La sicurezza prima di tutto
Prima del cloud, prima dello smart working, prima dei notebook e degli smartphone, prima delle VPN, delle reti senza fili e della didattica a distanza… prima insomma, imprescindibilmente prima.
Se c’è una cosa che, faticosamente, stiamo tutti, nessuno escluso, imparando in questa fase di nuova e incerta normalità è che essere sicuri nello spazio digitale oggi non è solo una conseguenza o un importante accessorio. Oggi la sicurezza nello spazio digitale viene semplicemente, ferocemente prima non ci sono deviazioni, alternative.
O meglio ci sono ma portano dritto al blocco, all’inciampo, ai problemi che, oggi, nessuno può più davvero permettersi. Perché? Semplice perché chi oggi ha la fortuna di muoversi in mercati che nonostante tutto riescono a “continuare” e fare business ecco, proprio alla luce di questo “nonostante” un blocco dovuto al digitale si rischia di rimetterci molto di più di qualche euro o dato.
La scommessa, quasi, impossibile della security in Italia
Facile a dirsi ma difficilissimo a farsi soprattutto in Italia per due semplici motivi.Il primo: il nostro Paese è arrivato a questa emergenza sanitaria con un retaggio molto preciso a livello di approccio alle tecnologie digitali.
Primo posto in Europa per l’uso di servizi cloud non autorizzati in azienda… per lavorare e tassi di crescita del cybercrime (dati CLUSIT) che nel 2019 superavano il 90%.
Il secondo: nel quadro poco edificante di cui sopra imprese e manager italiani, di fronte al “meteorite” del Covid-19, si sono prodotti in una inevitabile fuga verso il digitale, verso le connessioni remote, verso i device e le piattaforme che consentivano di continuare, lavorare, dare seguito a relazioni, comunicazioni, business.Una progressione, una corsa senza fiato che, in quanto tale, ha esposto tutti noi a rischi e problemi senza precedenti, esattamente come capita sempre quando si fanno le cose di fretta e non ci si è allenati per farlo.
Detto fatto, phishing (dati Clusit) in progressione di oltre il 200 per cento tra marzo e agosto del 2020 e, fino a poche ore fa, casi continui di aziende, anche di eccellenza, italiane completamente bloccate, messe in ginocchio dal più banale degli attacchi cyber. La mail del corriere, la mail del “finto” capo che chiede un versamento…
Danni, problemi, crisi, blocchi, guai seri che si attivano ogni giorno ormai di fronte ad aziende sempre più connesse, remote e meno controllate.
La sfida di Computer Gross e Fortinet
Il quadro è chiaro così come l’emergenza digitale che incombe sulla non scontata ripartenza di milioni di aziende e imprese nel mezzo di questa “nuova normalità”.
Un’emergenza di fronte alla quale il primo interlocutore ad essere inevitabilmente chiamato all’appello con competenze e abilità che non si possono improvvisare, sempre alla luce del quadro di cui sopra, è proprio il canale ICT.
System integrator, reseller, sviluppatori, service provider, consulenti, distributori informatica… nessuno tra coloro che di mestiere portano proprio le tecnologie ICT all’interno delle aziende, oggi può nascondersi e, soprattutto evitare il confronto con un territorio e una domanda di digitale mai così violenta, precisa ma anche complessa.
Un appello di fronte al quale da tempo è sceso in campo un ecosistema di valore con risposte e strategie precise. Un ecosistema nato proprio a inizio 2020 che è scaturito dall’incrocio delle strade tra un player della security come Fortinet, che in Italia è eccellenza internazionale da tempo, e un distributore a valore come Computer Gross, simbolo proprio delle competenze e della prossimità applicate al mondo del digitale.
Due strade straordinariamente complementari che ora stanno aumentando inevitabilmente i giri del loro supporto per il canale, è quello che serve, è quello che occorre fare subito.
«Serve una vera partnership trasversale, una contaminazione di competenze e casi di successo con un occhio al cloud», la scommessa di Computer Gross
«Non è solo una parola abusata, il concetto di “ecosistema” lo stiamo prendendo molto seriamente e con Fortinet lo stiamo mettendo in campo nel momento più delicato e importante per tutta la community dei nostri partner – spiega come sempre diretto e pragmatico
David Baldinotti, Software Business Unit Manager, Computer Gross -. Stiamo infatti cercando di far si che un argomento complesso come quello della security possa essere concretamente messo a disposizione delle esigenze delle aziende italiane.
