Sicurezza, flessibilità e visibilità. Questi i tre pilastri su cui il vendor ha costruito un’offerta edge in grado di abilitare un modello cloud distribuito dalla massima efficienza. Tantissime le opportunità di business nelle mani degli operatori di canale: dai progetti di system integration ai managed services fino all’integrazione di sistemi di cybersecurity
Autore: Claudia Rossi
Grazie ai suoi legami con il cloud e l’IoT, il concetto dell’edge computing è ormai ampiamente diffuso. “Inizialmente il tema dell’IoT è stato predominante, ma con il tempo ha guadagnato sempre più spazio il potenziamento dell’edge con l’idea di abilitare la ‘periferia’ delle infrastrutture aggiungendo nuove funzionalità. D’altra parte, occorre considerare che i processi di digitalizzazione e le nuove applicazioni sviluppate in ottica cloud oggi possono avvantaggiarsi di modalità ottimizzate nell’accesso a reti e infrastrutture in grado di supportare decisioni più rapide grazie all’analisi dei dati là dove vengono creati” afferma Giorgio Campatelli, Partner Organization Leader di Cisco Italia, evidenziando come tutto questo permetta di abilitare nuove forme di business e nuove capability attraverso modelli distribuiti. Per quanto concerne i benefici, non vanno, poi, dimenticati i temi della compliance, della privacy e della data regulation: tutti aspetti a cui i modelli distribuiti permettono di adeguarsi più facilmente, adattandosi alle diverse richieste locali dei mercati. “Capacità evolute disponibili all’edge permettono, inoltre, di aumentare la scalabilità delle soluzioni. Questo significa che, rimanendo per esempio nel classico ambito IoT, all’aumentare degli endpoint che si collegano e dei dati che vengono generati, è possibile gestire parte della complessità all’edge in maniera distribuita per poi sfruttare la potenza del cloud centralizzato su dati pre-elaborati, su cui applicare funzionalità di analytics e telemetria” chiarisce Campatelli. Dal punto di vista dello sviluppo, sono tre gli aspetti su cui secondo Cisco si è concentrata per la messa a punto della sua offerta edge: sicurezza, flessibilità e visibilità (quindi, insight e telemetria). Questi tre aspetti sono strategici, in primo luogo perché la rete è ovunque e tocca tutto e, poi, perché queste caratteristiche ‘al bordo’ dell'infrastruttura permettono di fatto una migliore adozione delle soluzioni cloud e IoT. “Cisco è una realtà che crede nell’integrazione delle soluzioni ed è aperta a ogni tipo di collaborazione. Si tratta di un approccio necessario per il mondo del software, che solo così può essere efficace e rispondere davvero in maniera esaustiva alle richieste dei clienti. Questa apertura rappresenta un aspetto che ci caratterizza da sempre e che può essere ritrovato in tutte le nostre soluzioni. A questo si aggiunge lo sforzo di vedere tutti gli ambiti e tutti i domini in maniera univoca e integrata nativamente, in modo da semplificare le infrastrutture e ottimizzare la user experience di chi usufruisce dei servizi di un'organizzazione, che tipicamente sono le applicazioni” spiega Campatelli. Elementi rilevanti dal punto di vista tecnologico sono SD-WAN e SASE per un accesso sicuro e ottimizzato al cloud, la sicurezza applicativa e le soluzioni di Full Stack Observability tramite cui tenere sotto controllo in maniera evoluta le infrastrutture complesse, sempre più spesso basate su paradigmi ibridi e multicloud. Importante, infine, per Cisco promuovere l’integrazione del mondo OT con quello IT, in modo da poter garantire l’utilizzo degli stessi strumenti, aumentando le capability di sicurezza, di visibilità e di flessibilità degli ambiti operativi e di campo (per esempio, smart grid, smart road, smart manufacturing). “Accanto a tutti gli aspetti tecnologici, ci impegniamo a un approccio sempre più green e sostenibile, rivolgendo un’attenzione particolare ai consumi e promuovendo un’economia circolare. Da questo punto di vista, è importante ricordare come nell’edge infrastrutturale risiedano meno risorse: quindi maggiore è l’efficienza nell’utilizzare le tecnologie e minori sono le problematiche di deployment, più un’azienda è green, il che rende più facile implementare questo tipo di soluzioni in ambiti infrastrutturali che normalmente si trovano nella periferia (sedi remote o aree isolate) e dispongono di risorse limitate” chiarisce Campatelli.Giorgio Campatelli, Partner Organization Leader di Cisco Italia
