L'Inter batte tranquillamente per 3-0 il Mazembe e vince, meritatamente, la Coppa del mondo di club. Gol di Pandev ed Eto'o nel primo tempo e di Biabiany nel secondo tempo e si avvicina alla storica inter di Angelo Moratti.
"Questa vittoria ha il significato di un completamento di un percorso importante. Adesso si riparte da capo, ma è stato importante arrivare alla fine con questa soddisfazione, che ha fatto felici i giocatori e credo anche i tifosi". Queste le prime parole del presidente Moratti a seguito della vittoria della prima coppa mondiale per club.
L'abbraccio, alla fine, con il tecnico Rafa Benitez dovrebbe aver chiuso un periodo difficile: "Mi sembra che abbia impostato bene la squadra per questa partita non permettendo agli avversari di correre come avevano fatto contro i brasiliani. In questo si è vista la sua mano, poi anche i giocatori hanno messo in campo una grande personalità per portare a casa questo trofeo, che significa tanto per la storia dell'Inter".
L'Inter nella cornice di Abu Dhabi batte in finale
per 3-0 la squadra congolese del Mazembe e vince, meritatamente, la prima
Coppa del mondo di club dell'era di Massimo Moratti. Partita quasi senza storia e a senso unico con gol di
Pandev ed E'to'o, rispettvamente al 14' e 18' del primo tempo, e con il gol della sicurezza di
Biabiany al 41' del secondo tempo, in una Inter dove c'è molta Africa.
A partire dal camerunense Eto'o, che prima serve un prezioso assist a Pandev al 14' del primo tempo per il gol che sblocca la partita ma firma anche il raddoppio al 18' sempre del primo tempo con un micidiale diagonale.
Eto'o esulta alzando due buste d'acqua, come per puntualizzare: "sono un gran portatore d'acqua".

Forse perché l'allenatore dell'Inter Benitez ha deciso di schierarlo largo a sinistra nel 4-4-2, con la coppia d'attacco Milito-Pandev davanti. Stankovic è rimasto a lungo in panchina, con Zanetti avanzato a centrocampo e Chivu in difesa. Scelte delicate per Benitez che non poteva certo fallire la partita in cui si giocava la panchina oltre che un trofeo molto prestigioso.
Dopo 18 minuti la coppa sembra già in cassaforte e
Massimo Moratti in tribuna è visibilmente emozionato. L'Inter è padrona del campo, troppo ampio il divario tecnico con i congolesi che avevano già compiuto il miracolo eliminando i brasiliani dell'Internacional in semifinale. Questa volta la preghiera fatta sulla linea di porta prima dell'inizio del match - tutti inginocchiati mano nella mano - non è servita. Una piccola grazia i congolesi l'hanno ricevuta da Milito che per due volte si è divorato il clamoroso gol del 3-0 che avrebbe chiuso la partita.
Nel secondo temp l'Inter ha tirato un po' i remi in barca, controllando comunque il risultato. Il non aver chiuso la partita ha creato qualche brivido solo al 70' quando il Mazembe ha creato un paio di occasioni pericolosissime. Il pericolo scampato ha svegliato i nerazzurri che hanno chiuso i giochi all'85', grazie a un gol di Biabiany, entrato al 60' al posto di Milito. Moratti festeggia un traguardo storico inseguito da quando è presidente dell'Inter. L'emozione è tanta per esser riuscito a portare a casa quel trofeo conquistato dal papà Angelo per due volte nel 1964 e nel 1965.