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Per Lenovo un anno da record

Crescita anno su anno del 20% e un fatturato che nel proprio quarto trimestre dell'anno fiscale 20-21 è cresciuto del 48%. Tutto questo ha permesso di contabilizzare un fatturato totale di oltre 60 miliardi di dollari. I commenti di Emanuele Baldi, Alessandro De Bartolo e Carlo Barlocco.

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Risultati davvero record per il quarto trimestre e per l’anno fiscale di Lenovo, con una crescita che ha riguardato un po’ tutte le divisioni dell’azienda. Il fatturato del Gruppo nel quarto trimestre è cresciuto del 48% anno su anno, attestandosi a 15,6 miliardi di dollari Usa. Gli utili hanno registrato la più grande crescita degli ultimi due anni, con un utile pre-tasse di 380 milioni di dollari e un utile netto di 260 milioni di dollari, pari a crescite del 392% e 512% rispettivamente. Il quarto trimestre ha rappresentato la chiusura di un anno record, con il fatturato annuo dell’azienda che ha superato la soglia dei 60 miliardi di dollari, oltre 10 miliardi in più rispetto all’anno precedente per una crescita del 20% tondo.

Gli utili annuali sono cresciuti in misura ancora maggiore, attestandosi a quasi 1,8 miliardi di dollari pre-tasse e 1,2 miliardi di dollari netti, con una crescita superiore al 70% in entrambi i casi rispetto al precedente anno fiscale. Le aree Intelligent Devices Group (PCSD e MBG) e Data Center Group hanno registrato crescite nel fatturato annuale del 20% e 15% rispettivamente, mentre il fatturato della divisione Software e Servizi è cresciuto a un tasso doppio rispetto al fatturato totale del Gruppo, con una crescita di quasi il 40% anno su anno e un record di fatturato di 4,9 miliardi di dollari.

“Lo scorso trimestre abbiamo registrato la più grande crescita in quasi un decennio e abbiamo chiuso l’anno fiscale superando il traguardo dei 60 miliardi di dollari di fatturato, con un record di utili. Questi risultati storici sono stati ottenuti grazie alle nostre competenze di base, a una strategia chiara, a prodotti innovativi, alla nostra eccellenza operativa e a un modello di business globale e al contempo locale per rispondere alle esigenze della nuova normalità”, è il commento ufficiale di Yuanqing Yang, Chairman e CEO di Lenovo. “Guardando al futuro, raccoglieremo le enormi opportunità di crescita create da tendenze di mercato che vanno nella direzione di un miglioramento nel consumo di informazioni, nelle infrastrutture e nelle applicazioni, guidando una crescita sostenibile nel lungo termine e assicurandoci la possibilità di creare un futuro ancora più smart nei prossimi anni”. 

Un anno incredibile

Esprime una più che comprensibile soddisfazione anche Emanuele Baldi, Executive Director & General Manager, Italy & Israel di Lenovo, nel commentare i risultati con ChannelCity: “sicuramente un anno incredibile, anche se si guarda all'evoluzione nel corso dei quattro trimestri, nei quali ognuno ha superato precedenti a tappe di crescita, e con l'ultimo trimestre che ha segnato un incremento del 20 per cento rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso”.

Ma è un fatto che la pandemia ha determinato “fin da subito un aumento di domanda, con l’unico limite alla crescita determinato dalla disponibilità di prodotto”, prosegue Baldi, sottolineando che “ovviamente, nel corso dei trimestri ci siamo attrezzati per migliorare questa disponibilità. Come si evince anche dai dati IDC, la nostra organizzazione, molto distribuita a livello globale, è riuscita ad avere un sourcing molto elevato di componenti produttivi, e questo ci ha consentito di mettere a segno un’ottima crescita, che in realtà avrebbe potuto essere ancora maggiore perché la domanda era superiore”. 
emanuele baldi executive director italy lenovoEmanuele Baldi, Executive Director & General Manager Italy & Israel di Lenovo
Da segnalare, a quest’ultimo riguardo, che nel corso dell’anno fiscale un sito produttivo Lenovo in Ungheria è stata ampliato e modificato, allo scopo di aggiungere capacità produttive per server e desktop. Emanuele Baldi allarga il discorso all’intera catena produttiva, facendo notare che “oggi un po’ tutta la componentistica è sotto stress, e anche se per fortuna i processori tradizionali per PC, ovvero Intel e AMD, in questo momento non sono la principale fonte di problemi in termini di capacità produttiva, la vera complessità di oggi è quella di gestire l’intera catena produttiva, e impone continui sforzi organizzativi”.

