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«Così risolviamo il rompicapo dell’endpoint security al tempo della ripartenza», la sfida di Cylance

Endpoint security, una sfida contemporanea e urgente su cui da tempo Blackberry è scesa in campo con una offerta di straordinario valore come quella firmata Cylance. Una piattaforma di security end to end che, grazie al potere del machine learning, oggi sta aiutando system integrato e imprese a ripartire più forti e innovativi di prima. Tutti i dettagli di una nuova rubrica #SicuroComeCylance, costruita da BlackBerry in collaborazione con Computer Gross

Tecnologie & Trend

Endpoint security, ovvero protezione di smartphone, pc, device mobili: una sfida, un punto chiave e, spesso anche un tasto dolente, nell’agenda di ogni forma e dimensione di impresa, oggi più che mai. Nasce da qui, al centro dell’importanza di questa sfida, la teoria e la pratica di un nuovo spazio editoriale di confronto ad alto valore aggiunto come #SicuroComeCylance.

Reportage, guide pratiche, video esclusivi, blog, social influencer…. ogni mese uno spazio multipiattaforma (digitale, social…) per raccontare come e con quali strumenti è oggi possibile affrontare e vincere la sfida della protezione degli endpoint.

Una bussola fondamentale , pratica e pragmatica studiata appositamente per tutti i partner, system integrator che stanno cercando la strada migliore per proteggere davvero i propri clienti.

Un progetto ambizioso e necessario fortemente voluto da due realtà che forse meglio di tutti incarnano l’importanza delle competenze e della specializzazione necessari oggi per “giocare” questa partita: Blackberry/Cylance e Computer Gross.

Perché adesso e perché è utile #SicuroComeCylance?

Il motivo è presto detto: nella fase più acuta della pandemia e, soprattutto ora, nel cuore di questa delicata fase di ripartenza, la corsa verso gli uffici remoti, distribuiti, ibridi ha scatenato una proliferazione senza precedenti di device, smartphone, pc, notebook…

Un fiume in piena di tecnologia diversa, multiforme ma unito da un chiaro e preciso denominatore comune: permettere a tutti noi di lavorare, produrre, comunicare accedere a piattaforme, dati e processi aziendali sempre e comunque, a prescindere da latitudine e longitudine.

Un potere, tutto digitale, che di fatto ha permesso a tutti noi prima di “continuare” nonostante tutto e ora sta portando imprese, manager a toccare con mano il vero valore dello smart working e della possibilità di costruire spazi di lavoro realmente ibridi, funzionali e a misura di nuovo worklife balance…

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E dunque? Tutto è bene quel che finisce bene?

Non del tutto, anzi, non proprio. Numeri del Clusit (la più importante associazione di sicurezza in Italia) alla mano, l’esplosione di device di cui sopra è stata anche un clamoroso catalizzatore per le attenzioni di hacker e cybercriminali. Un’attenzione che oggi si è tradotta in una pioggia di cybertruffe che sfruttano alla grande quello che viene definito il binomio perfetto dell’insicurezza: la moltiplicazione dei punti di accesso alle infrastrutture aziendali unita ad un livello di attenzione sempre molto basso da parte degli utenti. Un binomio, una tempesta perfetta che di fatto sta mettendo in scacco migliaia di imprese nel momento esatto in cui nessuno può permettersi di fermarsi.

La dinamica è tristemente nota, l’ultimo esempio in questo senso è del resto tutto nel clamoroso attacco al sito dell’agenzia delle entrate: un dipendente, un manager viene tratto in inganno con una mail che chiede di fare una azione (click, risposta…) il malware entra in circolo e nel giro di poco documenti aziendali, scansioni di documenti personali, report finanziari, contratti… vengono bloccati e poi resi disponibili solo dietro al pagamento di un riscatto.

In uno scenario in cui, sempre secondo i dati Clusit, i ransomware vanno a segno ogni 11 secondi, è dunque normale e comprensibile che imprese e manager stiano mettendo crescente pressione sul proprio partner tecnologico in cerca di strumenti e piattaforme davvero efficaci nel gestire la protezione degli end point. Una pressione che system integrator e reseller del territorio possono e devono tramutare in opportunità di business a patto però, spiegano gli stessi ricercatori del Clusit, che abbiano piena coscienza dell’importanza del loro ruolo e soprattutto siano in possesso degli strumenti e delle competenze adatte per affrontare una sfida da cui oggi spesso dipende la salute stessa di una realtà di business.

