Orientate a un modello operativo sempre più ibrido, le aziende si preparano a implementare nei dispositivi di stampa funzioni smart per abilitare utenti mobili e remoti. In crescita esponenziale la richiesta delle formule ‘as a service’, mentre è quasi al via il nuovo Hp Global Channel Partner Program volto a favorire la crescita dinamica dei dealer e offrire esperienze in linea con le nuove esigenze dei clienti
Autore: Claudia Rossi
L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha avuto un impatto enorme sul mondo del lavoro e, conseguentemente, anche sul mondo printing. “Secondo alcune stime, in una sola settimana siamo passati in Italia da 500.000 teleworker a 8 milioni di lavoratori da remoto, il che ha generato una vera e propria ‘esplosione’ della stampa consumer. Tra marzo e aprile 2020 abbiamo registrato, infatti, un incremento della domanda pari al +90%, con un incremento esponenziale nell’utilizzo di inchiostro e materiali di consumo da collegare soprattutto alle attività professionali e di smart learning” afferma Rossella Campaniello, Printing Systems Business Director di HP Italy, convinta che il brusco cambiamento nelle classiche modalità operative aziendali abbia definitivamente fatto capire alle imprese che si può organizzare il lavoro in modo diverso, senza che tutte le risorse siano sempre presenti in ufficio. Anche per questo, in prospettiva, non si tornerà più alle abitudini lavorative prepandemia, ma si tenderà a privilegiare un modello ‘ibrido’. “Dal punto di vista printing, prevediamo una sorta di sbilanciamento tra stampa da casa e stampa da ufficio, con nuove e diverse modalità di utilizzo. Probabilmente si registrerà un ridimensionamento delle funzioni di stampa da ufficio, a favore di funzionalità di smart printing in grado di abilitare gli utenti mobili: un’esigenza dettata dall’incremento nella numerica dei lavoratori da remoto” spiega Campaniello.
Da parte sua, HP aveva già intercettato da tempo le esigenze di flessibilità espresse dal mercato, traducendole in una value proposition e in un portafoglio di soluzioni modulari che si sono dimostrate particolarmente adatte a rispondere alle richieste di quest’ultimo periodo. Ne sono validi esempi, la stampa per gli utenti mobile e il servizio HP Instant Ink, che grazie a informazioni inviate dalle stampanti è in grado di monitorare il livello di inchiostro delle periferiche e inviare a casa cartucce di ricambio. “La nostra offerta per gli ambienti domestici comprende stampanti efficienti e affidabili, caratterizzate da un design compatto, un consumo energetico inferiore rispetto a prodotti concorrenti e una particolare attenzione rivolta all’aspetto della sicurezza. Pensiamo, infatti, che nel prossimo futuro ogni azienda definirà in dettaglio la dotazione tecnologica dei propri dipendenti, equipaggiandoli di dispositivi printing che possano garantire il giusto livello di protezione” chiarisce la Printing Systems Business Director, che presso le abitazioni di chi continuerà a lavorare da remoto prefigura postazioni complete, comprensive di notebook, display e una stampante gestita dall’azienda attraverso due principali formule: un primo modello basato sui Managed Print Service con device e pagine gestite dall’azienda e un secondo modello ancora più service-oriented, essenzialmente basato sul concetto del pay per use. “In generale, in quest’ultimo periodo il riscontro nei confronti dell’offerta ‘as a service’ è stato molto positivo, il che ha confermatosi come per noi sia stata una scelta di investimento vincente. In questi mesi di lockdown, le sottoscrizioni settimanali sono, infatti, triplicate, sostenute da un mercato che ha colto tutti i benefici di un’offerta a servizio come HP Instant Ink” sottolinea Campaniello, ricordando come in questo periodo HP abbia rafforzato l’impegno di corporate social responsibility, mettendo la sua tecnologia a supporto delle comunità. Un importante esempio è l’iniziativa globale di donazioni rivolte a Enti, Università e Istituti di ricerca, in Europa e Stati Uniti. A livello locale l’iniziativa ha visto la donazione di una D300 eBioPrinter al Monoclonal Antibody Discovery Laboratory di Fondazione Toscana Life Sciences, un gruppo di ricercatori che ha avviato un progetto (MabCo19) per lo sviluppo di anticorpi monoclonali umani in risposta all’infezione da SARS-CoV-2 con l’intento di utilizzarli a scopo profilattico/terapeutico e, successivamente, come esca molecolare per la ricerca di antigeni per lo sviluppo di eventuali vaccini. Rossella Campaniello, Printing Systems Business Director di HP Italy Hp Amplify, in arrivo il nuovo Global Channel Partner Program Da sempre HP è un’azienda attenta al canale e strutturata per garantire la continuità delle operazioni commerciali anche nelle circostanze più complesse. “Nell’attuale contesto ci siamo attivati subito per offrire supporto a partner e clienti attraverso strumenti appositamente pensati per aiutarli ad affrontare tutte quelle sfide operative e finanziarie date dall’emergenza: strumenti diversamente articolati a seconda delle dinamiche di ogni Paese. Tra le varie iniziative messe in campo, vorrei soprattutto ricordare il supporto virtuale gratuito per la sicurezza informatica con consigli e suggerimenti online, webinar gratuiti ai clienti per lavorare da casa in modo sicuro, piattaforme virtuali di formazione e il servizio di assistenza clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7” spiega Campaniello. Parallelamente, il vendor ha pianificato un programma continuo di comunicazione ed education rivolto al canale, cui ha proposto diversi incontri virtuali e sessioni di approfondimento sulle diverse tecnologie, in modo da continuare a raccontare l’innovazione e meglio contestualizzare le ultime novità.
“A livello generale, abbiamo visto sul mercato una significativa trasformazione nei modi in cui i clienti ricercano e acquistano la tecnologia e si rapportano con i brand, comprando più prodotti e servizi attraverso i canali digitali, come l'e-commerce, i portali dei partner e i marketplace. Allo stesso tempo, la tecnologia e la trasformazione digitale stanno avanzando a un ritmo sorprendente, mentre i modelli di business si stanno spostando da semplici transazioni incentrate sulla vendita di prodotti a rapporti contrattuali. Per il settore IT in generale, e per il canale in particolare, questo significa che il business as usual non è più un'opzione percorribile” rileva Campaniello, che sottolinea come in questo scenario vada perfettamente a collocarsi il neonato HP Amplify, il nuovo Global Channel Partner Program del vendor, ottimizzato per favorire la crescita dinamica dei partner e offrire esperienze in linea con le esigenze dei clienti finali. Basato su un'unica piattaforma integrata, HP Amplify fornisce le informazioni, le competenze e gli strumenti di collaborazione necessari per promuovere la crescita via via che la trasformazione digitale e i comportamenti di acquisto dei clienti evolvono. Il nuovo programma, che si compone di due percorsi distinti (Synergy e Power) per offrire ai partner la flessibilità necessaria per poter investire in servizi e funzionalità a valore aggiunto, entrerà in vigore il 1° novembre 2020 per i commercial partner, mentre per i retail partner la transizione è prevista per la seconda metà del 2021. Con la sua introduzione HP punta a intraprendere azioni decisive per capitalizzare i cambiamenti in atto, favorendo la crescita dei partner affinché possano offrire un'esperienza ancora più soddisfacente ai loro clienti.
Come cambia il printing nell’era della pandemia
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