Cisco è pronta a licenziare 6mila dipendenti, ovvero l’8% dell’organico totale. E si dice pronta a uscire da Vce, la joint venture creata con Emc e VMware per le infrastrutture convergenti nella quale Cisco possiede il 35 percento.
Dopo aver licenziato quasi 20mila persone negli ultimi cinque anni,
Cisco ha confermato l’intenzione di proseguire lungo questa strada, a fronte di un andamento poco soddisfacente.
Infatti, l'attuale Ceo,
John Chambers, ha sottolineato come, nell’ultimo trimestre, la modesta crescita nelle vendite in Europa e nelle due Americhe (1-2%) sia stata poi del tutto vanificata dal calo del 7% della regione Asia-Pacifico. È proprio in quella region che l’azienda sta soffrendo di più la concorrenza di realtà come
Huawei e
Zte.Pertanto, la società californiana ha comfermato di voler ristrutturare alcuni segmenti di business, con un impatto atteso su circa
6mila dipendenti, ovvero l’8% dell’organico totale. Secondo le intenzioni annunciate ufficialmente, Cisco vorrebbe concentrarsi su ambiti come il
cloud, la
sicurezza, la
virtualizzazione, l’
analisi, i
data center, l’
Internet delle Cose e la collaborazione. Anche in termini di organizzazione interna sono previsti cambiamenti per affrontare i temi portanti proposti dal mercato.
Fra le novità, potrebbe esserci anche la decisione di uscire da
Vce, la joint venture creata con
Emc e
VMware per le
infrastrutture convergenti nella quale Cisco possiede il 35%. Nel caso, la quota verrebbe rilevata dal leader dello storage, per farne un’entità societariamente paragonabile alla stessa VMware, Pivotal o Rsa Security. Questo non significherebbe però la fine della collaborazione fra i due big del mercato It. Anzi, Emc potrebbe integrare meglio server e switch
Ucs nella propria offerta
Vblock.
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