Confartigianato ribadisce la netta contrarietà a provvedimenti, come lo split payment e il reverse charge, che colpiscono la liquidità delle imprese.
Dopo la bocciatura da parte della UE sul tema del reverse charge arrivano i primi commenti, in primis quello di Confartigianato: "La bocciatura da parte dell’Ue del reverse charge nella grande distribuzione è un segnale contro scelte sbagliate in materia di Iva. La decisione europea nasce dalla considerazione che le deroghe al sistema di riscossione frazionato dell’IVA possono essere concesse solo quando risultano essere l’unica possibile alternativa agli ordinari controlli nel contrasto all’evasione del tributo. I motivi che hanno portato alla censura del reverse charge esteso alla grande distribuzione devono far riflettere il Governo in merito allo split payment".
Lo sottolinea Confartigianato, rilevando che il Presidente Merletti ha ribadito la netta contrarietà a provvedimenti, come lo split payment e il reverse charge, che colpiscono la liquidità delle imprese. Soltanto lo split payment ha un prezzo molto alto per le imprese italiane: 230 milioni di euro.
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