Non c’è dubbio che l’intelligenza artificiale rappresenti l’elemento tecnologico maggiormente caratterizzante il 2024 e probabilmente anche i prossimi anni. Lo conferma anche Marco D’Elia, Country Manager di Sophos Italia, sostenendo che sia “naturale e prevedibile che i criminali sfruttino le nuove tecnologie per automatizzare le loro attività. Le e-mail di spam sono state un importante passo avanti nella tecnologia al servizio delle truffe perché ha cambiato la scala delle relative attività. Le nuove AI sono destinate a fare lo stesso: dovesse esistere una tecnologia AI capace di creare minacce automatizzate complete, prima o poi le persone la utilizzerebbero. Abbiamo già assistito all’integrazione di elementi di AI generativa nelle truffe classiche, come testi o fotografie prodotti da AI, per adescare vittime”.
Ricerche in campo
È anche per questo, e soprattutto per restare un passo avanti rispetto ai cybercriminali, che Sophos ha svolto apposite ricerche, come “The Dark Side of AI: Large-Scale Scam Campaigns Made Possible by Generative AI” e “Cybercriminals Can’t Agree on GPTs”, andando a “creare un sistema per la generazione di siti fraudolenti su vasta scala ben più avanzato dei tool attualmente impiegati dai criminali, in modo da avere l’opportunità di analizzare la minaccia e prepararci ad affrontarla prima che possa proliferare. L’intelligenza artificiale è stata e continuerà a essere un moltiplicatore di forze e sta incrementando la generalità e la scalabilità delle offerte dei fornitori: i sistemi automatizzati catturano una maggiore varietà di minacce, gli analisti ottengono di più con meno sforzi manuali e gli sviluppatori creano nuovi prodotti a un ritmo più veloce. Per i partner di canale, questa è una nuova opportunità per raggiungere portafogli clienti più ampie con offerte sempre più diversificate ed efficaci”, prosegue d’Elia.
Automatizzare la sicurezza
Riguardo alla strategia adottata da Sophos in riferimento all’AI e a come questa tecnologia si inserisce nell’offerta del vendor, “la cybersecurity alimentata...
Non c’è dubbio che l’intelligenza artificiale rappresenti l’elemento tecnologico maggiormente caratterizzante il 2024 e probabilmente anche i prossimi anni. Lo conferma anche Marco D’Elia, Country Manager di Sophos Italia, sostenendo che sia “naturale e prevedibile che i criminali sfruttino le nuove tecnologie per automatizzare le loro attività. Le e-mail di spam sono state un importante passo avanti nella tecnologia al servizio delle truffe perché ha cambiato la scala delle relative attività. Le nuove AI sono destinate a fare lo stesso: dovesse esistere una tecnologia AI capace di creare minacce automatizzate complete, prima o poi le persone la utilizzerebbero. Abbiamo già assistito all’integrazione di elementi di AI generativa nelle truffe classiche, come testi o fotografie prodotti da AI, per adescare vittime”.
Ricerche in campo
È anche per questo, e soprattutto per restare un passo avanti rispetto ai cybercriminali, che Sophos ha svolto apposite ricerche, come “The Dark Side of AI: Large-Scale Scam Campaigns Made Possible by Generative AI” e “Cybercriminals Can’t Agree on GPTs”, andando a “creare un sistema per la generazione di siti fraudolenti su vasta scala ben più avanzato dei tool attualmente impiegati dai criminali, in modo da avere l’opportunità di analizzare la minaccia e prepararci ad affrontarla prima che possa proliferare. L’intelligenza artificiale è stata e continuerà a essere un moltiplicatore di forze e sta incrementando la generalità e la scalabilità delle offerte dei fornitori: i sistemi automatizzati catturano una maggiore varietà di minacce, gli analisti ottengono di più con meno sforzi manuali e gli sviluppatori creano nuovi prodotti a un ritmo più veloce. Per i partner di canale, questa è una nuova opportunità per raggiungere portafogli clienti più ampie con offerte sempre più diversificate ed efficaci”, prosegue d’Elia.
Automatizzare la sicurezza
Riguardo alla strategia adottata da Sophos in riferimento all’AI e a come questa tecnologia si inserisce nell’offerta del vendor, “la cybersecurity alimentata...
Non c’è dubbio che l’intelligenza artificiale rappresenti l’elemento tecnologico maggiormente caratterizzante il 2024 e probabilmente anche i prossimi anni. Lo conferma anche Marco D’Elia, Country Manager di Sophos Italia, sostenendo che sia “naturale e prevedibile che i criminali sfruttino le nuove tecnologie per automatizzare le loro attività. Le e-mail di spam sono state un importante passo avanti nella tecnologia al servizio delle truffe perché ha cambiato la scala delle relative attività. Le nuove AI sono destinate a fare lo stesso: dovesse esistere una tecnologia AI capace di creare minacce automatizzate complete, prima o poi le persone la utilizzerebbero. Abbiamo già assistito all’integrazione di elementi di AI generativa nelle truffe classiche, come testi o fotografie prodotti da AI, per adescare vittime”.
Ricerche in campo
È anche per questo, e soprattutto per restare un passo avanti rispetto ai cybercriminali, che Sophos ha svolto apposite ricerche, come “The Dark Side of AI: Large-Scale Scam Campaigns Made Possible by Generative AI” e “Cybercriminals Can’t Agree on GPTs”, andando a “creare un sistema per la generazione di siti fraudolenti su vasta scala ben più avanzato dei tool attualmente impiegati dai criminali, in modo da avere l’opportunità di analizzare la minaccia e prepararci ad affrontarla prima che possa proliferare. L’intelligenza artificiale è stata e continuerà a essere un moltiplicatore di forze e sta incrementando la generalità e la scalabilità delle offerte dei fornitori: i sistemi automatizzati catturano una maggiore varietà di minacce, gli analisti ottengono di più con meno sforzi manuali e gli sviluppatori creano nuovi prodotti a un ritmo più veloce. Per i partner di canale, questa è una nuova opportunità per raggiungere portafogli clienti più ampie con offerte sempre più diversificate ed efficaci”, prosegue d’Elia.
Automatizzare la sicurezza
Riguardo alla strategia adottata da Sophos in riferimento all’AI e a come questa tecnologia si inserisce nell’offerta del vendor, “la cybersecurity alimentata...