Con massima focalizzazione sul canale dei partner, il vendor ha messo in atto iniziative con e per i partner per rispondere alle sfide della ‘nuova normalità’. Prosegue quindi la ‘costruzione’ del futuro digitale facendo leva su un modello infrastrutturale agile, flessibile e sicuro come dicono all’unisono Oliver Tuszik, SVP Global Partner Organization di Cisco e Giorgio Campatelli, Partner Organization Leader di Cisco Italia
Al fianco dei partner nella ‘
Nuova Normalità’: è la focalizzazione di
Cisco, chiara e determinata. Ne è convinto
Oliver Tuszik,
SVP Global Partner Organization, che ancora in fase di lock down ribadisce il
commitement del vendor da 35 anni a questa parte
verso l’ecosistema dei partner, circa 60mila a livello mondiale:
“Il mondo sta cambiando profondamente e noi ci attrezziamo per rispondere a questo momento di forte discontinuità mettendo in atto una serie di misure per continuare a mantenere l’operatività di business, facendo leva su un’ offerta tecnologica moderna e flessibile e su elevate capacità. Ciò che non cambia assolutamente è la nostra strategia rivolta ai partner; quella è solida e definita da sempre: focus su di loro anche ai tempi del Covid-19 e nella nuova dimensione”.Lo scenario di riferimentoLo scenario è quello attuale in cui
l’emergenza Covid-19 ha messo e sta mettendo alla prova le imprese di tutto il mondo:
”La pandemia ha impattato con tempi e modi diversi tutto il pianeta. Occorre reagire tempestivamente e l’IT è leva fondamentale per farlo, oggi ancora più di ieri, dando quella flessibilità necessaria per non fermare i business e continuare a operare in un mondo sempre più digitale”. E ancora una volta
Cisco c’è: lo fa con
gli strumenti più idonei volti a favorire il nuovo scenario, attraverso un’infrastruttura flessibile e agile che consenta di lavorare in
sicurezza, creando interconnessioni virtuali con il mondo circostante – fatto da dipendenti, clienti e partner.
“In un momento di crisi così forte occorre infatti ri-imaginare il futuro, accelerando fortemente: ciò che prima si è digitalizzato in due anni, ora lo si deve fare in pochi mesi; indietro non si torna e bisogna fare i conti con la nuova normalità”, sottolinea.
Oliver Tuszik, SVP Global Partner Organization di CiscoLa nuova normalitàIn concreto le principali direttrici indicate da
Oliver Tuszik per upportare i partner nella ‘Nuova Normalità’ riguardano in primis tutta la componente di
offerta legata alla collaboration con la piattaforma Webex, che ha sostenuto e continua a sostenere l’attività lavorativa da remoto
e la componente di sicurezza, che garantisce la totale protezione:
“Diamo la possibilità a chiunque di lavorare da remoto in modo sicuro. Sicurezza che non è un ‘nice to have ma un ‘must to have’, tra le principali priorità dei Cio dell’era moderna”, afferma. E poi
lo spostamento degli eventi da fisici a virtuali, nonché l
a gestione della supply chain, la disponibilità continua di esperti da consultare,
l’estensione delle certificazioni e le iniziative finanziarie strettamente legate a Cisco Capital con nuove formule addizionali per garantire flessibilità finanziaria.
“Sta emergendo un modello di IT agile e flessibile sempre più orientato ad architetture virtualizzate, cloud e SaaS. Modelli di business totalmente digitali, perché la digitalizzazione oggi è concreta e reale e va assecondata. Solo le aziende che sapranno abbracciarla al meglio sopravviveranno. E non sarà guidata solo dai Cio, anzi, saranno i Ceo e gli altri profili Cxo, come i Cmo". E Cisco la abilità puntando a incrementare la profittabilità dei propri partner: ”
In tutte le country dobbiamo lavorare a un obiettivo comune per accrescere il valore dell’intero ecosistema mettendo a fattor comune best pratices, imparando dagli altri paesi e trasferendo e replicando in ogni realtà locale ciò che si è imparato per adattarsi ai modelli imposti dalla nuova normalità”, conclude Tuszik.
Cisco per e con i partnerE’
Giorgio Campatelli,
Partner Organization Leader di Cisco Italia, a declinare in specifico le
iniziative che il vendor ha messo in campo in questi ultimi mesi, con una vista sull’Italia:
“E’ stato un vero tsunami che ha travolto dapprima l’Italia, per spingersi in Europa e poi in tutto il mondo. Una situazione impensabile fino a pochi mesi fa che sta mettendo a dura prova l’intera economia mondiale e impattando negativamente sui consumi di tutti i paesi”.
