Autore: Claudia Rossi
In Italia il mondo della scuola è in forte trasformazione: un’evoluzione che lascia ancora molto da fare per il pieno raggiungimento del giusto livello di Digital Transformation. “Oggi nelle scuole la tecnologia dei proiettori e delle lavagne touch tradizionali sta definitivamente scomparendo, lasciando il posto a display interattivi che sono sempre più al centro della didattica in presenza e da remoto” afferma Marco Guandalini, Sales Manager Italy, Greece & Cyprus di PPDS Philips Professional Displays, rimarcando le interessanti prospettive di business di questo settore, sostenuto da importanti investimenti pubblici nazionali ed europei.
Tre i punti decisivi da tenere in considerazione nel processo di modernizzazione degli istituti scolastici: l’ottimizzazione delle infrastrutture di connessione/connettività; lo sviluppo integrato di soluzioni e strumenti performanti dal punto di vista hardware e software; e la formazione avanzata dei docenti rispetto alle nuove tecnologie per la didattica. “Per quanto ci riguarda puntiamo, in particolare, a creare un ecosistema funzionale tra dispositivi connessi. Un ecosistema che ruoti intorno a soluzioni display dedicate, come per esempio la nuova serie Philips E-Line con a bordo l’applicativo i3 LearnHub per la didattica in cloud. La nostra offerta permette, poi, di introdurre schermi LED nelle aule più grandi per l’apprendimento in presenza e l’allestimento di soluzioni di digital signage e di wayfinding interattivo per migliorare comunicazione e segnaletica negli spazi interni” specifica Guandalini, chiarendo che gli aspetti qualificanti dell’offerta Philips Professional Displays sono legati anche alle procedure di supporto fornite ai rivenditori e agli utenti finali non solo durante le fasi di selezione dei prodotti, ma anche in quelle di pre/post vendita. “Chi opera in questo settore deve avere una conoscenza approfondita delle sue dinamiche, soprattutto in ottica di rispetto delle normative e delle procedure relative alla Pubblica Amministrazione in modo da accedere ai bandi di gara, che sono il principale veicolo di approvvigionamento dei fondi. Non va, poi, dimenticata la formazione continua, aspetto che agli addetti ai lavori garantisce livelli di conoscenza e competenza avanzati rispetto a novità di prodotto e tendenze” precisa il Sales Manager.
In Italia Philips Professional Displays si appoggia a più realtà distributive, tra cui Xpres, che a disposizione dei partner interessati al settore Education mette uno strutturato reparto presales. “Il reparto fornisce una consulenza professionale su prodotti e servizi del mondo Ict, offrendo una solida rete di partnership con i brand leader del settore e una conoscenza di alto livello del mondo PA e delle trattative che riguardano la Pubblica Amministrazione italiana. Il suo compito principale è di analizzare le richieste interfacciandosi, se necessario, con i vendor per capire quale sia la soluzione più idonea, ma anche quella che a parità di prestazioni rende il progetto più economico, senza mai rinunciare a qualità e prestazioni” afferma Valentino Buccella, Direttore Commerciale di Xpres, spiegando come il passo successivo sia rappresento dalla trasposizione dell’analisi tecnico-economica in un’offerta commerciale che soddisfi appieno il cliente.
Quella del presales rappresenta per Xpres una figura nuova, ritenuta oggi fondamentale per l’efficacia delle attività aziendali. Capace di supportare a pieno la parte commerciale, il presales garantisce allo stesso tempo l’acquisizione di nuovi clienti e la loro fidelizzazione. “Il reparto presales si pone, quindi, come ponte tra l’esigenza del cliente e la soluzione ottimale, permettendo di assicurare la soddisfazione e il raggiungimento degli obiettivi” specifica il Direttore Commerciale, che ricorda le tante attività predisposte da Xpres a supporto di tutti i suoi dealer. Tra queste: webinar tecnici, comunicazioni informative su servizi e prodotti, oltre a sessioni demo live, online e in presenza.
“Siamo convinti che l’estrema facilità di utilizzo e il carattere trasversale dei dispositivi didattici digitali, come i display interattivi, siano in grado di offrire a scuole, università, enti di ricerca, docenti e studenti opportunità uniche. Da parte nostra, continueremo a perseguire la missione di affiancamento al canale nella loro proposizione, cercando di sviluppare metodi sempre nuovi per migliorare i servizi messi a disposizione” chiarisce Buccella.
La piattaforma i3LearnHub di i3 Technologies è basata sul cloud e offre a insegnanti e studenti un accesso immediato a una gamma di strumenti didattici progettati per creare contenuti digitali personalizzati e gestire presentazioni dinamiche e collaborative, condividendo e apprendendo in maniera del tutto intuitiva. La soluzione consente di realizzare facilmente sessione didattiche con qualsiasi pc, tablet o cellulare, connesso. Inoltre, l’integrazione con la funzione di condivisione wireless dei display Philips permette a tutti gli studenti della classe (in aula e da remoto) di lavorare sul display principale, utilizzando i dispositivi personali.
La semplicità d’uso favorisce la condivisione di ogni attività con un solo clic, rendendo l’interazione tra docenti e alunni non solo più coinvolgente, ma anche più rapida grazie anche alla possibilità di archiviazione in cloud, che consente di utilizzare e gestire direttamente i propri archivi (Dropbox, OneDrive, Google Drive) senza dover ogni volta creare o importare nuovi formati file o cartelle. L’applicazione i3Lens permette, poi, di acquisire immagini con il proprio dispositivo mobile e di integrarle ai materiali delle lezioni. Queste immagini, identificabili con nomi, tag e parole chiave, sono automaticamente caricate nelle gallerie personali della piattaforma e pronte all’uso.
L’integrazione tra i3LearnHub e i display Philips (oltre alla lavagna digitale interattiva) fornisce una vasta libreria di materiali digitali, inclusi elementi in 3D e di realtà aumentata. Proprio grazie a quest’ultima, la soluzione software i3LearnHub è oggi la sola capace di riconoscere strumenti fisici (bussola, righello, ecc.) e di realizzare, così, quelle forme di didattica ibrida, che rendono più efficaci e diretti i processi di divulgazione e apprendimento.
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