Nel corso dell'edizione 2016 del Consumer Electronic Show di Las Vegas, Ibm ha presentato Pepper, il robot Watson-based.
L'Internet of Things riporta Ibm nel mondo consumer. Pur avendo rinunciato da ormai più di dieci anni ad ogni velleità nel settore del personal computer l'azienda ha l'obiettivo di diventare un player di primaria importanza nello sviluppo di soluzioni che permettano di interconnettere gli oggetti più vari in una dimensione IoT. Obiettivo che Ibm vuole traguardare mettendo a disposizione tutto il bagaglio tecnologico che si è andato configurando negli anni attorno all'analisi dei dati e al cognitive computing della piattaforma Watson.
L'IoT significa analisi dati, big data, e per dare concretezza alle potenzialità di questa nuova ondata tecnologica occorre approntare risorse adeguate per valorizzare le possibili soluzioni. Analizzare, per esempio, le app mobile. E' in questo senso che va letto, per esempio, l'annuncio della disponibilità di un software, sviluppato in collaborazione con un'azienda di abbigliamento sportivo americana (Under Armour), che raccoglie dati di 160 milioni di utenti.
Nel corso dell'edizione 2016 del Consumer Electronic Show di Las Vegas, Ibm ha inoltre presentato Pepper, il robot Watson-based costruito da SoftBank Group e il software nell'ambito medicale realizzato per Medtronic. Gli ambiti applicativi IoT perseguiti da Ibm sono quindi i più diversi, basti pensare alla collaborazione con Whirlpool per acquisire dati attinenti l'utilizzo dei diversi elettrodomestici con l'obiettivo di ottenere informazioni utili al milgioramento dei prodotti e all'ottimizzazione dell servizio di assistenza.
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Tutto ciò, ha affermato Ginni Rometty, Ceo di Ibm, è la prova di una nuova emergente Ibm. Molte persone ci descrivono come un'azienda di software, hardware e servizi. Vero, ma non è più solo questo che facciamo".
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