizio, di solito riconducibile a modelli più tradizionali”.

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