Con un utile netto pari a 23 milioni di Euro, equivalente a una crescita del +66% rispetto al 2018, il Gruppo prosegue l’operatività e rafforza la flessibilità finanziaria per fare fronte all’instabilità del mercato.
I
l Gruppo Esprinet ‘dà i numeri’ relativi all
’esercizio 2019, dopo l’
approvazione del Bilancio consolidato e il Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 (redatti in conformità con i principi contabili internazionali IFRS) da parte del Consiglio di Amministrazione di Esprinet, riunitosi ieri sotto la presidenza di
Maurizio Rota.Commenta così i risultati
Alessandro Cattani, Ceo del Gruppo Esprinet:
“Chiudiamo il 2019 con eccellenti risultati economici e con una struttura patrimoniale solida. Il Gruppo ha mantenuto la piena operatività in tutto il periodo di lock-down grazie alle procedure di smart working avviate negli ultimi due anni ed ai forti presidi tecnologici ed operativi sviluppati nel tempo. Operando all’insegna della massima tutela dei propri dipendenti in una filiera strategica per il funzionamento delle nazioni in cui è attivo, il Gruppo è ottimamente posizionato per gestire questo periodo di crisi ma anche per cogliere le eventuali opportunità di crescita di medio-lungo termine, sia per linee interne che tramite acquisizioni. Il 2019 evidenzia un miglioramento strutturale dei principali indicatori di performance individuati dal Gruppo e sintetizzati dal ROCE. L’EBIT è pari a 41,1 milioni di euro, pari all’EBIT corrente 2018 e +73% rispetto all’EBIT 2018 che scontava tuttavia oneri non ricorrenti per 17,2 milioni di euro. Il Cash Conversion Cycle evidenzia un continuo trend di miglioramento e chiude a 23 giorni, con una riduzione netta di 11 giorni rispetto al picco di inizio 2018 e registrando il migliore risultato degli ultimi 16 trimestri. Il ROCE si attesta al 9,8% (9,4% nel 2018) mantenendosi nel corso dell’intero esercizio al di sopra del costo medio ponderato del capitale stimato pari all’8%. L’esercizio si chiude con un utile netto pari a 23,6 milioni di euro, in crescita del 66% rispetto al 2018; in ottica prudenziale, dopo 20 anni consecutivi di generazione di utili e distribuzione di dividendi, proponiamo la destinazione di tutto il risultato d’esercizio a riserva ed al contempo chiudiamo i programmi di buy-back. Il Gruppo ha da tempo adottato una politica di gestione del rischio di liquidità molto conservativa, improntata alla massima prudenza nella pianificazione dei flussi di tesoreria e sul costante ricorso a fonti “committed” anche per il finanziamento di almeno parte del capitale circolante. La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019, positiva per 272,3 milioni di euro, segna un miglioramento rispetto al 31 dicembre 2018 (positiva per 241,0 milioni di euro). Persone, procedure, solidità finanziaria, appartenenza ad una filiera strategica come quella dell’IT sono elementi distintivi che ci fanno guardare con fiducia al lungo periodo”
Alessandro Cattani, Ceo del Gruppo Esprinet:
Di seguito
i risultati in dettaglio, come
da nota trasmessa dal Gruppo:
I principali risultati consolidati al 31 dicembre 2019I Ricavi da contratti con clienti si attestano a 3.945,4 milioni di euro, +10% rispetto a 3.571,2 milioni di euro nel 2018.
€/milioni |
2019 |
2018 |
Var. % |
Italia |
2.494,7 |
2.214,7 |
13% |
Spagna |
1.378,0 |
1.300,2 |
6% |
Portogallo |
38,5 |
30,2 |
27% |
Altri Paesi UE |
20,1 |
17,5 |
15% |
Altri Paesi extra-UE |
14,1 |
8,6 |
64% |
Ricavi da contratti con clienti |
3.945,4 |
3.571,2 |
10% |
Nel 2019 i mercati di riferimento del Gruppo hanno registrato una significativa crescita: secondo i dati Context, il mercato in Italia è stimato pari a
8.022 milioni di euro (+8% rispetto al 2018), mentre la Spagna vale 15.561 milioni di euro (+6% rispetto al 2018).
