Il progetto, il cui acronimo sta per Data Analytics & Network Innovation, riguarda soluzioni tecnologiche per persone con disabilità e mobilità limitata. In quest'ottica la tecnologia migliora le condizioni di vita nel quotidiano: al ChangeNOW Summit sono state presentate iniziative innovative e data-driven. Nello specifico, DANI è un progetto di Edge Computing che avvicina l’elaborazione e la conservazione dei dati alla loro origine
Arrow Electronics ha presentato il nuovo progetto Data Analytics & Network Innovation, noto anche come 'Progetto DANI' che si pone l'obiettivo di migliorare la vita delle persone che utilizzano la sedia a rotelle e di coloro con mobilità limitata.
Arrow ha illustrato il progetto durante il ChangeNOW, un summit internazionale di tre giorni che si è tenuto a Parigi (19-21 maggio), durante il quale ricercatori e innovatori di primo piano hanno condiviso idee e soluzioni finalizzate a proteggere il pianeta e a rendere la qualità della vita più sostenibile.
Fulcro del progetto DANI il tennista in sedia a rotelle Dani Caverzaschi, 28 anni, nato senza gran parte della gamba destra e con varie malformazioni alla sinistra. Dani gioca nel Wheelchair Tennis Tour della Federazione Internazionale di Tennis (ITF) e parteciperà per la prima volta al secondo Grande Slam dell'anno, il Roland-Garros, dal 31 maggio al 4 giugno. Ha inoltre giocato con la squadra nazionale spagnola, che si è classificata seconda, per il secondo anno consecutivo, nella Coppa del Mondo a Vilamoura, in Portogallo, a maggio.
Arrow e Dani stanno collaborando a due soluzioni tecnologiche per migliorare la vita delle persone in sedia a rotelle e di quelle con disabilità:
Estendendo l'esperienza e le competenze di Arrow, le due soluzioni introducono un nuovo approccio alla mobilità, in modo integrato, e si avvalgono di tecnologie rivoluzionarie, che coniugano hardware e software evoluti, architettura cloud e analytics per acquisire e studiare i dati. In modo univoco, i dati sono rilevanti per le specifiche esigenze di coloro che sono su una sedia a rotelle o hanno una mobilità limitata.
WheelWay si concentra su 'ciò che è possibile', anziché sugli ostacoli, consentendo alle persone in sedia a rotelle di organizzare gli spostamenti e di scoprire la città circostante. Le istruzioni di itinerario coniugano dati 'live' provenienti da GPS Smart e servizi di public cloud, per fornire informazioni sul precorso 'in tempo reale' e a misura di mobilità. Si tratta di una soluzione unica per la comunità dei disabili.
La seconda iniziativa, DataRally, è progettata per gli atleti professionisti in sedia a rotelle e si propone di migliorarne le prestazioni, consentendo loro di ottenere vantaggi agonistici. Finora, Dani ha dovuto fare affidamento sulla propria sensibilità e sull'intuizione per ottimizzare il proprio gioco. Oggi, grazie all’utilizzo di sensori installati sulla sedia a rotelle, sulla racchetta da tennis e di un dispositivo da portare al polso, DataRally consente a Dani e al suo coach di raccogliere e analizzare in tempo reale i dati di ogni partita e sessione di allenamento, per individuare precise aree del suo livello di gioco su cui lavorare.
La tecnologia può essere adattata per misurare velocità, accelerazione, distanza percorsa, impatti, numero di giri, frequenza cardiaca, velocità del servizio, posizionamento della pallina sulla racchetta e altro ancora.
"Queste soluzioni non sono invasive e non mi rendono più dipendente", ha dichiarato Caverzaschi, il cui obiettivo è quello di semplificare la disabilità. "Sono io a generare i dati, che vengono poi analizzati, quindi le informazioni mi ritornano attraverso le app, consentendomi di prendere decisioni in modo consapevole. Spetta a me decidere dove andare e cosa fare. Decido io come regolarmi in campo. I dati mi consentono una maggiore scelta, ma anche più libertà e opportunità."
DANI è un progetto di Edge Computing che avvicina l’elaborazione e la conservazione dei dati alla loro origine. Ogni tecnologia viene sviluppata dai ricercatori del Graduate Programme di Arrow: giovani collaboratori che, come Dani, sono ventenni e nativi digitali.