Di fronte a questo quadro proprio per continuare a
garantire continuità di business alla propria filiera e aiutare i partner a rispondere ai nuovi modelli imposti dalla nuova normalità
il vendor ha lavorato per e con i partner.
Cisco, un mondo possibile da costruire con i partner All’8° edizione dell’evento dedicato ai partner – tecnologici e di canale – a Riccione si tracciano le strategie aziendali e si fa il punto sull’ecosistema, chiamato a giocare un ruolo fondamentale per disegnare il futuro digitale delle aziende clienti.
Le nuove sfide del vendor raccontate dall’AD Agostino Santoni e le novità relative ai partner da Eric Moyal e Giorgio Campatelli
Per i partner Cisco ha agito in termini d
i comunicazioni continue e specifiche, day-to-day business, soluzioni finanziarie flessibili. A livello relazionale Cisco ha infatti
semplificato e adeguato le proprie comunicazioni in una modalità più strutturata, dovendo sostituire gli incontri fisici e anche di gruppo con comunicazioni differenti. L’attività si è quindi concentrata sulla
creazione di spazi dedicati ai partner con notifiche periodiche di promozioni e novità,
sessioni tecniche dedicate alle soluzioni utili in tempo di Covid-19 e la creazioni di
siti e guide tecniche in italiano per i partner-clienti italiani. “
Abbiamo cercato di creare una comunicazione molto vicina al partner e di conseguenza al cliente, sviluppando una comunicazione istituzionale nei loro confronti per affiancarli nelle loro attività”, spiega Campatelli.
Giorgio Campatelli, Partner Organization Leader di Cisco ItaliaAl fine di agevolare e
garantire la continuità di business quotidiano Cisco ha poi
creato dei team a supporto delle necessità e criticità, attraverso lo sviluppo di
campagne speciali (free trial) per attivare immediatamente gli utenti su piattaforme
cloud di collaboration e security. Un processo che è passato da: meeting virtuali, webinar con gli esperti, estensioni di deadline e rinnovi, ottimizzazione della supply chain per esempio attraverso una rilocation della produzione in altri paesi e team di supporto dedicato ai partner per pianificare i servizi a cascata dopo la fase di consegna del prodotto, nonché strumenti di orientamento in questo delicato momento. Da leggersi in questo senso il
rafforzamento di alcuni iniziative presenti nel Partner Program come il programma
Black Belt Partner Academy di formazione gratuita, rimodellato in funzione delle esigenze legate al Covid-19, con pagine specifiche dedicate per formare le persone tecniche e commerciali sulle tematiche attuali.
E per favorire il processo di
certificazione dei partner, il vendor da marzo ha annunciato
l'estensione della data di scadenza delle certificazioni; tutti i partner che hanno già conseguito una specializzazione o una certificazione con raccomandata di
rinnovo dal 16 marzo al 16 settembre hanno ricevuto
l'estensione per un anno fino al 2021, perché “
la nostra partnership non si basa su una data di scadenza ma è solida e di lunga durata”, rimarca Campatelli.
In
termini finanziari Cisco Capital continua a rappresentare un punto di riferimento per i partner e per gli utilizzatori delle tecnologie Cisco, grazie ai servizi finanziari erogati. In particolare, da segnalare il programma
Business Resiliency Program, veicolato attraverso alcuni partner finanziari al fine di
posticipare i pagamenti a inizio 2021. In specifico, ai clienti che intendono avvicinarsi alle tecnologie Cisco o potenziarne il parco installato per fare fronte all’incremento delle componenti di smart working e, soprattutto, ripensare la propria IT in chiave digitale, il programma che recita ‘buy now and pay later’
permette di posticiapare il pagamento fino alla fine del 2020, al costo 1% al mese, dopo i primi 90 giorni. A partire da gennaio 2021 inizia il pagamento del finanziamento.
Disponibile attraverso tutti i partner (1-Tier e 2-Tier) per tutte le tipologie di clienti, riguarda i prodotti Cisco hardware, software e servizi. Si può includere fino al 5% di servizi del partner da finanziare e
ha validità fino al 25 luglio e i contratti possono avere durata di: 36, 48 oppure 60 mesi.
