Red Hat: interoperabilità, scalabilità e sicurezza al cuore dell’edge
Tanti gli acceleratori che oggi spingono verso l’adozione dell’edge computing, ambito in cui Red Hat dispone di un portfolio che va in continuità con le soluzioni per il data center, consentendo così alle aziende di ricorrere a un unico vendor per tutto lo stack infrastrutturale. Costante il supporto ai partner, che in EMEA possono contare su un team dedicato di Edge Solutions Architect
Autore: Claudia Rossi
Secondo le ultime ricerche dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, il mercato italiano dell’IoT sta registrando un trend di crescita costante, con un valore 2021 stimato attorno agli 8 miliardi di euro. Quattro i settori che stanno trainando il mercato: Smart asset management, Smart Car, Smart City e Smart Building, che insieme rappresentano il 69% del totale. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) imprimerà una forte spinta sul settore pubblico in settori strategici in cui Red Hat gioca da tempo un ruolo chiave nella fornitura di soluzioni software per l’infrastruttura e l’integrazione delle applicazioni” afferma Carlos Torres, Edge Go To Market Specialist EMEA di Red Hat, elencando i numerosi acceleratori che oggi stanno spingendo l’adozione dell’edge computing. Innanzitutto, la crescita esponenziale dei dispositivi IoT e la quantità di dati generati da sensori e fonti che richiedono elaborazioni a bassa latenza in loco. Una forte spinta arriva anche dall’inserimento dei nuovi paradigmi di Industria 5.0 che riguardano l’adozione di nuove tecnologie digitali con un approccio human-centric, dal ruolo attivo delle aziende nel fornire soluzioni alle sfide della società e dalla convergenza tra Information Technology (IT) e Operational Technology (OT) insieme all’Industrial Control Systems (ICS) nello stack IT. A questi acceleratori si aggiungono la necessità di soluzioni che permettano non solo una gestione operativa centrale con strumenti di automazione, ma anche un’orchestrazione dei dispositivi geograficamente distribuiti, i vantaggi portati dall’AI nell’analisi dei dati tramite modelli e algoritmi di inferenza logica che supportano le aziende nelle scelte strategiche, l’introduzione di framework operativi come GitOps per automatizzare il deployment e la configurazione di infrastrutture e applicazioni cloud native, e infine l'adozione di standard aperti per superare le sfide dell’interoperabilità, dove una crescita frammentata a silos rallenta l’innovazione. “In questo scenario chi utilizza le nostre soluzioni ha la possibilità di accelerare sia la trasformazione digitale sia il ritorno sugli investimenti. Nel primo caso, sfruttando esperienze e competenze maturate nei data center; nel secondo massimizzando i vantaggi di business delle strategie IT attraverso l’adozione di soluzioni edge” precisa Torres, sottolineando come questa proposizione di Red Hat rappresenti un'estensione delle soluzioni adottate per il data center, cui aggiunge caratteristiche di flessibilità che le consentono di adattarsi a risorse hardware e connettività limitate. Tutto questo grazie a Red Hat Enterprise Linux for Edge o Red Hat OpenShift Single Node o Compact-mode, assieme alle funzionalità per lo scambio d’informazioni dall’edge verso il data center garantite da Red Hat Integration. “Disporre di un portfolio edge che va in continuità con le soluzioni per il data center permette ai nostri clienti di creare standard tecnologici basati su tecnologia Red Hat come unico vendor a supporto di tutto lo stack infrastrutturale dal data center all’edge” precisa Torres, pronto a ricordare come ancora oggi le maggiori sfide in ambito IoT/Edge computing siano rappresentate da interoperabilità, scalabilità e sicurezza. “Il principale vantaggio di Red Hat è il modello di sviluppo Open Source che ci permette di creare tecnologia open e risolvere così il problema dell'interoperabilità – prosegue -. Per esempio, con Intel abbiamo un accordo per lo sviluppo di standard aperti in ambito industriale. Per quanto riguarda la sicurezza, adottiamo un approccio di difesa in profondità a più livelli (defense-in-depth), che permette di implementare la sicurezza dell'intero stack dall’infrastruttura alle applicazioni”. Per indirizzare il tema specifico dei carichi di lavoro containerizzati, il vendor offre, invece, la soluzione Red Hat Advanced Cluster Security (RHACS) con incluse funzionalità di sicurezza Kubernetes native per individuare le vulnerabilità critiche dell'ambiente Red Hat OpenShift. A questo proposito vale la pena segnalare che una recente analisi Forrester condotta su un insieme di Kpi, tra cui scalabilità e performance, ha visto Red Hat OpenShift raggiungere il punteggio più alto, posizionandosi come leader nella categoria Multilcloud Container Development Platform.
Nuove opportunità, dalle Telco al Retail fino all’Healthcare
“Lo sviluppo di nuovi mercati e di soluzioni in ambito edge computing ci permette di rinforzare i rapporti con un ecosistema di canale che ha già maturato esperienze e conoscenze sulle soluzioni Red Hat all’interno dei data center e, quindi, può supportare i clienti anche nei progetti di edge computing” spiega Torres, ricordando che oggi le soluzioni Red Hat sono adottate in tutti i settori di mercato: Telco al Retail, FSI, Public Transportation, Public Sector, Automotive, Healthcare, Manufacturing e Industry, aspetto che al canale offre l'interessante opportunità di scalare il portfolio clienti, diversificando i settori di mercato.Carlos Torres, Edge Go To Market Specialist EMEA di Red Hat Si tratta di un’opportunità che Red Hat aiuta a cogliere anche attraverso il supporto di un team di Edge Solutions Architect creato in EMEA proprio per affiancare clienti e partner nei vari percorsi di adozione: percorsi che possono iniziare con una discovery session o un workshop per poi continuare con un PoC, in cui si stabiliscono insieme i criteri di successo e su cui si lavora a quattro mani per raggiungere gli obiettivi comuni. “In generale, in ambito edge abbiamo un interesse particolare soprattutto verso gli ISV che offrono soluzioni applicative per casi d’uso IoT e si trovano alla ricerca di una piattaforma infrastrutturale e di integrazione applicativa. Due esempi a livello europeo sono German Edge Cloud, che offre OpenShift integrato nelle sue appliance edge computing per le industrie, e Siemens Digital Industries Software, che usa Red Hat OpenShift per la sua piattaforma MindSphere” osserva Torres, accennando ad alcune recenti iniziative lanciate da Red Hat a supporto del canale. La prima è rappresentata da Hackfest: un progetto che ha riscosso grande successo tra i partner, coinvolgendoli in percorsi di certificazione hardware e nel disegno di architetture supportate e validate in funzione dei casi d’uso. Altra iniziativa di successo è stata anche quella legata ai “Validated Pattern” per le applicazioni cloud native con OpenShift: appuntamenti in cui viene mostrato come integrare le varie soluzioni Red Hat. Attualmente sono disponibili già tre Validated Pattern: Multicloud GitOps, Industrial Edge e Medical Diagnosis. “Nel medio termine abbiamo anche in piano di creare community per settori di mercato, il che ci permetterà di condividere soluzioni specifiche, accelerando la crescita della nostra rete di partner” conclude Torres.
Speciale Edge: Benvenuti nell'era dell'edge
Puoi trovare la versione completa dello speciale sulla rivista "ChannelCity Magazine"