Grazie alla sua mutlicloud data platform, Cohesity risolve il problema della frammentazione dei dati, proteggendoli e gestendoli ovunque risiedano. In forte espansione il numero dei servizi offerti, che oggi includono backup e ripristino, disaster recovery, servizi di file e oggetti, dev/test, conformità dei dati, sicurezza e analisi
Risolvere il problema della frammentazione dei dati, proteggendoli, gestendoli e generando valore ovunque si trovino: nei data center, nelle reti edge o nel cloud. Questa la missione di
Cohesity, realtà fondata nel 2013 a San Jose (in California) da
Mohit Aron, che in precedenza aveva lavorato come sviluppatore in Google e, poi, co-fondato Nutanix. Alla base della sua visione,
la possibilità di dare vita a una nuova generazione di data management, adattando i principi di progettazione software dei grandi cloud hyperscaler alla gestione dei dati aziendali in modo da ridurre drasticamente la complessità. Il tutto si è tradotto nello sviluppo della
Cohesity Helios Multicloud Platform, una suite sempre più ricca di servizi, che oggi includono backup e ripristino, disaster recovery, servizi di file e oggetti, dev/test, conformità dei dati, sicurezza e analisi.
Partner e investitori di Cohesity sono aziende del calibro di Cisco e Hpe, cui si affiancano importanti azionisti sono Aws, Microsoft, Pure Storage e
Lenovo. Negli Stati Uniti le sue soluzioni software defined sono adottate oggi dal 25% delle Fortune 500 con una diffusione crescente che si riflette su revenue in continua espansione:
300 milioni di dollari il fatturato dell’anno fiscale chiuso ad agosto 2021, +70% rispetto al 2020. Importanti anche i riconoscimenti delle società di analisi. Prima fra tutte Gartner, che ha collocato Cohesity tra i
Leader del Magic Quadrant dedicato al Data Center Backup and Recovery Software 2021, mentre il
Net Promoter Score attribuisce al vendor un punteggio pari a 90, il che significa che i clienti sono estremamente propensi a raccomandare le sue soluzioni a tutti i loro pari.
In Italia una struttura snella, ma in forte crescitaAmbiziosi gli obiettivi fissati non solo a livello globale, ma anche italiano, un mercato in cui opera una struttura snella, ma in forte espansione.
Oggi il team locale conta una quindicina di persone, ripartite in tre team di vendita e uno di canale. Una risorsa è pienamente dedicata alle alleanze, mentre altre figure si occupano dello sviluppo dei lead, affiancate da un team marketing.
“Il modello go to market è completamente indiretto e strutturato su due livelli: distributori e rivenditori. Questi ultimi sono di più tipologie. Accanto a reseller e service provider che acquistano le licenze per vendere servizi, contiamo alcuni global system integrator esclusivamente focalizzati sui grandi clienti. Sul mercato operiamo anche attraverso le alleanze tecnologiche, strette con realtà che mettono a disposizione le loro infrastrutture per offrire le nostre soluzioni di Data Management as a service e Disaster Recovery as a service” afferma
Albert Zammar, Regional Director Southern Europe di Cohesity. Tre le
certificazioni previste dal programma di canale (Associated, Preferred e Premier), ottenute in base al livello di ingaggio e al volume di vendita.
Albert Zammar, Regional Director Southern Europe di Cohesity“Il target della nostra offerta è rappresentato soprattutto dalle aziende medio-grandi alla ricerca di una soluzione in grado di risolvere il problema della mass data fragmentation. Un esempio è rappresentato dalla Banca Popolare di Sondrio che grazie a Cohesity è riuscita a vincere la sfida dei dati secondari e la loro proliferazione nelle varie filiali” prosegue Zammar, sottolineando come
la scelta della banca sia ricaduta su questo vendor per la solidità, la scalabilità e la facilità di gestione delle sue soluzioni, ma soprattutto per la loro capacità di analizzare i dark data e metterli rapidamente a disposizione del business.
Una multicloud data platform in espansione“La maggioranza dei dati aziendali oggi risiede all’interno di silos costruiti in funzione del tipo di workload: una frammentazione che con il cloud è andata ulteriormente aumentando. Cohesity punta a ridurre questa frammentazione, aumentando l’efficienza e la disponibilità dei dati. Per mettere ordine è partita da uno dei workload fondamentali, la data protection, consolidando intelligenza e storage in un’unica soluzione basata sull’iperconvergenza” spiega
Manlio De Benedetto, Director System Engineer Semea di Cohesity.
Manlio De Benedetto, Director System Engineer Semea di CohesityOriginariamente si trattava di una soluzione solo on premises da installare su un server che attraverso un software generava un file system e si occupa del backup tramite un’unica interfaccia. A questo primo workload se ne sono successivamente aggiunti altri, aprendo la soluzione Cohesity alla
condivisione di file. Nel tempo l’offerta si è aperta, di necessità, all’
integrazione con il cloud nelle sue tante declinazioni (Iaas, Saas e Paas) arrivando fino all’edge.
“Dall’on premises siamo, quindi, passati al cloud all’edge offrendo soluzioni di Data Management as a service in grado di coprire più ambiti della gestione del dato, consolidando la data efficiency, rimuovendo la complessità e permettendo di ottenere più valore dai dati” chiarisce De Benedetto, che ricorda come
tutto sia gestito da una sola piattaforma con un’unica interfaccia.
Recentemente la proposta è stata, tra l’altro, ulteriormente arricchita di nuove soluzioni.
Lo scorso giugno Cohesity ha annunciato, infatti, ai clienti europei il lancio della sua offerta di Backup as a Service (BaaS):
DataProtect delivered as a Service. Ospitata in hosting su AWS, la soluzione offre ai clienti di medie e grandi dimensioni un modo estremamente semplice per eseguire il backup dei dati, eliminare i silos e ridurre i costi, mentre Cohesity gestisce l’infrastruttura attraverso la sua piattaforma multicloud Helios.
La dashboard di Cohesity DataProtectA metà novembre il vendor ha, poi, annunciato
la nuova soluzione di Disaster Recovery as a Service (DRaaS), che estende le capacità di disaster recovery garantite da
Cohesity SiteContinuity, aggiungendo la possibilità di sfruttare AWS come sito di ripristino per failover e failback in un modello Software as a service. Ciò garantisce maggiore flessibilità, oltre alla capacità di ridurre al minimo le interruzioni e la perdita di dati, e di rispettare gli accordi sul livello di servizio.
Le ultime novità riguardano, infine, il lancio di
Cohesity DataGovern e
Project Fort Knox. Il primo è un servizio di sicurezza e gestione dei dati che impiega Intelligenza Artificiale e Machine Learning per automatizzare l’individuazione di dati sensibili e rilevare accessi anomali o modelli di utilizzo che possono indicare un attacco in corso. Il secondo è, invece, un servizio che permetterà ai clienti di mantenere una copia isolata dei propri dati in una cassaforte gestita da Cohesity per migliorare la resilienza dei dati in caso di attacchi ransomware. Oltre all’immutabilità, ciò offre ai clienti un altro importante strumento per contrastare gli aggressori che cercano di crittografare i dati.
La dashboard di Cohesity DataGovern