Lexmark punta sempre più al software e mette sul piatto 1 miliardo di dollari per comprarsi l'americana Kofax.
Poco a poco, i produttori di
stampanti stanno cambiando strategia, per allinearsi a un mercato nel quale le aziende, oltre a disporre di budget più ridotti, hanno imparato a produrre meno carta.
Il caso di
Lexmark è piuttosto esemplificativo e fa capire come il futuro punti in direzione del
software. Così, dopo l’acquisizione di
Perceptive del 2010, è ora la volta di
Kofax,(azienda nata nel 1985 con headquartered a Irvine, in California) per la quale il vendor è disposto a spendere 1 miliardo di dollari.
Per ora, è stata fatta agli azionisti una proposta d’acquisto a 11 dollari per azione, ma ancora manca la loro approvazione e quella delle autorità competenti.
Come altri competitor sul mercato delle stampanti, anche Lexmark è alle prese con la contrazione del business tradizionale e punta sulla diversificazione. Per l’ultimo esercizio fiscale, la società ha stimato
un calo fra il 3 e il 5% del volume d’affari, mentre va notato che le attività di Perceptive Software pesano l’8% del totale e il dato è in ascesa.
L’unione delle competenze di Kofax e Perceptive dovrebbe consentire a Lexmark di raggiungere nel 2016 un giro d’affari di 500 milioni di dollari, da ottenere con un’offerta articolata intorno all’
Enterprise content management (Ecm) già presente e alle soluzioni verticali in via d’acquisizione (automazione dei processi di business, integrazione dei dati, firma digitale, analisi decisionale e altro).
Ricordiamo che Kofax è presente in Italia e opera con partner storici come la piemontese
Cws.
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