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GfK, come continuare a crescere dopo il boom della pandemia nel mercato tech?

La Tecnologia di Consumo sta iniziando a rallentare. Il nuovo report GfK 'State of Consumer Technology & Durables' fornisce un'istantanea e un’analisi del mercato globale e approfondisce le strategie migliori per mitigare le sfide dell'attuale crisi - a breve e a lungo termine

Mercato

Dopo aver registrato numeri da record durante la pandemia, negli ultimi mesi la Tecnologia di Consumo frena leggermente. In Italia, questo mercato registra una lieve flessione (-0,4%) da gennaio ad agosto 2022.
Il nuovo report GfK 'The State of Consumer Technology & Durables' fornisce un’analisi del mercato globale e approfondisce le strategie migliori per mitigare le sfide dell'attuale crisi - a breve e a lungo termine.

Dopo il boom di vendite registrato durante la pandemia, il mercato della Tecnologia di Consumo si trova ad affrontare un periodo ricco di sfide. Da un lato, le continue interruzioni della Supply Chain stanno portando a un aumento dei costi e a una disponibilità limitata dei prodotti. Dall'altro, le dinamiche macroeconomiche stanno causando un incremento drastico del costo della vita per i consumatori.

Questo ha portato anche in Italia ad una leggera flessione del mercato Tech, che segna un -0,4% da gennaio ad agosto 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, con un fatturato totale di 10,4 miliardi di euro.

Come le aziende possono proteggere la propria quota di mercato

Nonostante le difficoltà del momento, tagliare gli investimenti potrebbe non essere la soluzione migliore. L’analisi delle crisi passate dimostra infatti come le aziende che continuano a innovare abbiano maggiori probabilità di mantenere la propria quota di mercato e riprendersi più velocemente rispetto alle aziende che tagliano gli investimenti. Per continuare ad avere successo, Retailer e Produttori devono quindi adattare rapidamente le proprie strategie ai cambiamenti del contesto, provando ad esempio:

  • Ottimizzare la supply chain: Per compensare le interruzioni della filiera distributiva, Retailer e Produttori dovrebbero rivalutare i propri modelli di approvvigionamento e la dipendenza dai singoli mercati di produzione. Ad esempio, diversificando i canali di produzione e distribuzione per suddividere il rischio o implementando modalità innovative di gestione delle scorte. I modelli di vendita indiretta – come quella attraverso i distributori - sono diventati molto popolari durante la pandemia. Le vendite dei distributori italiani, ad esempio, sono aumentate di circa il +12% nel 2020 rispetto al 2019. E nel 2022, le vendite da gennaio ad agosto erano ancora superiori del 21% rispetto allo stesso periodo del 2019 (mentre si registra un -0,9% rispetto al 2021).
  • Ripensare il mix di prodotti offerti: Il sentiment dei consumatori è ancora in discesa. Tuttavia, esistono ancora settori che offrono ottime possibilità di crescita all’interno del mercato della Tecnologia consumo. A livello italiano, ad esempio, le vendite di termostati intelligenti per il risparmio energetico sono aumentate del +22% da gennaio a luglio 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019 e gli elettrodomestici delle etichette energetiche più convenienti stanno seguendo lo stesso trend. Retailer e Produttori dovrebbero quindi ottimizzare la propria offerta, puntando su prodotti in caso di appassionare o offrire un vantaggio economico ai consumatori.
  • Esplorare i mercati meno sfruttati: Non tutte le aree del mondo sono state colpite allo stesso modo dall'inflazione, dai problemi di supply chain o dal calo del sentiment dei consumatori. Molti Paesi in via di sviluppo stanno subendo di meno gli effetti crisi e hanno ancora tassi di penetrazione della Tecnologia di consumo molto bassi. Pertanto, focalizzare le proprie strategie su questi mercati potrebbe creare opportunità di crescita completamente nuove.

Al passo dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori

Crisi su larga scala come la pandemia o l'attuale crescita dell’inflazione hanno sempre un impatto significativo sui comportamenti dei consumatori, influenzando direttamente cosa, dove e come acquistano. In questa situazione di estrema volatilità, le aziende hanno bisogno di dati aggiornati per continuare a comprendere il proprio pubblico di riferimento, adeguando la segmentazione dei consumatori sulla base degli effetti della pandemia e dell’incremento del costo della vita.

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