Esprinet sovraperforma il mercato e si conferma leader nell’Europa meridionale, con una
market share di oltre il 26%, segnando un incremento dei
Ricavi sia in
Italia (2.494,7 milioni di euro, +13% rispetto al 2018) che in
Spagna (1.378,0 milioni di euro, +6% rispetto al 2018).
€/milioni |
2019 |
2018 |
Var. % |
PC (notebook, tablet, desktop, monitor) |
1.372,8 |
1.212,8 |
13% |
Stampanti e consumabili |
418,3 |
393,1 |
6% |
Altri prodotti |
244,9 |
237,9 |
3% |
Totale IT Clients |
2.036,0 |
1.843,8 |
10% |
Hardware (networking, storage, server e altri) |
407,4 |
409,0 |
0% |
Software, Servizi, Cloud |
153,6 |
146,8 |
5% |
Totale Advanced Solutions |
561,0 |
555,7 |
1% |
Smartphones |
1.103,2 |
997,4 |
11% |
Elettrodomestici |
55,7 |
37,2 |
50% |
Gaming (hardware e software) |
43,4 |
29,5 |
47% |
Altri prodotti |
191,0 |
152,5 |
25% |
Totale Consumer Electronics |
1.393,3 |
1.216,6 |
15% |
Rettifiche per riconciliazione |
(44,9) |
(44,9) |
0% |
Ricavi da contratti con clienti |
3.945,4 |
3.571,2 |
10% |
L’analisi dei
Ricavi per linea di prodotto evidenzia un significativo incremento del segmento
Consumer Electronics (1.393,3 milioni di euro, +15%), nell’ambito del quale si registrano, oltre alla crescita del +11% per gli
Smartphones, performance positive per segmenti ad alto margine come
Elettrodomestici (+50%) e
Gaming (43,4 milioni di euro, +47% rispetto al 2018 anche grazie alla
acquisizione di 4Side Srl, distributore in esclusiva per l’Italia dei prodotti Activision Blizzard). Il segmento
IT Clients è trainato sia dalla positiva performance dei
PC (+13%) che dalle
Stampanti e Consumabili che registra ricavi pari a 418,3 milioni di euro, +6% rispetto a 393,1 milioni di euro nel 2018.
€/milioni |
2019 |
2018 |
Var. % |
Retailer/e-tailer |
1.930,8 |
1.661,7 |
16% |
IT Reseller |
2.059,5 |
1.954,4 |
5% |
Rettifiche per riconciliazione |
(44,9) |
(44,9) |
0% |
Ricavi da contratti con clienti |
3.945,4 |
3.571,2 |
10% |
La ripartizione dei
Ricavi per tipologia di cliente mostra una robusta crescita in entrambi i segmenti “consumer” e “business”. Particolarmente rilevante si è rivelata la crescita della categoria
“Retailer/e-tailer” dove il Gruppo ha oramai consolidato una posizione di leadership assoluta. Il segmento
IT Reseller, in crescita del +5%, rappresenta l’area nella quale il Gruppo intende focalizzare i propri investimenti nel corso del 2020.
Il
Margine Commerciale Lordo è pari a 176,1 milioni di euro, +3% rispetto al 2018 (171,4 milioni di euro); il margine percentuale mostra una chiara tenuta attestandosi al 4,46% dei ricavi, rispetto al 4,80% nel 2018. L’
EBIT corrente è pari a 41,1 milioni di euro e mostra un risultato pari al 2018 (41,0 milioni di euro), con un’incidenza sui ricavi pari a 1,04% (1,15% nel 2018). L’
EBIT corrente pre-IFRS 16 è pari a 39,1 milioni di euro ed è in linea con le attese. L’
EBIT è pari a 41,1 milioni di euro e mostra un incremento del +73% rispetto al 2018 (23,7 milioni di euro), con un’incidenza sui ricavi pari a 1,04% (0,66% nel 2018). L’
Utile ante imposte, pari a 31,7 milioni di euro, evidenzia un miglioramento del +65% rispetto al 2018 (19,2 milioni di euro). L’
Utile Netto è pari a 23,6 milioni di euro, +66% rispetto al 2018 (14,2 milioni di euro). L’Utile netto per azione ordinaria, pari a 0,46 euro, evidenzia un miglioramento del +70% rispetto al 2018 (0,27 euro).
