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Nutanix lavora sulla rete di partner per sfruttare il momento

L’opportunità è ben nota e l’azienda californiana la sfrutta, anche grazie alla partnership con Dell Technologies.

Vendor

Ora che Dell Technologies ha definitivamente tagliato il cordone ombelicale con VMware, c’è un’opportunità da cavalcare. Peraltro, la partnership tra Dell Technologies e Nutanix non è totalmente una novità e risponde alla storica strategia openness del produttore di hardware. Ma ora è il momento di rafforzarla.

Marco Del Plato, Senior System Engineer Manager Italy e Thomas Giudici, Senior Sales Manager per il business commercial per il Nord Italia di Nutanix sono presenti al Dell Technologies Forum di Milano, insieme ai partner internazionali e locali di Dell più rilevanti.

Evidentemente, i due manager si mostrano particolarmente soddisfatti del consolidamento della partnership con Dell Technologies: “Dall’avvio dell’accordo abbiamo la possibilità di lavorare insieme per l’implementazione dei progetti in ambito virtualizzazione, e non solo. Dell Technologies si aggiunge a Lenovo, HPE, Fujitsu, IBM, Cisco per la virtualizzazione del networking, fornendoci una grande opportunità di crescita”.

Oggi - gli fa eco Marco Del Plato - abbiamo ampliato molto in raggio d’azione di Nutanix, anche grande all’acquisizione di D2iQ e l’integrazione della sua piattaforma Kubernetes (DKP)”. Una acquisizione che guarda alle potenzialità ancora inespresse del paradigma container nella gestione in particolare degli ambienti database, nel networking e anche nella business continuity.

Le novità dell’offerta congiunta

Grazie a questa collaborazione, i clienti congiunti potranno sfruttare le soluzioni di hybrid multicloud di Dell e Nutanix per migliorare le IT operations, la resilienza e la flessibilità.

Tornando alla collab con Dell Technologies, che potremmo più propriamente definire “offerta congiunta”, i clienti saranno in grado di ottimizzare le implementazioni multicloud private e ibride con la combinazione delle offerte server e storage di Dell e il software Nutanix. In particolare, Dell Technologies offrirà un’appliance di iperconvergenza integrata preconfigurata che riunisce Nutanix Cloud Platform e i server Dell. La soluzione sarà disponibile con un’ampia serie di modelli e configurazioni di server PowerEdge.

Nutanix Cloud Platform for Dell PowerFlex, inoltre, riunirà i vantaggi di elaborazione di Nutanix Cloud Platform, alimentata dall’hypervisor AHV, con Dell PowerFlex per lo storage. Oltre a fornire le due nuove soluzioni, le aziende collaboreranno sulle attività di progettazione, commercializzazione, assistenza e servizi.

Ed è qui che entra in gioco il canale di entrambe le aziende. “I primi 10 partner Nutanix per fatturato sono già certificati Dell Technologies – spiega Giudici -, succederà che una certa parte del canale Dell Technologies prenderà in considerazione l’idea di passare a Nutanix”.

Investimenti sul canale

Per gestire e incentivare l’ampliamento della rete di partner, attualmente 35 presenti sul sito con diverse certificazioni, Nutanix ha previsto un forte investimento lato commerciale, e un programma specifico per il passaggio semplificato alla propria rete di partner. Attualmente la distinzione è tra Champion, Professional e Authorized Reseller a cui si aggiungono i Service Authorized.

Vedo nuove opportunità soprattutto sul mercato della media impresa e per questo dobbiamo colmare un knowledge gap – prosegue Giudici – che stiamo già favorendo con bootcamp e roadshow in giro per l’Italia”.

Poi ci sarebbe da agevolare la migrazione verso la piattaforma Nutanix che, come ci hanno confermato alcuni clienti presenti al Dell Technologies Forum di Milano, non è per niente banale. Innanzitutto, perché non è immediata e richiede tempo, attenzione e risorse. E, in seconda battuta, non abbiamo sentito clienti scontenti dell’efficacia delle soluzioni VMware, nonostante tutto quello che è successo dopo l’acquisizione da parte di Broadcom, mentre si mostrano ancora dubbiosi sull’alternativa.

Siamo consapevoli che non è facile migrare – ammette Giudici – per questo lavoriamo per formare il canale su questo aspetto e mettiamo a disposizione di partner e clienti dei nuovi tool di migrazione semplificati”. Oggi, grazie alla disponibilità di una piattaforma di gestione totalmente indipendente dall’ambiente, sembra essere più facile migrare e gestire strutture eterogenee.

Dal punto di vista di approccio al cliente, Nutanix intende valorizzare i business case “perché è sempre in base a quelli che il cliente fa la sua scelta – aggiunge Giudici” e sfruttare i clienti (contenti) come advisor del brand.

Infine, discorso a parte merita l’attenzione verso i MSP manifestata chiaramente con la nomina di Chris De Vere, proveniente da VMware, appunto, con la qualifica di Emea Managed Service Provider. Il settore è, ovvi

amente, particolarmente interessante e l’idea è di favorire lo sviluppo più rapido di opportunità per i Service Provider attraverso un team di Account Executive e una migliore gestione delle esigenze dell'ecosistema MSP, come per esempio lo sviluppo dell'ecosistema Service Provider Aggregator di Nutanix.

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