Cybersecurity 2020, la sicurezza dei dati si estende allo smart working
F-Secure, tutto ciò che serve per lo smart working sicuro
Con Freedome for Business e Protection Service for Business F-Secure mette in sicurezza lo smart working delle aziende, offrendo anche anche sistemi di protezione post-compromissione. Costante il dialogo con l’ecosistema dei suoi partner, garantito attraverso un canale di comunicazione sempre aperto e attivo
Autore: Claudia Rossi
L’entrata in vigore di normative europee come il GDPR e il Cybersecurity Act sta favorendo una crescente sensibilizzazione del mercato sul tema della sicurezza IT, spingendole aziende a investimenti sempre più consistenti in questa direzione. Negli ultimi anni sono stati compiuti, quindi, importanti passi avanti, ma il percorso verso la ‘security by design’ appare ancora lungo, se non addirittura insidioso. “Le criticità dipendono da diversi fattori, che vanno da quello della disponibilità di budget da destinare all’adeguamento delle misure di sicurezza, passando per questioni culturali, fino ad arrivare a problematiche strutturali/tecnologiche presenti soprattutto in alcuni settori specifici, come quello manifatturiero, in cui l’integrazione tra sistemi diversi è ancora difficoltosa” afferma Carmen Palumbo, Country Sales Manager Italy di F-Secure, certa che per sciogliere tutti questi nodi il primo passo da compiere sia nella direzione dell’education a tutti i livelli delle organizzazioni aziendali. Si tratta di un importante tema, portato in primo piano anche dall’emergenza sanitaria attualmente in corso. “A causa di questa emergenza i responsabili It si sono trovati improvvisamente ad affrontare un cambiamento radicale nelle modalità lavorative aziendali e, di conseguenza, hanno dovuto velocemente adattare i sistemi di sicurezza. Non tutti, però, erano preparati: molte organizzazioni non avevano mai previsto lo smart working e hanno cercato di correre ai ripari per garantire la business continuity” spiega Palumbo. Questo ha portato ad adottare alcune misure di base, installando da una parte una Vpn affidabile in grado di mettere in sicurezza le connessioni su reti domestiche, e dall’altra proteggendo i device con una soluzione sugli endpoint. “Nel portfolio F-Secure sono comprese entrambe queste soluzioni: F-Secure Freedome for Business è, infatti, la nostra Vpn, mentre F-Secure Protection Service for Business è la nostra soluzione di protezione endpoint, semplice da installare, basata su cloud, in grado di proteggere i dispositivi da qualsiasi minaccia e comprensiva di un patch management automatico” puntualizza la Country Sales Manager, sottolineando come i partner F-Secure abbiamo quindi a disposizione tutti gli strumenti per far fronte alle richieste del momento, certi di poter contare anche su un efficace e continuo supporto da parte del vendor e dei suoi distributori.
“Sicuramente in situazioni come quella attuale siamo tutti più vulnerabili, perché in gioco entrano fattori come l’urgenza, la preoccupazione, l’ansia e l’incertezza. Per questo, oltre alle imprescindibili misure di sicurezza che possiamo considerare ‘di base’, occorre non dimenticarsi mai di adottare anche sistemi di protezione post-compromissione” afferma Palumbo. D’altra parte, i cyber criminali non si fermano di fronte a nulla e anzi sfruttano tutte le nostre debolezze per penetrare nei sistemi aziendali. Se ci riescono, i danni economici, quelli legati alla reputazione o al furto della proprietà intellettuale possono avere conseguenze devastanti, magari irreversibili. Per questo, secondo la Manager, è fondamentale implementare anche una soluzione come F-Secure Rapid Detection & Response, che consente di rilevare eventuali minacce reali presenti nella rete, utilizzando l’analisi comportamentale e il machine learning per collocare i rilevamenti in un contesto più ampio e mettere in campo azioni di risposta automatiche, senza gravare sulle prestazioni delle macchine. Carmen Palumbo, Country Sales Manager Italy di F-Secure Un dialogo sempre aperto con il canale “Con i nostri rivenditori abbiamo un canale di comunicazione sempre aperto e attivo, costituito con diversi strumenti: dal Partner Portal alle newsletter, dai webinar agli account social, fino al sito web e al blog, senza dimenticare naturalmente il dialogo diretto quotidiano” afferma Palumbo. Il blog del vendor, in particolare, è sempre aggiornato con le ultime notizie relative all’evoluzione delle minacce e a livello globale organizza appuntamenti settimanali con esperti internazionali chiamati a formulare in diretta il proprio punto di vista su tematiche specifiche. Il primo appuntamento è stato organizzato con Mikko Hypponen, Chief Research Officer del vendor.
Sul fronte delle iniziative lanciate in risposta all’emergenza sanitaria in corso, F-Secure ha invece annunciato l’estensione del periodo delle licenze di valutazione dei suoi principali prodotti professionali da 30 a 90 giorni. “Un’iniziativa che punta a sostenere lo smart working in modalità protetta” chiarisce la Country Sales Manager, ricordando l’importante ruolo dei distributori nella veicolazione dei messaggi ai rivenditori, tra cui proprio questa campagna che estende le licenze di prova. Con i partner distributivi vengono, poi, periodicamente organizzati webinar su tematiche specifiche e corsi di certificazione sulle soluzioni, appuntamenti di successo, apprezzati dai dealer sia nei contenuti sia per la possibilità di interagire direttamente con il vendor in italiano. “Con i distributori abbiamo organizzato anche uno spiff per i partner, premiandone i successi. Come diciamo sempre, il loro successo è anche il nostro e con questa iniziativa ne diamo un riconoscimento ancora più concreto” conclude Palumbo.
Cybersecurity 2020, la sicurezza dei dati si estende allo smart working
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