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Come cambia lo spazio di lavoro ibrido, da soluzione d’emergenza a vantaggio strategico

Se da un lato è vero che la trasformazione delle modalità e degli spazi di lavoro era già nell'aria da diverso tempo, l'anno appena trascorso abbia dato una notevole accelerata verso la nascita di uffici ibridi, con parte dei dipendenti in presenza e parte collegata da remoto. Lontano dall'essere un semplice compromesso adottato per fare temporaneamente fronte all'emergenza sanitaria, l'hybrid workplace rappresenta il presente e, ancor di più, il futuro dell'ufficio.

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Nell'ultimo periodo, complice la pandemia, la collaborazione video è diventata il canale principale tramite cui le aziende mantengono i dipendenti connessi tra di loro, oltre che con clienti e collaboratori esterni. A ben vedere, infatti, secondo una ricerca firmata Recon Research, prima dell'inizio dell'emergenza sanitaria, solo il 14% dei lavoratori usava una piattaforma di videoconferenza almeno una volta al giorno e, anche nelle aziende all'avanguardia dove già si praticava il cosiddetto smartworking, il 22% dei lavoratori da remoto non utilizzava le videoconferenze.

In poco più di un anno, la situazione appare però molto diversa. L'adozione forzata di nuove modalità di lavoro da remoto ha improvvisamente portato la videoconferenza nella quotidianità di tutti, come strumento imprescindibile del lavoro da casa. Ed è così che, l'utilizzo delle soluzioni di collaborazione video è pressoché triplicato, con più della metà degli smartworker che dichiara di servirsene almeno una volta al giorno, un quarto che ammette di utilizzarle addirittura più volte nell'arco della medesima giornata.

Se da un lato è vero che la trasformazione delle modalità e degli spazi di lavoro era già nell'aria da diverso tempo, non si può ignorare come l'anno appena trascorso abbia dato una notevole accelerata verso la nascita di uffici ibridi, con parte dei dipendenti in presenza e parte collegata da remotoLontano dall'essere un semplice compromesso adottato per fare temporaneamente fronte all'emergenza sanitaria, l'hybrid workplace rappresenta il presente e, ancor di più, il futuro dell'ufficio.

Oggi, negli ambienti di lavoro ibridi, la maggior parte delle persone lavora da casa, ma, già da qualche mese i luoghi e le postazioni di lavoro "smart" si stanno moltiplicando in base alle necessità di dipendenti e aziende. Il mix delle postazioni di lavoro viene definito con l'obiettivo di massimizzare produttività ed efficienza, favorendo la collaborazione tra reparti e team dislocati in tutto il mondo. È così che una soluzione adottata per affrontare un periodo di emergenza, si sta trasformando in un vantaggio strategico per tutte quelle aziende che ne stanno cogliendo le potenzialità e attrezzarsi al meglio. Non a caso, infatti, si parla già di una cultura aziendale ibrida, il cui obiettivo è, da un lato, quello di far sentire a proprio agio i lavoratori in remoto, dall'altro, quello di stimolare il potenziale di una forza lavoro intelligentemente distribuita.

Le aziende devono innanzitutto imparare a fidarsi dei propri dipendenti, lasciando che ognuno di loro scelga dove e quando lavorare, misurando i risultati e non le ore passate davanti al PC o alla scrivania.
 Per consentire il coinvolgimento attivo di tutti a partecipare alle riunioni e stimolare la creatività dei team, è fondamentale dotare gli uffici e i lavoratori della tecnologia più adeguata in grado di agevolare la collaborazione a distanza e facilitare la condivisione delle idee. In questo contesto, gli spazi di lavoro dove realizzare riunioni online sono la porta di accesso alla forza lavoro distribuita. Le aziende hanno la necessità di dotarsi di dispositivi di ultima generazione in grado di portare la videoconferenza e le sale riunioni di piccole, medie e grandi dimensioni ad un livello superiore, migliorando la qualità dei meeting negli ambienti di lavoro ibridi, spazi che sono in costante evoluzione.

Come suggerisce Laura Canova, Marketing Manager di Logitech Video Collaboration Italy, "prerequisiti fondamentali e punti di forza di queste soluzioni devono essere: la semplicità di installazione, gestione e utilizzo, la compatibilità con tutte le principali piattaforme di videocollaborazione, l'alta qualità audio-video e il design minimal ed elegante, caratteristiche che renderanno questi device perfetti per ogni situazione e ogni tipo di sala riunioni".

"La possibilità di monitorare in tempo reale il numero di persone presenti nella sala e riconoscere chi sta parlando sono le nuove frontiere delle tecnologie più avanzate, avvalorate da sistemi di Intelligenza Artificiale", aggiunge Davide Bevilacqua, Head of Enterprise Business Italy. "Questo, da un lato, permette alle aziende, in un momento così particolare, di organizzare spazi per meeting sicuri ai propri dipendenti, dall'altro, garantisce una performance tecnologica in grado di assicurare un'esperienza in video assimilabile a quella di persona".
Adottato dalle aziende per garantire la continuità lavorativa durante la pandemia, lo spazio di lavoro ibrido è ormai una realtà irrinunciabile, dalla quale non si tornerà più indietro. Le aziende devono solo comprendere come potenziarlo grazie a soluzioni di collaborazione video di ultima generazione. Per capire come scarica l'eBook Logitech Collaborazione negli ambienti di lavoro ibridi.
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