Zip, Cd, Dvd, chiavette Usb, hard disk esterni: la lista dei "nemici" dei Floppy Disk è composta da diversi elementi, i quali, nel corso del tempo, hanno via-via sostituito i piccoli dispositivi, rendendoli desueti e poco funzionali. Le esigenze degli utenti di conservare la maggior quantità di file, ha reso i dischi di plastica quasi superflui o, non me ne vogliano coloro che sono "affezionati" a questi supporti, anacronistici.
Utilizzarli oggi, portandoli magari in qualche copisteria o in biblioteca, pretendendo di utilizzarli, potrebbe infatti risultare buffo e singolare, sia per il commesso, che dovrebbe rispondere "mi spiace, non abbiamo il lettore di Floppy", sia per chi si troverebbe ad osservare la scena.
Per questa ragione Sony ha deciso di riservare agli storici dischetti di plastica il pre-pensionamento: da marzo 2011, dopo 30 anni di "attività", andranno infatti fuori produzione.
Secondo i degli analisti per Sony, che detiene il 70% del mercato globale di Floppy Disk, le vendite sono diminuite dai 47 milioni di unità del 2002 ai 12 milioni del 2009.
Il supporto quadrato di plastica, solitamente nera o, nel corso del tempo commercializzata anche di vari colori, può avere una memoria compresa da 3,5 pollici e 1,44 Mb: molto meno rispetto alle tecnologie superiori sviluppate nel corso degli anni, più evolute per prestazioni e per quantità di memoria.
Nel corso del tempo, le aziende produttrici di Pc hanno via-via smesso di dotare computer e notebook del drive per la lettura e la scrittura di Floppy: Apple aveva presa questa decisione dal 1998, seguita da Dell Computers; nel corso del tempo questa tendenza si è diffusa al punto che nel 2007 solo il 2% dei Pc in commercio erano dotati del drive per i Floppy disk.