Non ultimo,
il programma Certified Remanufactured Equipment che consente di a
cquistare a prezzi concorrenziali i prodotti Cisco 'rigenerati' scon a bordo le ultime versioni software, supportati e autorizzati da Cisco con la garanzia come se fossero un prodotto nuovo:
“Una soluzione per mitigare i problemi attuali con le necessità finanziarie del momento. Sono prodotti a listino come i nuovi prodotti e disponibili via distribuzione e partner”, spiega Campatelli.
Cisco con i partnerSmart working, progetti coi partner e Smart School invece le tre direttrici primarie dell’attività di
Cisco con i partner. A partire dell’
abilitazione dello smart working, dove decisamente Cisco può dire di avere fatto la differenza. Il vendor ha aderito all'iniziativa
Solidarità Digitale del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione al fine di
agevolare aziende e liberi professionisti nel lavoro da remoto, rendendo disponibile le tecnologie di collaboration e security: le aziende possono andare sul sito di Solidarietà Digitale ed entrare in contatto con Cisco e poter
utilizzare le tecnologie trial per continuare a lavorare e verificare la qualità della soluzione gratuitamente. Sulla scorta dell’iniziativa Solidarietà Digitale lo scorso 3 aprile inoltre ha siglato un
accordo con Confcommercio per supportare i suoi circa 600.000 iscritti (PMI) per l’utilizzo di soluzioni di collaboration e security in formato trial.
A maggio i numeri indicavano oltre
1.000 richieste di supporto da aziende per progetti di digitalizzazione e innovazione; in particolare
la piattaforma Webex ha avuto un incremento di utilizzo del 5 mila%, con 170 persone che hanno dato la loro disponibilità a fornire servizi di formazione e di training. E in un disegno di Corporate Social Responsability tra marzo e aprile sono stati tenuti oltre 40 webinar per clienti e partner.
Flexible Working, sviluppato dal partner italiano Far Network, si è distinto come
progetto italiano replicato anche in Portogallo. Un’iniziativa abbracciata da una task force sempre più numerosa di aziende partner, che dà la disponibilità all'aziende di usufruire gratuitamente strumenti e documenti di formazione e di accedere a ore di consulenza gratuita fare fronte alla nuova situazione: “
E’ un esperimento di collaborazione virtuosa tra partner genealmente competitor tra di loro. La situazione corrente del paese e delle nostre aziende ha infatti cambiato il modo di lavorare tra partner con l’obiettivo di aiutare i clienti alle prese con la nuova normalità,” commenta Campatelli.
Non ultima l’attività di
Smart School legata a #LaScuolaContinua, un progetto lanciato dalla
Associazione Copernico con la collaborazione del Centro Studi Impara Digitale, a cui partecipano
Cisco, Google, IBM, Tim e WeSchool con l’obiettivo di
permettere di continuare l’insegnamento attraverso le tecnologie digitali, aiutando i professori a utilizzare piattaforme per creare classi digitali, condividere contenuti, verificare la comprensione e fare video lezioni.
Un progetto di
smart education attraverso cui Cisco e i partner hanno reso disponibile la tecnologia Webex per tenere lezioni da remoto a
più di 100 mila studenti in Italia, con 250.000 studenti attivi in Europa. A maggio erano più di
7500 le scuole supportate, oltre 1.000 i professori formati, più di 11mila i sottoscrittori delle Networking Academy e più di 1.000 persone che hanno seguito corsi nel programma Cisco DevNet sulle tecnologie Python, Cyber Security e Linux:
“È un'attività partita dall’Italia il 27 febbraio scorso che ci ha visto lavorare in sinergia con Ibm a livello locale e mondiale permettendo alla scuole di ogni ordine e grado di fare quel ‘salto quantico' nella digitalizzazione, nonostante l’arretratezza del sistema.”
Acquisizioni e riconoscimentiIn tutto questo intensificarsi di attività,
Cisco ha proseguito nel processo di crescita aziendale procedendo con acquisizioni nella logica di fornire sempre più servizi ai clienti e partner. In questo senso si colloca lo scorso aprile l’intenzione di acquisire
Fluidmesh Networks, azienda tecnologica italiana con sede a Pisa (f
ondata nel 2005 da un team di ricercatori e visionari del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e del Politecnico di Milano, ndr) operante nella
sfera IIoT con una soluzione utilizzata per rispondere alle esigenze mission-critical di alcuni settori verticali pubblici e privati – ferroviario, trasporti, … che permette di creare una rete WiFi in grado di garantire livelli molto elevati di affidabilità e velocità.
E per finire …
la soddisfazione per la filiale italiana di essere riconosciuta ancora una volta come ‘best place to work’ nella categoria tra 150 e 500 dipendenti.