Secondo OVHcloud, quest’anno il settore dei data center è caratterizzato da tre tendenze principali: “la prima è legata all’implementazione dell’AI, che sta generando una crescita della domanda di investimenti significativi in questo settore. Riteniamo che le aziende che adotteranno strategie flessibili per i loro data center potranno sfruttare le molteplici opportunità offerte dall’AI, assicurandosi una crescita costante durante tutto il 2024. Al contempo, l’AI richiederà una maggiore elaborazione di dati e la conseguente necessità di gestire il calore generato attraverso l’adozione di sistemi di raffreddamento, privilegiando quelli a liquido”, esordisce Dionigi Faccenda, Partner Program Manager di OVHclod. Un secondo trend, sempre correlato all’implementazione di AI, è “dovuto alla richiesta di una maggiore energia da parte degli odierni data center, raggiungibile solo attraverso una modernizzazione della rete elettrica attuale. Sarà quindi imprescindibile la costruzione di nuove linee di trasmissione e l’ottimizzazione delle fonti energetiche, per esempio integrando l’energia solare e la quantità di combustibili fossili al momento non ancora sostituibili per garantirne l’affidabilità. Infine, sarà fondamentale l’automazione, che consente ai data center di conseguire numerosi vantaggi, tra i quali: maggiore efficienza operativa, migliore utilizzo delle risorse, maggiore disponibilità e affidabilità, riduzione dei costi operativi e maggiore agilità e flessibilità nella gestione di queste infrastrutture critiche”, prosegue Faccenda.
Sostenibilità al centro
In questo scenario, OVHcloud, “in qualità di player tecnologico svolge un ruolo chiave nel sostenere un contesto digitale più responsabile in tutta la value chain, compresi dipendenti, clienti, fornitori e partner. Il nostro impegno nella tutela dell’ambiente è forte si fonda su alcuni assi fondamentali: energia a basse emissioni di carbonio, con un impegno quotidiano per limitare al minimo l’utilizzo di energia del carbonio ricorrendo a energie totalmente rinnovabili e a basso contenuto di carbonio (nucleare e idroelettrica) entro il 2025; contributo al Global Net Zero, con l’obiettivo di raggiungere lo Scope 1 e 2 entro il 2025 e tutti e 3 gli Scope entro il 2030; Zero rifiuti in discarica, dato che la nostra politica è volta a deviare il maggior numero possibile dei rifiuti dalle discariche entro il 2025 su un’estensione geografica costante e sui rifiuti generati dai nostri processi di fabbricazione”. “Fin dalla fondazione della nostra azienda, ci siamo impegnati a favore dello sviluppo sostenibile, un processo che comporta la riduzione dei rifiuti legati ai componenti prodotti, l’ottimizzazione del consumo energetico dei datacenter e l’innovazione a favore di sistemi di raffreddamento più efficienti”, sottolinea Faccenda, spiegando che “questi ultimi sono stati progettati e sviluppati oltre venti anni fa, ponendo un’attenzione particolare al ‘watercooling’, un sistema basato sul ricircolo dell’acqua”.
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Secondo OVHcloud, quest’anno il settore dei data center è caratterizzato da tre tendenze principali: “la prima è legata all’implementazione dell’AI, che sta generando una crescita della domanda di investimenti significativi in questo settore. Riteniamo che le aziende che adotteranno strategie flessibili per i loro data center potranno sfruttare le molteplici opportunità offerte dall’AI, assicurandosi una crescita costante durante tutto il 2024. Al contempo, l’AI richiederà una maggiore elaborazione di dati e la conseguente necessità di gestire il calore generato attraverso l’adozione di sistemi di raffreddamento, privilegiando quelli a liquido”, esordisce Dionigi Faccenda, Partner Program Manager di OVHclod. Un secondo trend, sempre correlato all’implementazione di AI, è “dovuto alla richiesta di una maggiore energia da parte degli odierni data center, raggiungibile solo attraverso una modernizzazione della rete elettrica attuale. Sarà quindi imprescindibile la costruzione di nuove linee di trasmissione e l’ottimizzazione delle fonti energetiche, per esempio integrando l’energia solare e la quantità di combustibili fossili al momento non ancora sostituibili per garantirne l’affidabilità. Infine, sarà fondamentale l’automazione, che consente ai data center di conseguire numerosi vantaggi, tra i quali: maggiore efficienza operativa, migliore utilizzo delle risorse, maggiore disponibilità e affidabilità, riduzione dei costi operativi e maggiore agilità e flessibilità nella gestione di queste infrastrutture critiche”, prosegue Faccenda.
