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Salesforce sceglie Google per un accordo da 2,5 miliardi di dollari

L’offerta Agentforce potrà avvalersi di Google Gemini e le due aziende promettono ai rispettivi canali consolidamento e semplicità di integrazione.

Mercato

Il titolo di Bloomberg suona più o meno così “Google vince l’accordo con Salesforce battendo Microsoft” descrivendo in questo modo la corsa ad “accaparrarsi” l’offerta dell’azienda considerata dal mercato come la più solida e innovativa nel comparto della GenAI di seconda generazione, quella degli agenti e degli assistenti AI.

I due colossi hanno stretto un accordo che si aspettano generi un business di 2,5 miliardi di dollari nei prossimi sette anni. Da un lato, Salesforce mette a disposizione la propria offerta ai partner e ai clienti Google Cloud, dall’altro il terzo hyperscaler al mondo spinge ulteriormente per diventare il riferimento principale nello sviluppo di soluzioni e piattaforme fortemente dipendenti dall’Intelligenza Artificiale.

Con questo accordo, Salesforce sceglie di ridimensionare il legame storico con AWS, e fornisce ai propri clienti la possibilità di creare agenti Agentforce con l’aiuto di Google Gemini e di distribuire la propria offerta all’interno del portfolio Google Cloud.

Relativamente ai canali di entrambe le aziende, l'accordo promette di consolidare le capacità dei rispettivi partner, semplificando le operazioni di integrazione e offrendo una scelta maggiore.

Agevolare i clienti comuni

Anche se Salesforce ci tiene a chiarire che l’accordo non avrà un impatto con quello in essere con AWS, dichiarando ufficialmente che "i clienti continueranno a trarre vantaggio dalla partnership tra Salesforce e AWS, con più innovazioni e supporto pianificati per il 2025" è evidente che l’azienda di San Francisco vuole avere più sbocchi possibili per il proprio business.

L’accordo giunge poco dopo la presentazione delle trimestrali di tutti gli hyperscaler. AWS continua a mantenere il 30% di un mercato che ha generato in totale 90 miliardi di dollari di ricavi solo nel quarto trimestre del 2024 con un incremento del 22% anno su anno, ma il suo market share è calato di un punto percentuale (dal 31% al 30%). Lo stesso punto percentuale che ha guadagnato Google Cloud nel periodo, mentre la quota di mercato di Microsoft Azure sembra essere scesa dal 24% del quarto trimestre del 2023 al 21%. Un calo giustificato dalla stessa Microsoft con una ricollocazione di una parte dell’offerta.

Thomas Kurian, CEO di Google Cloud ha dichiarato che ora "i clienti aziendali possono distribuire alcune delle applicazioni più critiche sulla nostra infrastruttura, sicura e ottimizzata per l'intelligenza artificiale, con il minimo sforzo". Dalle dichiarazioni di entrambe le aziende si evince che il primo pensiero è andato ai clienti in comune, e ai partner che hanno lavorato a un progetto Google Cloud o Salesforce. Evidentemente è troppo presto per capire cosa succederà al canale in termini di redistribuzione dei margini e dei servizi a corredo ma è già abbastanza prevedibile che il partner Salesforce per rimanere della partita dovrà fare un pensiero alla certificazione Google Cloud e viceversa.

Come detto, Agentforce utilizzerà i modelli Gemini di Google. Inoltre, Salesforce Service Cloud si integrerà più strettamente con Google Customer Engagement Suite. Sarà così possibile costruire un contact center completo abilitato dall'AI, con strumenti come la traduzione vocale in tempo reale, il passaggi di consegne da agente ad agente, le raccomandazioni personalizzate per gli agenti e la disponibilità di informazioni conversazionali basate sull'AI su tutti i canali. Infine, Agentforce, Data Cloud e Customer 360 Apps di Salesforce "funzioneranno" sull'infrastruttura Google Cloud, con l’accesso alle nuove cloud region e una distribuzione immediata su Google Cloud Marketplace.

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