La continua evoluzione delle minacce informatiche e il costante aumento del numero di attacchi stanno facendo aumentare la consapevolezza da parte degli utenti della necessità di adottare per tutti i loro dispositivi connessi a Internet efficaci misure di protezione. La funzionalità di verifica in due passaggi di cui sono oggi dotati i NAS ASUSTOR è sicuramente una delle più efficaci e semplici da implementare
ASUSTOR, uno dei più importanti e innovativi produttori di soluzioni per l’archiviazione dei dati, rende ancora più sicuri i propri NAS con la funzionalità di verifica in due passaggi.
Da sempre molto attenta alla sicurezza, ASUSTOR ha continuato nel tempo ad apportare al proprio sistema operativo tutti i miglioramenti necessari per proteggere i suoi NAS da tentativi di attacco di ogni tipo, oltre a mettere a disposizione dei suoi utenti esclusive tecnologie come, ad esempio, MyArchive, che permette di utilizzare il dispositivo come se fosse un’unità a dischi rimovibili, la tecnologia WORM (Write Once, Read Many), che consente la scrittura dei dati una sola volta e ne impedisce poi la cancellazione o modifica, ADM Defender e molto altro ancora.
Con la verifica in due passaggi, ASUSTOR aggiunge ora un ulteriore livello di sicurezza ai suoi NAS. Una volta abilitata questa funzionalità, infatti, anche se qualcuno riuscisse a carpire le credenziali di accesso al dispositivo, è comunque necessario un secondo passaggio per poterne prendere il controllo.
Attivare questa funzionalità del sistema operativo ADM è particolarmente semplice e, infatti, non occorre altre che abilitarla dalle impostazioni personali e installare poi sul proprio smartphone Google Authenticator o altre app di autenticazioni compatibili, che si occuperanno di generare i codici di autenticazione che, insieme alle proprie credenziali di livello amministratore, permetteranno di avere
Per assicurare la massima flessibilità, in ogni caso, l’amministratore di sistema avrà sempre la possibilità di disattivare la verifica in due passaggi per ciascun utente in base alle esigenze e ai ruoli dei singoli all’interno dei gruppi di lavoro e consentendo, ad esempio, alle persone abilitate alla sola lettura dei documenti, di potervi accedere senza la necessità di dover inserire il codice di verifica di sei cifre fornito dall’app di autenticazione.