Sostenibilità al centro
In questo scenario, OVHcloud, “in qualità di player tecnologico svolge un ruolo chiave nel sostenere un contesto digitale più responsabile in tutta la value chain, compresi dipendenti, clienti, fornitori e partner. Il nostro impegno nella tutela dell’ambiente è forte si fonda su alcuni assi fondamentali: energia a basse emissioni di carbonio, con un impegno quotidiano per limitare al minimo l’utilizzo di energia del carbonio ricorrendo a energie totalmente rinnovabili e a basso contenuto di carbonio (nucleare e idroelettrica) entro il 2025; contributo al Global Net Zero, con l’obiettivo di raggiungere lo Scope 1 e 2 entro il 2025 e tutti e 3 gli Scope entro il 2030; Zero rifiuti in discarica, dato che la nostra politica è volta a deviare il maggior numero possibile dei rifiuti dalle discariche entro il 2025 su un’estensione geografica costante e sui rifiuti generati dai nostri processi di fabbricazione”. “Fin dalla fondazione della nostra azienda, ci siamo impegnati a favore dello sviluppo sostenibile, un processo che comporta la riduzione dei rifiuti legati ai componenti prodotti, l’ottimizzazione del consumo energetico dei datacenter e l’innovazione a favore di sistemi di raffreddamento più efficienti”, sottolinea Faccenda, spiegando che “questi ultimi sono stati progettati e sviluppati oltre venti anni fa, ponendo un’attenzione particolare al ‘watercooling’, un sistema basato sul ricircolo dell’acqua”.
Secondo OVHcloud, quest’anno il settore dei data center è caratterizzato da tre tendenze principali: “la prima è legata all’implementazione dell’AI, che sta generando una crescita della domanda di investimenti significativi in questo settore. Riteniamo che le aziende che adotteranno strategie flessibili per i loro data center potranno sfruttare le molteplici opportunità offerte dall’AI, assicurandosi una crescita costante durante tutto il 2024. Al contempo, l’AI richiederà una maggiore elaborazione di dati e la conseguente necessità di gestire il calore generato attraverso l’adozione di sistemi di raffreddamento, privilegiando quelli a liquido”, esordisce Dionigi Faccenda, Partner Program Manager di OVHclod. Un secondo trend, sempre correlato all’implementazione di AI, è “dovuto alla richiesta di una maggiore energia da parte degli odierni data center, raggiungibile solo attraverso una modernizzazione della rete elettrica attuale. Sarà quindi imprescindibile la costruzione di nuove linee di trasmissione e l’ottimizzazione delle fonti energetiche, per esempio integrando l’energia solare e la quantità di combustibili fossili al momento non ancora sostituibili per garantirne l’affidabilità. Infine, sarà fondamentale l’automazione, che consente ai data center di conseguire numerosi vantaggi, tra i quali: maggiore efficienza operativa, migliore utilizzo delle risorse, maggiore disponibilità e affidabilità, riduzione dei costi operativi e maggiore agilità e flessibilità nella gestione di queste infrastrutture critiche”, prosegue Faccenda.
Sostenibilità al centro
In questo scenario, OVHcloud, “in qualità di player tecnologico svolge un ruolo chiave nel sostenere un contesto digitale più responsabile in tutta la value chain, compresi dipendenti, clienti, fornitori e partner. Il nostro impegno nella tutela dell’ambiente è forte si fonda su alcuni assi fondamentali: energia a basse emissioni di carbonio, con un impegno quotidiano per limitare al minimo l’utilizzo di energia del carbonio ricorrendo a energie totalmente rinnovabili e a basso contenuto di carbonio (nucleare e idroelettrica) entro il 2025; contributo al Global Net Zero, con l’obiettivo di raggiungere lo Scope 1 e 2 entro il 2025 e tutti e 3 gli Scope entro il 2030; Zero rifiuti in discarica, dato che la nostra politica è volta a deviare il maggior numero possibile dei rifiuti dalle discariche entro il 2025 su un’estensione geografica costante e sui rifiuti generati dai nostri processi di fabbricazione”. “Fin dalla fondazione della nostra azienda, ci siamo impegnati a favore dello sviluppo sostenibile, un processo che comporta la riduzione dei rifiuti legati ai componenti prodotti, l’ottimizzazione del consumo energetico dei datacenter e l’innovazione a favore di sistemi di raffreddamento più efficienti”, sottolinea Faccenda, spiegando che “questi ultimi sono stati progettati e sviluppati oltre venti anni fa, ponendo un’attenzione particolare al ‘watercooling’, un sistema basato sul ricircolo dell’acqua”.