Darty, dopo otto anni di attività, ha ufficializzato l'uscita dal mercato italiano.
Secondo il management dell'azienda francese il modello di business di Darty è risultato incompatibile con il mercato locale e con i comportamenti d'acquisto italiani e per questo inadatto ad avere successo nel nostro Paese.
La scelta di dismettere l'insegna e vendere la catena a un Gruppo concorrente (DPS-Trony) è risultata strategica, perché ha evitato ulteriori e irreparabili perdite e consente di salvaguardare posti di lavoro ai dipendenti dei negozi.
Di contro sono in totale 105 le persone però che la società è costretta a non confermare, appartenenti alla sede centrale (tra cui figure commerciali, di marketing, amministrative e responsabili delle risorse umane), alla logistica e alla gestione dei servizi di post-vendita, con skill specifici e una formazione completa.
In questi anni tutti i dipendenti hanno raggiunto un elevato livello di professionalità, rispondendo alle esigenze di una realtà multinazionale, fortemente orientata a raggiungere obiettivi ambiziosi di business e che ha avuto il merito di potenziare ancora di più le loro competenze. Anche grazie al loro contributo, in soli otto anni Darty ha conseguito importanti traguardi, sviluppando una catena di 29 punti vendita, di cui 11 aperti nel 2010, in condizioni economiche assolutamente non favorevoli.
Ad oggi sono ancora in corso le trattative con le parti sociali, per una soluzione soddisfacente in grado di tutelare tutto il personale in mobilità.
Nel frattempo, l'azienda ha accolto la richiesta avanzata dai dipendenti di accrescere le proprie competenze attraverso percorsi di formazione ad hoc, sviluppati con l'obiettivo di valorizzare al massimo le professionalità di ciascuno e rendere più semplice l'inserimento in nuove realtà; a questo proposito anche il management di Darty sarà coinvolto nel favorire un contatto diretto con aziende del settore e non, potenzialmente interessate a figure già presenti nel suo staff. Nei prossimi mesi, ogni risorsa verrà accompagnata nell'impostare un nuovo progetto di sé, che parte dall'identificazione del proprio valore e dovrebbe culminare nell'inserimento in una differente esperienza lavorativa.
Il personale dei negozi sarà invece assorbito dalla società DPS, che acquisterà Darty Italia; il management delle due aziende coinvolte sta infatti collaborando per concretizzare il passaggio dei punti vendita entro la fine di febbraio 2013.