I dati 2023 dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano lo confermano: il mercato italiano ha visto negli ultimi anni un aumento importante degli investimenti e l’apertura di nuove infrastrutture di Data Center sul territorio italiano. Gli operatori di Data Center attivi nell’ultimo anno sono saliti del 14% e gli investitori guardano sempre più all’Italia per la sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo, interviene sul tema oggetto dello Speciale di ChannelCity Gian Piero De Martino, Business Units Manager di Panduit: “Come emerge dalla ricerca dell’Osservatorio, anche noi osserviamo la crescita del mercato Colocation ma emerge l’esigenza sempre più forte di Data Center Edge, cioè infrastrutture più piccole e ben distribuite sui territori per ridurre la latenza trasmissiva. La gestione di specifiche applicazioni, per le quali l’immediatezza dell’elaborazione del dato è fondamentale, ha richiesto lo studio e lo sviluppo di nuove architetture e apparati predisposti in prossimità alle fonti che generano il dato (es. applicazioni in ambito finanziario, gaming, video- streaming, manufacturing, smart plant, smart city, IoT, Intelligenza Artificiale ecc.)”.
Come spiega il manager: “I data center moderni rappresentano l’epicentro dell’infrastruttura digitale che sostiene questa esplosione applicativa: sono progettati per adattarsi rapidamente alle crescenti esigenze di capacità computazionale, consentendo di espandere o ridurre le risorse in base alla domanda. L’efficienza energetica e la sicurezza (dei dati e degli edifici che ospitano i data center) si confermano tra i temi chiave: anche l’automazione e gestione software rivestono un ruolo sempre più importante, per ottimizzare le operazioni e garantire la continuità del servizio. Si pone sempre più attenzione anche allo spazio impiegato, con una crescente richiesta di aumento della densità da un lato e di sistemi di contenimento, canalizzazione di flussi d’aria e componenti di isolamento dall’altro. Tutto ciò richiede anche l’adozione di piattaforme DCIM in grado di fornire non solo dati in tempo reale, ma di assicurare una vera data-intelligence incrociata, che tiene in considerazione e correla informazioni relative sia all’infrastruttura IT, che le operazioni nei Data Center attraverso il controllo e la gestione delle facility”.
Un'offerta completa
In questo senso, Panduit ha una proposta completa di soluzioni di connettività convergenti per reti on-premise, colocation e hyperscale: “Stiamo continuamente investendo nello sviluppo di prodotti che consentano un miglioramento dell’efficienza energetica, un aumento della densità a fronte di un migliore utilizzo dello spazio, un minore impatto ambientale e una maggiore capacità di gestione dell’infrastruttura, senza tralasciare gli aspetti di sicurezza”, spiega De Martino. Tra le nuove soluzioni un posto di primo piano è sicuramente ricoperto da FlexCore ODF (Optical Distribution Frame), un sistema per la distribuzione del cablaggio ottico ad accesso frontale che fornisce la protezione necessaria per le connessioni critiche. Rispetto ai tipici armadi, FlexCore ODF può ridurre l’ingombro a pavimento in un data center del 50%. Parliamo di un prodotto di valore, così come di valore per i nostri clienti è Net- Containment, sistema che consente di incrementare l’efficienza del cooling di oltre il 40%.
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I dati 2023 dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano lo confermano: il mercato italiano ha visto negli ultimi anni un aumento importante degli investimenti e l’apertura di nuove infrastrutture di Data Center sul territorio italiano. Gli operatori di Data Center attivi nell’ultimo anno sono saliti del 14% e gli investitori guardano sempre più all’Italia per la sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo, interviene sul tema oggetto dello Speciale di ChannelCity Gian Piero De Martino, Business Units Manager di Panduit: “Come emerge dalla ricerca dell’Osservatorio, anche noi osserviamo la crescita del mercato Colocation ma emerge l’esigenza sempre più forte di Data Center Edge, cioè infrastrutture più piccole e ben distribuite sui territori per ridurre la latenza trasmissiva. La gestione di specifiche applicazioni, per le quali l’immediatezza dell’elaborazione del dato è fondamentale, ha richiesto lo studio e lo sviluppo di nuove architetture e apparati predisposti in prossimità alle fonti che generano il dato (es. applicazioni in ambito finanziario, gaming, video- streaming, manufacturing, smart plant, smart city, IoT, Intelligenza Artificiale ecc.)”.