Mercato cambiato per sempre

Guardando invece al nuovo anno fiscale, iniziato da poco meno di due mesi, dal punto di osservazione di Emanuele Baldi, che segue in particolare i mercati in Italia e in Israele dei PC e degli smart devices, ovvero il fulcro del business per Lenovo, si possono trarre alcune tendenze sul post pandemia. Israele ha iniziato ad avviarsi alla normalità prima dell’Italia, che come noto ha cominciato ad allentare il secondo lockdown esattamente un mese fa, a fine aprile. “Vediamo alcuni rallentamenti nella domanda, ma si tratta di un processo naturale in quanto il periodo scolastico è al termine, e anche la didattica a distanza sta diventando un'esigenza meno presente. Però, invece che di rallentamento della domanda è più corretto dire che per il momento si tratta di un rallentamento della crescita: se ci confrontiamo con il mercato del 2019, pre pandemia, siamo ancora in crescita significativa. Ma parlando di 2019, non credo che il mercato tornerà a quei livelli, perché lo scenario è cambiato definitivamente, e ci possiamo al massimo aspettare una leggera flessione rispetto ai numeri ottimi del 2020, in quanto è la dimensione del mercato a essere cambiata, con un diverso uso dei device che ormai è qui per rimanere”.

L'Infrastructure Solutions Group

È invece con Alessandro De Bartolo, Country Manager Infrastructure Solutions Group di Lenovo, che facciamo il punto sull’area Infrastructure Solutions, ovvero le soluzioni per data center.

alessandro de bartolo general manager italia infrastructure solution group lenovoAlessandro De Bartolo, Country Manager Infrastructure Solutions Group di Lenovo

La nuova denominazione dell’ex Data Center Group è entrata in vigore dall’inizio del nuovo anno fiscale, e intende riflettere lo scenario infrastrutturale, che “vede sempre più la presenza dell’Edge e dell’IoT e quindi impone una visione olistica delle infrastrutture, dalla periferia esterna al data center interno e al cloud, senza più limiti fisici”, sottolinea De Bartolo, che esprime ampia soddisfazione per i risultati di quello che fino al 31 marzo era ancora il DCG, che “sono certamente frutto della strategia di presenza in vari ambiti del mondo del data center, sia nelle aree PMI e delle grandi aziende sia nel mondo dei cloud service provider. Questi ultimi, in particolare, durante la pandemia hanno visto una crescita molto significativa della domanda, che noi abbiamo supportato con le nostre infrastrutture. Segnalo al riguardo la crescita significativa delle soluzioni più innovative e a valore, come per esempio la componente storage o le soluzioni software defined, che riguardano soprattutto il cloud ibrido che è molto gettonato oggi”.  

carlo barlocco executive director motorola europe expansion ‎lenovoCarlo Barlocco, Executive Director Motorola Europe Expansion di Lenovo

Mobile in crescita

Infine, nel commentare i risultati dell’area Mobile Business Group, il cui fatturato globale è cresciuto dell’86% anno su anno attestandosi a 1,54 miliardi di dollari, Carlo Barlocco, Executive Director Motorola Europe Expansion di Lenovo, esprime la soddisfazione per la scommessa vinta nei mercati europei, che erano meno performanti rispetto alle aree dove il brand è tradizionalmente più forte, ovvero America Latina e Uniti. “L'Europa ha visto una crescita molto importante, con l’Italia in particolare dove la riorganizzazione iniziata quasi due anni fa sta dando buoni frutti: oggi abbiamo una quota intorno al 5 per cento nel segmento retail e una quota leggermente inferiore in quello degli operatori, ma dobbiamo ricordare che prima eravamo genericamente negli ‘others’. Inoltre, abbiamo una gamma nuova in arrivo, e questo ci darà sicuramente un’ulteriore spinta”.
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