Oltre 270.000 aziende clienti e più di 400 milioni di utenti in tutto il mondo: questi gli incredibili risultati raggiunti da Kaspersky Lab in vent'anni di attività, un anniversario celebrato in Italia con tutti i suoi partner di canale, per ribadirne l'importanza strategica nel business di ogni giorno.
"Non sarebbe stato facile per noi raggiungere gli stessi traguardi senza il vostro aiuto - afferma Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab, nel corso di un evento che ha voluto brevemente ripercorrere l'intera storia del vendor per fare luce sulle cyberminacce che ci attendono -. In Italia abbiamo la migliore squadra d'Europa: a parlare sono i numeri e un percorso di crescita senza paragoni. Anche per questo la nostra country viene spesso scelta come test ground per l'avvio di tantissime iniziative". D'altra parte, molte idee importanti sono nate proprio in Italia, prima fra tutte la sponsorizzazione della Formula 1, un'iniziativa che ha portato a maturare un'esperienza oggi replicabile in molti altri settori. Per Lehn, a distinguere Kaspersky sul mercato è soprattutto la capacità di identificare con grandissimo anticipo i trend emergenti e prevenirne le problematiche. "Una capacità che rende sempre più strategiche le nostre soluzioni di sicurezza, in grado di proteggere dai bambini alle fabbriche fino alle grandi infrastrutture critiche" chiarisce il General Manager che ricorda l'impegno profuso da Kaspersky nella ricerca e sviluppo. Qui risiede il vero DNA del vendor, che su 4.000 dipendenti conta circa 1.800 ricercatori distribuiti in tutto il mondo, tra cui 50 specialisti di altissimo livello. Fra loro l'italiano Giampaolo Dedola, che in occasione del Kaspersky Anniversary Party ha tracciato il futuro delle cyberminacce, affrontando i rischi collegati all’Internet of Things: oggetti intelligenti che raggiungeranno quota 50 miliardi entro il 2020, invadendo industria, agricoltura e ambienti domestici. “A fronte degli indubbi vantaggi offerti da smart home device e wearable, l'utilizzo di questi dispositivi esporrà ognuno di noi a rischi sempre maggiori collegati al furto di dati e al loro utilizzo come bot da parte di server remoti, capaci di controllarli” ha affermato il Security Researcher del Global Research and Analysis Team di Kaspersky Lab, ricordando come questi oggetti siano pieni di vulnerabilità. “Fino ad oggi gli attacchi lanciati sono stati di tipo Denial of Services, cioè hanno sospeso la disponibilità dei servizi per un certo tempo. Ma una volta preso il controllo dei dispositivi è possibile lanciare attacchi ancora più nocivi, un'eventualità particolarmente pericolosa nel caso di dispositivi medicali come pace maker o pompe di insulina” ha commentato Dedola.
Scenari di un futuro solo apparentemente più remoto sono stati tracciati, invece, da Chiara Cocchiara, System Operations Engineer di EUMETSAT, che ha affrontato le possibili minacce IT legate alle spedizioni spaziali e alla sicurezza dei dati raccolti e utilizzati. "Si tratta di rischi riconducibili a cause accidentali, tra cui gli errori umani, ma anche intenzionali, come azioni terroristiche e di hacker. Ci possono, poi, essere cause che non sono legate all'uomo, come i guasti alle apparecchiature o quelli dovuti a fenomeni naturali" ha affermato Cocchiara, spiegando come tutte queste minacce possano non solo colpire dati confidenziali, ma anche manomettere dati fondamentali per operazioni critiche o renderli inaccessibili.
A riportare la platea sulla Terra ci ha pensato Marco Forneris, Senior Advisor di Octo Telematics, affrontando le tante vulnerabilità delle auto connesse e la necessaria collaborazione tra aziende automotive e vendor di sicurezza. "In questo settore servono soluzioni Secure by design - ha chiarito il consulente -. Per questo Octo Telematics collabora con Kaspersky Lab per mettere a punto il codice utilizzato dalle sue soluzioni ed essere certo che siano inviolabili".
Un'attenzione alla sicurezza che il vendor non declina solo in ambito tecnologico, ma applica in modo sempre più ampio a tutto ciò deve essere protetto, come la salvaguardia dell'ambiente e la promozione dell'arte. "Tra le ultime iniziative culturali spicca la sponsorship della prima Antartic Biennale, un viaggio che ha coinvolto un centinaio di artisti, architetti, ricercatori e filosofi di tutto il mondo, chiamati a esplorare e creare un futuro culturale universale per l’Antartide" ha affermato Aldo Del Bo', Head of Global Partnerships and Sponsorships di Kaspersky Lab, ricordando anche la recente sponsorizzazione del team DS Virgin Racing di Formula E, una competizione particolarmente interessante per l’Italia, dove nel 2018 verrà disputata una tappa dell'e-Prix. Nell'ambito del sostegno all'arte Del Bo' ha anche presentato, poi. l'iniziativa portata avanti in collaborazione con lo street artist Ben Eine, che ha creato una tela con una sua rielaborazione della K di Kaspersky, inserita su un'edizione limitata dei prodotti del vendor.