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Esprinet, indicatori tutti positivi per il primo trimestre 2020

I risultati relativi al primo trimestre 2020 mostrano una situazione finanziaria solida, con un incremento del 4% dei ricavi rispetto allo stesso periodo 2019 e una crescita dell'utile netto pari al 34%

Distributori
Esprinet ha reso noti i risultati del primo trimestre 2020, mostrando una situazione finanziaria solida a fronte del difficile periodo che il mercato sta attraversando a causa dell'emergenza sanitaria in corso a causa del Covid-19. In particolare, il distributore ha registrato ricavi da contratti con i clienti pari a 913,8 milioni di euro in crescita del 4% sui risultati dello stesso periodo d'esercizio 2019. Il risultato operativo, pari a 8,3 milioni di euro, ha compiuto un balzo del +24% rispetto ai 6,7 milioni del primo quarter 2019, mentre l'utile netto di 3,9 milioni di euro ha segnato una crescita del 34% rispetto ai 2,9 milioni dello stesso periodo di gestione dell'anno scorso.

"Ciò assume un rilievo ancora maggiore alla luce del contesto delineatosi nella seconda parte del trimestre. Sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 la priorità assoluta è stata quella di tutelare la salute delle nostre persone al fine di garantire continuità alla filiera dell’IT, essenziale e strategica per il funzionamento dei Paesi in cui operiamo. Inoltre, il mese di marzo ha evidenziato una difficoltà negli approvvigionamenti dai fornitori maggiormente dipendenti da stabilimenti insediati in Cina e Corea del Sud, che sono state fortemente impattate dalle misure restrittive adottate dai rispettivi governi" ha commentato Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet, che ha aggiunto: "Affrontiamo con determinazione un 2020 che si presenta sfidante e incerto, non essendo ancora prevedibili la durata e l’intensità dell’emergenza sanitaria e della connessa crisi socio-economica né l’efficacia delle politiche anti-cicliche promosse nei diversi Paesi e in sede comunitaria. Abbiamo infatti sin da subito adottato importanti misure volte a mitigare l’impatto finanziario del Covid-19 basate sul contenimento dei costi, sulla gestione ottimale del capitale circolante e sul rafforzamento della struttura finanziaria". Grazie ai risultati di queste iniziative, il Gruppo ritiene di poter contenere gli inevitabili effetti dovuti alla prevedibile contrazione dei volumi di attività, che intende contrastare anche ponendo grande attenzione alla massimizzazione del grado di soddisfazione della clientela per aumentare la 'customer loyalty' e sostenere, quindi, la redditività operativa.
alessandrocattaniAlessandro Cattani, Amministratore Delegato di EsprinetOltre l'immediato futuro, quando lo scenario emergenziale lascerà il posto a un contesto macroeconomico più favorevole, Esprinet proseguirà il proprio percorso di sviluppo, facendo soprattutto leva sul suo forte posizionamento competitivo e sulla sua grande solidità economico-finanziaria. D'altra parte, i fondamentali del settore distributivo continuano a essere robusti e le aspettative nel medio-periodo riconoscono ancora un ruolo fondamentale alla distribuzione nella filiera Ict. "Riteniamo che l’attuale fase di emergenza, combinata con una storica spinta del settore distributivo verso un crescente consolidamento, possa indurre alcuni operatori di dimensioni medio-piccole ad accelerare i processi di transizione generazionale e in questo contesto il Gruppo è ottimamente posizionato per cogliere le opportunità che si presenteranno” ha sottolineato Cattani, lasciando intravedere interessanti operazioni strategiche all'orizzonte.


I ricavi per geografie e linee prodotto
L'analisi dei ricavi per aree geografiche registra un trend più favorevole per le attività spagnole del Gruppo Esprinet (+6%) rispetto a quelle italiane (+3%). Ma a fare un vero e proprio balzo in avanti sono state le vendite sul territorio portoghese, che hanno segnato una performance del +45%, vedendo riconosciuti gli investimenti in marketing e il rafforzamento della presenza locale.
Osservati per linea di prodotto, i ricavi evidenziano un significativo incremento nel segmento Consumer Electronics (279,6 milioni di euro, +21%), trainato da un crescita del +31% per gli Smartphones. Il segmento IT Clients mostra, invece, stabilità (486,6 milioni di euro) per effetto di un sostanziale re-mix tra PC (+5%) e Stampanti e Consumabili (-5%). 
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