Esigenze diverse ma tutte “urgenti”, delicate, critiche di fronte alle quali nessuno può avere la presunzione di saper rispondere efficacemente e in maniera trasversale.
Ecco perché il tema delle competenze e delle esperienze diverse, verticali oggi diventa centrale e il cuore dell’ecosistema che stiamo sviluppando grazie alla preziosa collaborazione di Fortinet. Come vuole il nostro storico DNA stiamo innanzitutto sviluppando una serie di iniziative precise in ottica di formazione.
Come Computer Gross stiamo trasferendo competenze e guide pratiche per supportare le imprese al meglio.
Una spinta forte che riusciamo a garantire tramite la nostra divisione Edu Labs.
Una struttura specializzata nella formazione e certificazione professionale dell’ecosistema dei rivenditori ICT.
Uno spazio di competenze che garantisce loro il “know how” adeguato a coniugare le competenze IT con i nuovi trend di mercato».
Ma quali sono gli ambiti della security su cui un partner dovrebbe lavorare da subito? «Il cloud prima di tutti –
aggiunge Baldinotti -. Molti partner lavorano con piattaforme di grandissimo uso e adozione nelle imprese di oggi come Microsoft365 e soprattutto Microsoft Azure.
Grazie alla partnership con Fortinet siamo in grado di offrire ai partner un supporto complementare decisivo nelle loro attività di sviluppo in cloud e di supporto nella migrazione dei clienti su queste piattaforme così preziose oggi in tempi di lavoro da remoto e di collegamenti multipli».
Un canale decisivo per le PMI italiane nel segno di sicurezza e cloud. Fortinet e la sicurezza del valore
Sulla stessa linea d’onda anche
Cesare Radaelli, Sr Director Channel Account Italy & Malta di Fortinet, altro manager chiave dell’ecosistema Fortinet – Computer Gross. «Lo scenario di mercato è chiaro, siamo di fronte ad un mercato digitale che sta letteralmente esplodendo soprattutto a livello di utilizzo e integrazione di piattaforme cloud e servizi di collaboration.
Le aziende e i manager cercano supporto soprattutto da questo punto di vista e la sicurezza è la carta che il canale deve assolutamente giocare per proteggere questa corsa inevitabile che tutti stiamo facendo verso le connessioni remote di qualità.
Oggi tutti ci stiamo scontrando con una realtà chiara, un problema con le piattaforme e i dati digitali in questa fase assume connotati ben più gravi e profondi rispetto a solo un anno fa, mi pare evidente. Direttamente connesso a questo scenario c’è poi il tema del cloud che, come ben spiegava David, è proprio il motore che sta garantendo continuità a tutti noi.
La partnership con un distributore a valore come Computer Gross, che vanta competenze e abilità concrete proprio nella gestione di ambienti cloud strategici come Microsoft Azure, ci permette di portare sul mercato e dai partner un bagaglio di conoscenze senza precedenti e, soprattutto, permette di dare strategica continuità alla nostra visione della sicurezza legata alla Fabric.
Una piattaforma trasversale in grado di garantire sicurezza a tutti gli ambienti e piattaforme, dall’IOT al cloud appunto. Una visione chiave in una fase in cui le aziende si polverizzano in tante sedi remote e il software diventa liquido in ogni processo critico delle imprese»
Dal lavoro remoto allo smart working… il salto di qualità necessario e immediato grazie a Computer Gross e Fortinet
Il cloud dunque, le competenze, le imprese italiane… una corsa contro il tempo che Fortinet e Computer Gross stanno mettendo in campo in questo strano 2020 proprio nel momento più critico per partner e imprese. Una corsa che fa tappa inevitabilmente anche nel cuore di un lavoro da remoto chiamato, proprio grazie al supporto di un canale a valore sul territorio, a fare un salto di qualità verso lo smart working sicuro e davvero “smart”
.
«Prima – racconta
Giorgio D’Armento – Team Lead CAM - Distribution Led Business Manager, Fortinet - l’attenzione dei team di security era focalizzata sulla protezione degli utenti dalle minacce, delle applicazioni e della rete e sull’implementazione di una connessione sicura per le risorse all'interno del perimetro della rete.
