Sono i dati puntuali di Context, da cui emerge che i ricavi relativi all’hardware enterprise sono risultati in calo anno su anno (-1/a gennaio, -11% a marzo e -17% ad aprile), mentre quelli relativi ai servizi sono aumentati del +4% ad aprile e quelli del software sono scesi dal 10 % al 4%.
L’i
mpatto negativo degli effetti della pandemia
COVID-19 è stato
più pesante sulla componente
hardware rispetto a quello su software e servizi, sebbene alcuni settori come quello della componentistica IT siano andati bene.
L’hardware in sofferenzaSono i dati puntuali di
Context, da cui emerge che nel 2020 i ricavi relativi all’
hardware enterprise sono calati anno su anno del
-1% a gennaio, -11% a marzo e -17% ad aprile , mentre quelli relativi ai
servizi sono aumentati del +4% ad aprile e quelli del
software sono scesi dal 10% al 4%.
A subire
maggiormente il calo nel periodo compreso tra gennaio ad aprile sono stati i
server (-10%), che proseguono nel loro declino, ma anche i
display di grande formato (-8%), fortemente influenzati dalla sospensione dei progetti durante la crisi e i
disk array (-7%).
"Mentre la crisi di Covid ha avuto un evidente impatto evidente sui volumi di vendita di marzo e aprile, sul lungo termine verosimilmente gli impatti maggiori potrebbero esserci sull'infrastruttura dei data center, con il passaggio dall’on-premise al cloud che influisce negativamente sulle vendite di server e dei sistemi di storage tradizionali" afferma
Gurvan Meyer, Senior Research Analyst e Head of Enterprise Team di Context. La resilienza dei servizi
In questo periodo la
business continuity, in termini di mantenimento dell'infrastruttura IT, è
stata garantita dalla tecnologia. Questo spiega
la resilienza della componente servizi IT. Se questa crisi si fosse verificata solo un decennio fa, l'industria avrebbe avuto grosse difficoltà a garantire questo sostegno continuo.
I rivenditori sono stati in grado di mantenere servizi professionali e di consulenza e lo stesso vale per i servizi gestiti da distributori, grazie alle possibilità tecnologiche di poter lavorare da casa utilizzando strumenti aziendali, in grado di
garantire tutti i requisiti e le policy di sicurezza.
Context, per la prima volta canale in calo durnte l'emergenza Coronavirus Per la prima volta dall’inizio del lockdown dovuto all’emergenza Covid si registra un’inversione di tendenza e il settore riporta un calo: carenze nella supply chain, e alcune pause legate alle festività, ma anche il raffronto con un primo trimestre 2019 molto forte
La performance del canale europeo
Nel complesso, però,
il canale IT europeo è tornato a crescere nelle quattro settimane fino alla 19esima, terminata lo scorso 10 maggio, mettendo a segno un
+3,4% su base annua rispetto al -1,2% della settimana precedente. Nella stessa settimana
gli Stati Uniti hanno registrato un calo del -7%, rispetto al -3,7% della settimana precedente.
In generale, per
il secondo trimestre Context prevede un calo della crescita dei ricavi in Europa del -4,1%. Guardando alle performance dei Paesi, mentre la
Polonia mostra una crescita annuale positiva per il periodo (7,3%) a
soffrire di più sono in ordine l’Italia (-9%), la Francia (-8,9%) e la Spagna (-7,8%), sebbene le previsioni di calo del Pil di ciascun Paese sono ampiamente più severe.
"
Di positivo c’è che questo trend negativo sta invertendosi, con entrate in aumento in Italia, Belgio, ma non nel Regno Unito dove rimane negativo. Tuttavia, la previsione di un valore complessivo di -4,1% per il secondo trimestre dell’area europea dovrebbe essere valutata in un quadro prospettico complessivo che prenda in considerazione il previsto calo del Pil dell'area dell'euro del -12,5%. In genere, le prestazioni del settore IT si attestano su incrementi dell'1-2% rispetto al Pil; un Pil che però poggia su prestazioni decisamente migliori", conclude Gurvan.
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