Per saperne di più e conoscere tutti i dettagli dell’offerta di Blackberry clicca qui!

Endpoint security, la risposta di Cylance (Blackberry)

E’ proprio in questo contesto, nel mezzo di questa tempesta perfetta che da tempo sta macinando record di crescita e diffusione, una strategia, un’idea di endpoint security unica come quella messa nero su bianco da Cylance, che dal 2019 è parte integrante dell’offerta di Blackberry, colosso della cybersecurity mondiale.

L’idea e la pratica di Cylance è proteggere le organizzazioni con una moderna soluzione unificata per la sicurezza degli endpoint. Si parla di un approccio end-to-end alla sicurezza informatica possibile perché basato sull'intelligenza artificiale e in particolare nel machine learning. Un approccio da cui scaturisce maggiore visibilità e protezione contro le minacce informatiche attuali e future.

Dalle parole ai fatti, le carte vincenti, il motore su cui i system integrator hanno oggi l’opportunità di scommettere per affrontare la Sfida del momento (la S maiuscola non è un caso)… tutto questo insomma prende forma in un’offerta completa sviluppata come segue:

CylanceGUARD è un servizio Managed Extended Detection and Response (XDR) basato su abbonamento 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Gli analisti di Cylance agiscono come un'estensione del team di un partner o di un’azienda, correlando la telemetria tra i dispositivi e fornendo informazioni utili per prevenire rapidamente le minacce riducendo al minimo l'affaticamento degli avvisi.

CylancePROTECT è invece una piattaforma di protezione degli endpoint (EPP) basata sull'intelligenza artificiale che blocca gli attacchi informatici e fornisce controlli per la protezione da minacce sofisticate.

CylanceOPTICS è poi la nuova generazione di Endpoint Detection and Response (EDR) abilitata per il cloud che funziona insieme a CylancePROTECT per il rilevamento e la correzione delle minacce sul dispositivo in tutta l'organizzazione. La soluzione Cylance EDR per la prevenzione elimina efficacemente la latenza di risposta, identificando e agendo per fermare gli attacchi informatici in pochi millisecondi, prima che si verifichino danni

CylancePERSONA è una soluzione di Identity and Access Management (IAM) basata sull'intelligenza artificiale per l'autenticazione continua all'interno di un contesto UEBA (User and Entity Behavior Analytics). Adatta in modo dinamico le policy per la protezione da attacchi informatici e minacce interne e offre alle organizzazioni la sicurezza Zero Trust che viaggia e si adatta in base ai cambiamenti degli ambienti di lavoro in modo che i dipendenti possano essere produttivi, ovunque si trovino, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo stiano utilizzando.

CylanceGATEWAY è uno Zero Trust Network Access (ZTNA) basato sull'intelligenza artificiale. Consente alla forza lavoro remota di stabilire una connettività di rete sicura da qualsiasi dispositivo, gestito o non gestito, a qualsiasi app nel cloud o in locale, su qualsiasi rete. La soluzione ZTNA cloud-native fornisce accesso scalabile solo in uscita a qualsiasi applicazione nascondendo le risorse critiche da utenti non autorizzati, riducendo al minimo le aree di superficie di attacco.

CylanceAVERT previene l'uso improprio e la perdita delle informazioni sensibili della propria azienda. CylanceAVERT protegge da perdite monetarie e reputazionali impedendo l'esfiltrazione e la raccolta non autorizzate delle informazioni sensibili della propria azienda attraverso il rilevamento, l'inventario e la categorizzazione. Questa soluzione per la protezione dei dati aiuta anche a rimediare agli incidenti di sicurezza e a garantire la conformità normativa.

«Il futuro della sicurezza informatica – concludono gli esperti di Cylance - è alimentato dall'intelligenza artificiale avanzata di Cylance AI. Un motore innovativo per la sicurezza degli endpoint che oggi è unico nel bloccare il malware e gli attacchi dannosi, prima che si verifichino».

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