La Corte di Giustizia UE ha bocciato l'IVA agevolata per gli e-book introdotta da Francia e Lussemburgo. (Anche l'Italia ha ridotto l'IVA per gli e-book al 4%). Dura risposta degli editori europei.
La Corte di Giustizia UE ha bocciato l'Iva agevolata per gli e-book introdotta da Francia e Lussemburgo dal 2012 (Anche l'Italia, dopo la campagna "un libro è un libro", dal gennaio 2015 ha ridotto l'IVA per gli e-book, portandola al 4%).
La Corte ha così accolto il ricorso della Commissione europea, che aveva giudicato non in linea con le regole UE - in materia di IVA - l'applicazione di una aliquota ridotta sui libri elettronici.
Nella sentenza, la Corte di Giustizia UE sottolinea che le regole europee prevedono la possibilità di un'aliquota IVA ridotta per i libri, ma solo quelli cartacei, e ha stabilito che siccome l'e-book necessita di un supporto fisico per essere letto - un palmare, un computer - "questo supporto non è fornito insieme al libro elettronico", precisa in una nota stampa.
Sempre la Corte ricorda che le regole UE in materia di applicazione dell'IVA "vietano la possibilità di applicare l'IVA ridotta a qualunque servizio fornito per via elettronica".... e aggiunge che "secondo la Corte la fornitura di libri elettronici costituisce un servizio di questo tipo".
Nel frattempo emerge la dura risposta da parte degli editori europei che sottolinea come "le barriere al digitale sono barriere all’occupazione, alla crescita e al progresso". Così si legge neltesto della lettera firmata dalla Federazione degli Editori europei (Fep), dalla Federazione delle associazioni europee degli scrittori (Ewc) e dalla Federazione europea e internazionale dei librai (Eibf).
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