Come spiega il manager: “I data center moderni rappresentano l’epicentro dell’infrastruttura digitale che sostiene questa esplosione applicativa: sono progettati per adattarsi rapidamente alle crescenti esigenze di capacità computazionale, consentendo di espandere o ridurre le risorse in base alla domanda. L’efficienza energetica e la sicurezza (dei dati e degli edifici che ospitano i data center) si confermano tra i temi chiave: anche l’automazione e gestione software rivestono un ruolo sempre più importante, per ottimizzare le operazioni e garantire la continuità del servizio. Si pone sempre più attenzione anche allo spazio impiegato, con una crescente richiesta di aumento della densità da un lato e di sistemi di contenimento, canalizzazione di flussi d’aria e componenti di isolamento dall’altro. Tutto ciò richiede anche l’adozione di piattaforme DCIM in grado di fornire non solo dati in tempo reale, ma di assicurare una vera data-intelligence incrociata, che tiene in considerazione e correla informazioni relative sia all’infrastruttura IT, che le operazioni nei Data Center attraverso il controllo e la gestione delle facility”.
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In questo senso, Panduit ha una proposta completa di soluzioni di connettività convergenti per reti on-premise, colocation e hyperscale: “Stiamo continuamente investendo nello sviluppo di prodotti che consentano un miglioramento dell’efficienza energetica, un aumento della densità a fronte di un migliore utilizzo dello spazio, un minore impatto ambientale e una maggiore capacità di gestione dell’infrastruttura, senza tralasciare gli aspetti di sicurezza”, spiega De Martino. Tra le nuove soluzioni un posto di primo piano è sicuramente ricoperto da FlexCore ODF (Optical Distribution Frame), un sistema per la distribuzione del cablaggio ottico ad accesso frontale che fornisce la protezione necessaria per le connessioni critiche. Rispetto ai tipici armadi, FlexCore ODF può ridurre l’ingombro a pavimento in un data center del 50%. Parliamo di un prodotto di valore, così come di valore per i nostri clienti è Net- Containment, sistema che consente di incrementare l’efficienza del cooling di oltre il 40%.
I dati 2023 dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano lo confermano: il mercato italiano ha visto negli ultimi anni un aumento importante degli investimenti e l’apertura di nuove infrastrutture di Data Center sul territorio italiano. Gli operatori di Data Center attivi nell’ultimo anno sono saliti del 14% e gli investitori guardano sempre più all’Italia per la sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo, interviene sul tema oggetto dello Speciale di ChannelCity Gian Piero De Martino, Business Units Manager di Panduit: “Come emerge dalla ricerca dell’Osservatorio, anche noi osserviamo la crescita del mercato Colocation ma emerge l’esigenza sempre più forte di Data Center Edge, cioè infrastrutture più piccole e ben distribuite sui territori per ridurre la latenza trasmissiva. La gestione di specifiche applicazioni, per le quali l’immediatezza dell’elaborazione del dato è fondamentale, ha richiesto lo studio e lo sviluppo di nuove architetture e apparati predisposti in prossimità alle fonti che generano il dato (es. applicazioni in ambito finanziario, gaming, video- streaming, manufacturing, smart plant, smart city, IoT, Intelligenza Artificiale ecc.)”.
Come spiega il manager: “I data center moderni rappresentano l’epicentro dell’infrastruttura digitale che sostiene questa esplosione applicativa: sono progettati per adattarsi rapidamente alle crescenti esigenze di capacità computazionale, consentendo di espandere o ridurre le risorse in base alla domanda. L’efficienza energetica e la sicurezza (dei dati e degli edifici che ospitano i data center) si confermano tra i temi chiave: anche l’automazione e gestione software rivestono un ruolo sempre più importante, per ottimizzare le operazioni e garantire la continuità del servizio. Si pone sempre più attenzione anche allo spazio impiegato, con una crescente richiesta di aumento della densità da un lato e di sistemi di contenimento, canalizzazione di flussi d’aria e componenti di isolamento dall’altro. Tutto ciò richiede anche l’adozione di piattaforme DCIM in grado di fornire non solo dati in tempo reale, ma di assicurare una vera data-intelligence incrociata, che tiene in considerazione e correla informazioni relative sia all’infrastruttura IT, che le operazioni nei Data Center attraverso il controllo e la gestione delle facility”.
Un'offerta completa
In questo senso, Panduit ha una proposta completa di soluzioni di connettività convergenti per reti on-premise, colocation e hyperscale: “Stiamo continuamente investendo nello sviluppo di prodotti che consentano un miglioramento dell’efficienza energetica, un aumento della densità a fronte di un migliore utilizzo dello spazio, un minore impatto ambientale e una maggiore capacità di gestione dell’infrastruttura, senza tralasciare gli aspetti di sicurezza”, spiega De Martino. Tra le nuove soluzioni un posto di primo piano è sicuramente ricoperto da FlexCore ODF (Optical Distribution Frame), un sistema per la distribuzione del cablaggio ottico ad accesso frontale che fornisce la protezione necessaria per le connessioni critiche. Rispetto ai tipici armadi, FlexCore ODF può ridurre l’ingombro a pavimento in un data center del 50%. Parliamo di un prodotto di valore, così come di valore per i nostri clienti è Net- Containment, sistema che consente di incrementare l’efficienza del cooling di oltre il 40%.