Stiamo parlando di qualcosa come 322.000 aziende che lo scorso anno hanno speso quasi 3 miliardi e 500 mila euro in tecnologia e servizi digitali, il 10% dell’intero mercato ICT nazionale.
Il Digitale per il tessuto imprenditoriale emiliano-romagnolo sarà in questo 2022 il mezzo per internazionalizzarsi, aumentare le vendite online e creare progetti innovativi collaborando con le startup: stiamo parlando di quasi 322.000 aziende che lo scorso anno hanno speso quasi 3 miliardi e 500 mila euro in tecnologia e servizi digitali, il 10% dell’intero mercato ICT nazionale. Questi i nuovi dati regionali presentati a Bologna insieme a Confcommercio Emilia Romagna da Assintel, l’Associazione Nazionale delle Imprese ICT e Digitali, che sono parte dell’osservatorio Assintel Report realizzato insieme alla società di ricerca indipendente IDC Italia, con la sponsorship di Confcommercio, Grenke e Intesa Sanpaolo.
Le tre più importanti aree di investimento digitale delle aziende emiliano-romagnole nel 2021 sono state le Soluzioni gestionali, al primo posto con oltre il 70% delle imprese, le soluzioni per la rete aziendale web e la cybersecurity (più del 60% di loro), in linea con i comportamenti medi delle aziende delle altre regioni. Il punto di attenzione è quella delle competenze digitali e della cultura dell’innovazione: solo il 21% delle imprese della regione si dà punteggi elevati su competenze e cultura digitale, mentre il 28% è consapevole di avere una bassa cultura e basse competenze digitali.
“Questi dati fanno riflettere su una duplice necessità: quella di formare profili professionali con le competenze innovative richieste dal mercato, unita all’estremo bisogno di evangelizzare il tessuto imprenditoriale sulle possibilità concrete che il digitale porta in termini di sviluppo del proprio business. La fotografia dell’Emilia Romagna ci restituisce una spesa media ICT per impresa superiore alla media nazionale – quasi 11.000 euro contro i 9.000 a livello Italia – che ci suggerisce come le PMI locali siano già ingaggiate nel percorso di transizione digitale: dobbiamo essere capaci di valorizzarle con una messa a sistema delle esperienze e delle risorse attraverso una sempre più stretta sinergia fra associazioni e istituzioni”, così Paola Generali, Presidente Assintel e Massimo Neri, Coordinatore del Comitato Assintel Emilia Romagna. “L’innovazione tecnologica e digitale rappresenta per l’Emilia-Romagna una sfida che coinvolge trasversalmente tutti i settori: dall’economia alla scuola, dalle città alla sanità. È un asset su cui abbiamo già iniziato a investire con un ritorno incredibile: penso al bando di 8 milioni per la digitalizzazione delle imprese artigiane a cui hanno partecipato progetti bellissimi, segno che la tecnologia sta entrando nella cultura imprenditoriale dei nostri territori. La nostra regione potrà contare, mettendolo anche a disposizione del Paese, sul Tecnopolo dei Big Data a Bologna, dove il supercomputer Leonardo sarà in particolare al servizio del sistema delle imprese, e sull'ecosistema dell'innovazione, guidato dalle nostre Università con il CNR, il cui progetto per la transizione ecologica del sistema economico e sociale regionale ha appena ottenuto il punteggio più alto per accedere a 100 milioni del bando nazionale sulla ricerca.Con le nuove risorse che verranno assegnate dell'Unione europea continueremo a investire in questa direzione, per accompagnare le imprese e formare le competenze necessarie, al fine di governare il cambiamento digitale e portare l’Emilia-Romagna in un futuro di sviluppo equo e inclusivo, creando buona occupazione” conclude Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Regione Emilia-Romagna.
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