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Context, i rivenditori europei investono sul cloud

Per il prossimo anno circa la metà dei rivenditori europei è intenzionata a investire maggiormente sul cloud, chi in modo strategico e chi più tattico.

Mercato
Quasi la metà (49%) dei rivenditori europei si sta preparando per significativi investimenti nel cloud nel prossimo anno, per soddisfare le crescenti richieste dei clienti alle prese con la trasformazione digitale. 
A sostenerlo è l’analista di mercato Context, che in un'anteprima dell'indagine ChannelWatch ha rilevato che il 73% dei rivenditori riporta che i clienti hanno accelerano il tasso di trasformazione digitale con una spinta legata alla pandemia e più della metà (51%) afferma che il cloud sta guidando questa impennata.
Indubbi i vantaggi riconosciuti a questo paradigma IT: scalabilità, gestione remota, sicurezza integrata e fornitura remota dei servizi si stanno rivelando determinanti quando la nuova era del lavoro ibrido si lascerà alle spalle lo stato emergenziale.
cloud computing

Circa la metà dei 6.500 rivenditori coinvolti da Context nell’indagine sta già vendendo prodotti e servizi cloud. La maggior parte (53%) vende da uno a tre servizi cloud, il 29,5% da quattro a 10 e il 17% oltre 10. Un mercato più maturoUlteriori dati rivelano la maturità del mercato.
Si parla di una divisione 50-50 tra coloro che hanno automatizzato le loro offerte cloud e chi no.
Secondo Chris Vallenduuk, Cloud Specialist di Context, coloro che utilizzano il provisioning automatizzato abilitato attraverso i marketpalce dei distributori hanno un flusso di lavoro molto più scalabile in grado di supportare oltre cinque offerte per mercati verticali.
Coloro che fanno il provisioning manuale hanno maggiori probabilità di avvantaggiarsi di vendite opportunistiche di offerte come Microsoft 365, che non offrono opportunità di cross selling e hanno margini molto ridotti.
Ulteriori dati rivelano che la maggior parte dei rivenditori (53%) attualmente si affida alle vendite inbound in modo opportunistico, piuttosto che al cross-selling (38%) o alla promozione del marketing outbound digitale (29%) e tradizionale (16%). È probabile che quelli di questi ultimi gruppi siano più avanzati nelle loro offerte cloud.
"Sappiamo che circa il 50% dei rivenditori riconosce che il cloud è un'area vitale su cui investire. Ma ora è tempo per loro di espandere i propri portafogli e passare a tecniche di marketing più attive e all'integrazione dei prodotti", sostiene Chris Vallenduuk. "Dopo tutto, è qui che si trovano i veri profitti e dove la maggior parte dei distributori è ben posizionata per offrire un eccellente valore al canale".
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