Ora, a causa di un esponenziale aumento dell’Internet of Things (IoT) e una maggiore dipendenza dalle reti domestiche e dai dispositivi consumer, come i router e i modem (cosa di cui i cybercriminali si sono accorti rapidamente), le priorità̀ sono cambiate.
L'incremento del lavoro da remoto ha evidenziato la necessità di mettere in sicurezza i dispositivi personali utilizzati per connettersi alla rete aziendale, compresi smartphone, tablet, computer portatili e PC.
Per gli hacker, questo cambiamento rappresenta un'opportunità̀ unica da sfruttare e introdursi nelle reti aziendali (o, almeno, sui dispositivi utilizzati per accedere a tali reti).
Questi device sono vulnerabili e i ricercatori Fortinet hanno individuato la formazione di grandi BotNet che possono essere utilizzate per lanciare attacchi DDoS o distribuire malware destinati all'impresa.
Ma le imprese dal loro canto ancora non sono al passo con questa spinta fortissima, così spesso si pensa che una piattaforma di Remote Desktop Management sia una garanzia completa per evitare guai e attivare uno spazio di lavoro digitale… ma non è così. Occorrono misure decise e strategie più ampie che vanno dalle VPN alla multifactor authentication… tanto per fare un esempio a questo proposito – spiega il manager -
una nostra recente survey ha rivelato che il 65% delle aziende disponeva di soluzioni VPN prima della pandemia, ma solo il 37% di esse disponeva di Multi-factor Authentication (MFA).
Sebbene le VPN svolgano un ruolo importante nel garantire una connessione sicura, costituiscono solo una parte della sicurezza d'accesso… ed è su questo fronte che il canale deve assolutamente lavorare con competenze e soluzioni di valore.
A fronte di una superficie di attacco digitale notevolmente ampliata, della presenza di minacce informatiche rivolte ai lavoratori a distanza e della costante mancanza di competenze informatiche… le imprese devono valutare attentamente quali tecnologie e approcci adottare per garantire sicurezza a lungo termine nell’ambito delle strategie di smart working. Per mettere su strada valutazioni così delicate e decisive per il loro futuro le imprese, soprattutto in Italia, hanno necessitò di essere affiancate da chi parla la loro lingua ma ha anche la capacitò di tradurla in soluzioni efficaci, subito. Questo è l’elemento distintivo del canale Fortinet-Computer Gross»
Dire ma, soprattutto, fare security di valore, la strategia di Computer Gross per accompagnare subito i partner verso un nuovo business
Dalle parole ai fatti, il cuore del “to do” in tema di sicurezza ed ecosistema con Fortinet in casa Computer Gross è nelle mani e nelle gambe di un manager come
Fabrizio Guideri, Business Unit Manager Fortinet, Computer Gross.
«Lo scenario che abbiamo appena delineato è reale, concreto e pieno di opportunità importanti per molti partner… ma non per tutti - spiega il giovane manager -. Il canale che vuole giocare questa partita così urgente e necessaria si deve mettere in condizione di proporre soluzioni efficaci, che vadano in direzione di una sicurezza strutturata, se non lo fa rischia di accompagnare i suoi clienti verso una strategia reattiva, verticale spesso ricca di una serie di errori gravissimi semplicemente perché non tiene conto di un panorama troppo ampio e integrato per essere ignorato.
L’idea di Security Fabric firmata Fortinet è la risposta più solida rispetto a quello che un cliente in questo momento chiede. In un momento in cui tanti partner stanno affrontando la difficoltà di portare l’approccio alla sicurezza da un tradizionale piano “complementare”, o come “add on” rispetto ad altre soluzioni, ad un piano centrale della propria offerta oggi il ruolo di Computer Gross diventa centrale. Grazie alla nostra divisione dedicata forniamo quotidianamente spunti pratici, commerciali quotidiani per proporre la sicurezza che serve davvero oggi, la sicurezza del Fabric di Fortinet.
Insomma, la strada nuova è aperta, possibile ma serve un cambio di mentalità che porti la sicurezza al centro delle idee e del go to market di un system integrator. Proporre sicurezza non può più essere un discorso secondario rispetto ad altri prodotti, piattaforme o soluzioni. La sicurezza – spiega Guideri – deve venire prima di tutto, altrimenti, oggi, non può più esserci nulla.
È al centro di questa rivoluzione che il canale Fortinet + Computer Gross è unico.
È il canale che per competenze, strutture e servizi accompagna più velocemente e concretamente i partner in questo percorso ricco di business e margini».