In Data4 abbiamo individuato le tendenze che caratterizzeranno il settore nel 2024, a partire da sostenibilità e intelligenza artificiale, ma tra gli aspetti su cui dovranno concentrarsi i costruttori e operatori di data center troviamo una maggior evangelizzazione della PMI italiana e della società in generale relativa alla percezione di queste infrastrutture e alla loro reale funzione”, racconta Davide Suppia, VP Sales e Country Director di Data4 Italia. Tra le sfide principali, prosegue il manager, “resta sicuramente quella di ridurre l’impatto ambientale, e non dobbiamo dimenticarci dell’ecosistema: i data center non possono essere progetti isolati, ma devono essere parte di un tessuto industriale in cui essere ben integrati, in modo da creare sinergie che siano funzionali al dialogo con il territorio e gli altri player che operano nell’area, nell’ottica di uno sviluppo collaborativo e sostenibile”.
Un approccio sostenibile
Oggi avere un approccio sostenibile “non è solo doveroso ma è anche un asset strategico per essere competitivi su un mercato che riconosce il valore aggiunto di un modello di business più responsabile”, sottolinea Suppia, spiegando che “in Data4 la nostra mission per data center più green parte da un’analisi approfondita dell’intero ciclo di vita dei componenti delle nostre infrastrutture, che ci permette di pianificare le aree di intervento per ridurre gli impatti sull’ambiente derivanti dalle nostre attività”. Già da tempo, inoltre, Data4 utilizza tecnologie all’avanguardia quali calcestruzzo a basse emissioni di carbonio per la costruzione dei building, e investe nello studio di progetti per il waste heat recovery. Nel campus di Cornaredo, alle porte di Milano, “utilizziamo elettricità proveniente al 100% da fonti rinnovabili e abbiamo implementato soluzioni avanzate come l’Energy Efficiency Hub (EEH), che utilizza l’AI per ottimizzare l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi di raffreddamento. L’EEH è attualmente presente nel 50% dei nostri data center, grazie al quale abbiamo ottenuto un risparmio del 15% nella potenza frigorifera”.
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In Data4 abbiamo individuato le tendenze che caratterizzeranno il settore nel 2024, a partire da sostenibilità e intelligenza artificiale, ma tra gli aspetti su cui dovranno concentrarsi i costruttori e operatori di data center troviamo una maggior evangelizzazione della PMI italiana e della società in generale relativa alla percezione di queste infrastrutture e alla loro reale funzione”, racconta Davide Suppia, VP Sales e Country Director di Data4 Italia. Tra le sfide principali, prosegue il manager, “resta sicuramente quella di ridurre l’impatto ambientale, e non dobbiamo dimenticarci dell’ecosistema: i data center non possono essere progetti isolati, ma devono essere parte di un tessuto industriale in cui essere ben integrati, in modo da creare sinergie che siano funzionali al dialogo con il territorio e gli altri player che operano nell’area, nell’ottica di uno sviluppo collaborativo e sostenibile”.
Un approccio sostenibile
Oggi avere un approccio sostenibile “non è solo doveroso ma è anche un asset strategico per essere competitivi su un mercato che riconosce il valore aggiunto di un modello di business più responsabile”, sottolinea Suppia, spiegando che “in Data4 la nostra mission per data center più green parte da un’analisi approfondita dell’intero ciclo di vita dei componenti delle nostre infrastrutture, che ci permette di pianificare le aree di intervento per ridurre gli impatti sull’ambiente derivanti dalle nostre attività”. Già da tempo, inoltre, Data4 utilizza tecnologie all’avanguardia quali calcestruzzo a basse emissioni di carbonio per la costruzione dei building, e investe nello studio di progetti per il waste heat recovery. Nel campus di Cornaredo, alle porte di Milano, “utilizziamo elettricità proveniente al 100% da fonti rinnovabili e abbiamo implementato soluzioni avanzate come l’Energy Efficiency Hub (EEH), che utilizza l’AI per ottimizzare l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi di raffreddamento. L’EEH è attualmente presente nel 50% dei nostri data center, grazie al quale abbiamo ottenuto un risparmio del 15% nella potenza frigorifera”.
In Data4 abbiamo individuato le tendenze che caratterizzeranno il settore nel 2024, a partire da sostenibilità e intelligenza artificiale, ma tra gli aspetti su cui dovranno concentrarsi i costruttori e operatori di data center troviamo una maggior evangelizzazione della PMI italiana e della società in generale relativa alla percezione di queste infrastrutture e alla loro reale funzione”, racconta Davide Suppia, VP Sales e Country Director di Data4 Italia. Tra le sfide principali, prosegue il manager, “resta sicuramente quella di ridurre l’impatto ambientale, e non dobbiamo dimenticarci dell’ecosistema: i data center non possono essere progetti isolati, ma devono essere parte di un tessuto industriale in cui essere ben integrati, in modo da creare sinergie che siano funzionali al dialogo con il territorio e gli altri player che operano nell’area, nell’ottica di uno sviluppo collaborativo e sostenibile”.
Un approccio sostenibile
Oggi avere un approccio sostenibile “non è solo doveroso ma è anche un asset strategico per essere competitivi su un mercato che riconosce il valore aggiunto di un modello di business più responsabile”, sottolinea Suppia, spiegando che “in Data4 la nostra mission per data center più green parte da un’analisi approfondita dell’intero ciclo di vita dei componenti delle nostre infrastrutture, che ci permette di pianificare le aree di intervento per ridurre gli impatti sull’ambiente derivanti dalle nostre attività”. Già da tempo, inoltre, Data4 utilizza tecnologie all’avanguardia quali calcestruzzo a basse emissioni di carbonio per la costruzione dei building, e investe nello studio di progetti per il waste heat recovery. Nel campus di Cornaredo, alle porte di Milano, “utilizziamo elettricità proveniente al 100% da fonti rinnovabili e abbiamo implementato soluzioni avanzate come l’Energy Efficiency Hub (EEH), che utilizza l’AI per ottimizzare l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi di raffreddamento. L’EEH è attualmente presente nel 50% dei nostri data center, grazie al quale abbiamo ottenuto un risparmio del 15% nella potenza frigorifera”.