Oracle CloudWorld 2023, nel pieno delle affollate giornate dell’evento mondiale in corso a Las Vegas ancora una volta protagonista il caso di eccellenza di Computer Gross. Il distributore a valore forte di una partnership pluriennale che, nel 2017, ha vissuto la svolta del lancio del Partner Center of Excellence, oggi è un riferimento assoluto per l’enablement dei partner italiani e non solo. Le voci dei protagonisti live
Oracle CloudWorld 2023, nel pieno delle affollate giornate dell’evento mondiale in corso a Las Vegas ancora una volta protagonista il caso di eccellenza di Computer Gross. Il distributore a valore forte di una partnership pluriennale che, nel 2017, ha vissuto la svolta del lancio del Partner Center of Excellence, oggi è un riferimento assoluto per l’enablement dei partner italiani e non solo. Le voci dei protagonisti live.
C’è un filo rosso che unisce da tempo ogni tipo di discorso che ruota intorno alla strategia di canale di Oracle e al valore che è in grado di esprimere sul mercato per system integrator, sviluppatori…
Un filo rosso che è tutto nel dna e negli investimenti precisi che, negli anni, un distributore a valore come Computer Gross ha voluto e saputo fare, dando vita di fatto ad un modello unico di abilitazione al business e alle tecnologie Oracle. Un modello divento caso di studio e replica a livello internazionale.
Non a caso, qui nelle affollate giornate dell’attesa edizione di Oracle CloudWorldm 2023, proprio i protagonisti di questo caso di successo abbiamo avuto la fortuna di incrociarli tra una sessione e l’altra: Marco Tabolli, Oracle Sales Specialist, Paolo Becherelli, Manager e Francesco Pieroni, Oracle Product & Sales Specialist. Tutti di Computer Gross ovviamente.
«Una delle svolte più grandi di questa collaborazione – ci racconta Tabolli (nella foto sotto) – è arrivata nel 2017 quando siamo stati scelti per sviluppare un progetto pilota fortemente voluto da Oracle nell’ambito dell’abilitazione e della formazione dei partner. L’idea e la pratica di partenza era quella di fare squadra fornendo all'ecosistema dei partner italiani tutti gli strumenti indispensabili per affrontare piccoli e grandi progetti di trasformazione digitale e di migrazione al cloud all'interno delle aziende. Un progetto in cui abbiamo creduto moltissimo investendo in maniera diretta su competenze e certificazioni di altissimo livello. Oggi il Partner Center of Excellence è un modello a livello europeo tanto che spesso diventa centro di enablement non solo per i partner italiani ma anche per quelli internazionali».
«E’ stato un percorso importante e impegnativo – interviene Becherelli -. Nel tempo grazie a questa struttura abbiamo dato supporto ai partner, e a tutto il loro ecosistema, scommettendo con decisione proprio sulle certificazioni e competenze. Oggi in assenza di queste due componenti è difficile cogliere l’enorme potenziale di una società come Oracle. Il nostro centro ha funzionato e continua a funzionare e, come detto, ci ha portato su una dimensione anche internazionale.
Da tempo abbiamo cominciato a confrontarci con distributori internazionali e con il management di Oracle Iberia, Francia e a breve anche Benelux. È fondamentale questa logica di confronto e apprendimento internazionale. Mettere a fattor comune modelli e casi di eccellenza è la strada migliore, se non l’unica, per permettere a tutto il canale ICT di orientarsi all’interno di rivoluzioni epocali, soprattutto per il loro DNA, come il cloud, l’intelligenza artificiale su cui, proprio ieri Larry Ellison ha insistito con forza».
«La spinta che stiamo imprimendo sulla formazione e sulla fornitura delle giuste competenze ai partner non si ferma – interviene Tabolli -. Nell’ultimo anno abbiamo raddoppiato le risorse a disposizione e oggi possiamo contare su 5 persone accreditate come istruttori Oracle ai massimi livelli su Oracle Cloud Infrastructure e non solo.
Un valore su cui Oracle conta sia a livello italiano che internazionale, la collaborazione è strettissima anche nell’ambito della Oracle University»
«La spinta che stiamo imprimendo sulla formazione e sulla fornitura delle giuste competenze ai partner non si ferma – interviene Tabolli -. Nell’ultimo anno abbiamo raddoppiato le risorse a disposizione e oggi possiamo contare su 5 persone accreditate come istruttori Oracle ai massimi livelli su Oracle Cloud Infrastructure e non solo. Un valore su cui Oracle conta sia a livello italiano che internazionale, la collaborazione è strettissima anche nell’ambito della Oracle University»
L’ecosistema che ruota intorno a Oracle vive una fase di ottima salute per merito del partnership con realtà come Computer Gross ma anche e soprattutto grazie ad un modello “aperto” e collaborativo che fa rima con le strategie e l’approccio dei system integrator.
«Dal distributed cloud al recentissimo annuncio della partnership con Microsoft – racconta Pieroni, nella foto sotto – c’è un denominatore comune che porta sul mercato un modello collaborativo e aperto che piace moltissimo ai partner. La possibilità di incrociare i database Oracle sul cloud Microsoft tanto per fare un esempio permette ai system integrator di esprimere sul territorio un valore, a livello di integrazione, davvero unico. Le nostre stesse figure sono spesso certificate ai massimi livelli per Oracle ma anche sulla parte Aws, Microsoft… e diventano riferimenti importantissimi sul territorio. In questa fase l’apertira, il modello collaborativo tra più provider è vincente».
Proprio l’intelligenza artificiale generativa, come anticipato, è uno dei punti chiave di questo evento. Non a caso Canalys, un uno dei sui ultimi report, parla, in tema di Intelligenza Artificiale generativa di un’opportunità da oltre 150 miliardi di dollari per i partner di canale e gli ISV.
«E un tema su cui occorre muoversi con grande rapidità.– spiega Tabolli – è un ambito su cui abbiamo immediatamente cambiato passo abilitando da subito competenze e figure di valore sul territorio che hanno e avranno il compito di accompagnare i partner in un percorso su cui bisogna farsi assolutamente trovare pronti».
«Pensiamo di avere fatto un buon lavoro e di avere sviluppato, nel tempo, un distributore a valore e di competenze davvero solido per Oracle – conclude Becherelli – I partner in questo momento di stanno ripagando approcciandoci e poi, una volta toccato con mano il supporto che possiamo garantire, avviando un percorso di progressiva fiducia nelle piattaforme innovative di Oracle».