Tante nuove opportunità di business per il canale
Oggi sono molte le opportunità di business offerte agli operatori del settore dalle soluzioni edge di Cisco. La prima è legata alla system integration di hardware e software di terze parti che, sfruttando le capacità della piattaforma, vanno a rispondere alle esigenze del cliente. “Altrettanto importante è l’opportunità dei managed services. Da questo punto di vista, sono innumerevoli i servizi gestiti che i nostri partner possono costruire. Se parliamo di edge in un campo come quello petrolifero in cui si hanno meno risorse e meno capacità di controllo, si può pensare per esempio a offrire non solo servizi di integrazione delle soluzioni, ma anche di monitoraggio e gestione, come possono essere la manutenzione ordinaria o la manutenzione preventiva. Anche la sicurezza è un’opportunità per i nostri partner che, grazie alle loro competenze e alla loro esperienza, possono fornire un servizio di progettazione integrata dal punto di vista hardware/software e di cybersecurity” osserva Campatelli, sottolineando come tutti i settori di mercato siano potenzialmente toccati dal tema edge: dall’Energy & Utilities all’Oil & Gas fino alle Smart City, alle Smart Road e ai Trasporti. Ossia tutti i settori in cui è richiesta intelligenza all’edge. “Per affrontare le sfide legate a questi progetti, ai nostri dealer proponiamo un percorso specifico di certificazione IoT, in cui il partner accede a conoscenze base e a tutte le applicazioni indirizzate ai diversi mercati verticali. Ovviamente Anche la formazione tecnologica è importante, per questo parliamo di edge computing, IoT, SD-WAN, SASE, FSO-Full stack observability, sicurezza: insomma tutto quello che concerne il cloud. Inoltre, per quanto concerne i managed service abbiamo rilasciato la certificazione Developer, dedicata proprio ai Managed Service Provider” precisa il Partner Organization Leader. A livello internazionale, Cisco offre poi i Partner Interactive Webinar: corsi gratuiti con calendario trimestrale, che offrono ai partner diversi percorsi in funzione delle tecnologie e del loro interesse. A disposizione c’è, inoltre, un team di specialisti, che affianca il canale nei progetti più complessi. “In modo continuativo siamo alla ricerca di soluzioni, aziende e integratori che possano aggiungere valore alle nostre piattaforme e alle nostre soluzioni in modo da rispondere sempre meglio alle esigenze dei clienti. L’innovazione è nel nostro DNA e la storia di Cisco è segnata da continui processi di rinnovamento nati essenzialmente da tre elementi: i nostri ingegneri che sviluppano i prodotti, le acquisizioni di società tecnologicamente avanzate e l’ecosistema” rimarca Campatelli, ricordando un elemento fondamentale nella selezione dei partner: le competenze verticali. Digitalizzare un acquedotto è, infatti, profondamente diverso dallo sviluppo di un progetto di Smart Road o di smart grid di una Utility. Tutte attività che vedono sempre Cisco al fianco dei suoi partner attraverso un team di lavoro che aiuta l’ecosistema a cogliere anche le opportunità oggi derivanti dai fondi messi a disposizione dal PNRR. “Sottolineo, poi, la disponibilità del Co-Innovation Center di Milano, presso il Museo della Scienza e della Tecnologia: uno spazio nato come luogo di co-innovazione, dove i partner sono molto presenti e dove collaboriamo per portare sul territorio nuove applicazioni e soluzioni che possano risolvere i problemi sempre più complessi e urgenti dei nostri clienti” conclude Campatelli.
Speciale Edge: Benvenuti nell'era dell'edge
Puoi trovare la versione completa dello speciale sulla rivista "ChannelCity Magazine"