Il vendor di sicurezza brevetta una tecnologia di protezione per ambienti vSphere, Hyper-V e XenServer che si propone di minimizzare l'impatto sulle prestazioni.
Per limitare l'impatto del funzionamento del proprio agente antivirus
Security for Virtualization - Light Agent,
Kaspersky Lab ha brevettato una nuova tecnologia, che consente di gestire le priorità durante le procedure di rilevamento sulle
macchine virtuali.
Un ambiente virtuale aziendale si basa generalmente su una
Vm dedicata, protetta da una soluzione di sicurezza e da una rete di stazioni virtuali dotate di agenti. Viene poi installata una connessione di rete fra la macchina virtuale dedicata e gli agenti, per consentire lo scambio di dati durante la
scansione dei file on demand e la
protezione in tempo reale delle applicazioni degli utenti.
Questo approccio riduce significativamente utilizzo delle risorse sulle Vm, mantenendo un alto livello di sicurezza, ma il consumo delle risorse dei server richiesto dallo scan on demand può rallentare la protezione in tempo reale, che controlla l'attività dell'insieme dell'infrastruttura e analizza automaticamente i file ai quali accedono gli utenti. Per evitare questo, la
tecnologia brevettata da Kaspersky può rilevare la
priorità di elaborazione per la scansione in tempo reale e così aumentare in modo significativo la velocità di analisi su ciò che viene classificato come prioritario.
La soluzione è destinata alla protezione degli ambienti
VMware vSphere,
Microsoft Hyper-V e
Citrix XenServer. Per avere un impatto minimo sulle prestazioni mantenendo un alto livello di sicurezza, essa prende in considerazione l'insieme delle richieste server fatte sull'infrastruttura virtuale.
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