La
Posizione Finanziaria Netta è positiva per 272,3 milioni di euro e mostra un miglioramento di 31,2 milioni di euro rispetto a 241,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018. Essa comprende 108,8 milioni di euro di passività finanziarie per leasing non presenti al 31 dicembre 2018 in quanto conseguenti alla prima applicazione del principio contabile IFRS 16. Il miglioramento della Posizione Finanziaria Netta puntuale, neutralizzando quest’ultimo effetto, è pari a 140,0 milioni di euro perlopiù grazie alla riduzione nei livelli di fine esercizio del Capitale Circolante Commerciale Netto, che è negativo per 121,0 milioni di euro (con un miglioramento di 131,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018).
Il valore della Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019 risulta influenzato da taluni fattori tecnici, quali le cessioni “pro-soluto” di crediti commerciali nell’ambito di programmi di factoring e cartolarizzazione, oltre che dalla stagionalità tipica del fine anno in cui si osserva un andamento dei debiti commerciali che non riflette i livelli di sostegno finanziario mediamente garantiti dai fornitori nel corso dell’anno. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall’attivo patrimoniale in conformità al principio contabile IFRS 9. Considerando anche forme tecniche di anticipazione dell’incasso dei crediti differenti da quelle precedentemente citate ma dotate di effetti analoghi - i.e. il “confirming” utilizzato in Spagna, l’effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2019 è quantificabile in 480,1 milioni di euro (596,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Il
Patrimonio Netto ammonta a 359,0 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 16,1 milioni di euro rispetto a 342,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018 per effetto del reinvestimento del 75% degli utili realizzati nel 2018.
Evoluzione dei principali target strategiciNel giugno 2019 il Gruppo ha presentato l’aggiornamento delle linee guida strategiche nel cui ambito sono state identificate le
principali direttrici che dovranno i
spirare la gestione nei prossimi anni ed in riferimento al quale viene riportato lo stato di avanzamento sotto forma di ricavi realizzati nelle aree di business maggiormente strategiche.
Nel 2019 il segmento
Advanced Solutions ha registrato ricavi pari a 561,0 milioni di euro, rispetto a 555,7 milioni di euro nel 2018. La crescita del segmento in oggetto - al netto dei ricavi rivenienti da forniture pubbliche - è stata pari a +7% mentre il dato complessivo sconta un 2018 che aveva beneficiato di elevati livelli di ricavi da gare concentrati sui segmenti Server e Software. Per quanto attiene al progetto
XaaS (“
Everything As A Service”) ii volumi di fatturato registrati nel 2019 (19,7 milioni di euro, +42% rispetto al 2018) sono quasi esclusivamente riferibili a vendite di soluzioni “Cloud”. Nel medio periodo è prevista la progressiva espansione del modello di vendita “a consumo” rispetto al tradizionale modello “transazionale”. Il Gruppo sta sviluppando piani e attività volti a creare un presidio strutturale non solo dei mercati del Cloud ma anche dei servizi di stampa (“MPS-Managed Print Services”) e della gestione del posto di lavoro (“device as a service”).
Le linee guida strategiche prevedono anche un
incremento della presenza del Gruppo in Portogallo, sia attraverso una
crescita organica (investimenti in risorse umane e logistica e selezione dei migliori fornitori) che per
linee esterne. Secondo i dati Context il mercato della distribuzione in Portogallo è stimato nel 2019 pari a 1.344 milioni di euro (+8% rispetto a 1.246 milioni di euro nel 2018); nel 2019 Esprinet ha registrato ricavi pari a 38,5 milioni di euro, +27% rispetto a 30,2 milioni di euro nel 2018. Nel corso della prima parte del 2019
è stato aperto un magazzino a nord di Lisbona al fine di garantire le condizioni per un significativo miglioramento del livello di servizio offerto alla clientela ed incrementando la capacità del Gruppo di sviluppare importanti tassi di crescita nel paese.
Si evidenzia infine un interessante tasso di crescita nella vendita di
Elettrodomestici (55,7 milioni di euro, +50% rispetto al 2018), il cui mercato viene stimato da Euromonitor in 10.987 milioni di euro nel 2019 (CAGR 2015A-2019E pari a +4%) nel quale sembrano emergere da parte di alcuni fornitori progressivi segnali di intermediazione tramite i distributori.
Il Gruppo ha individuato il ROCE (“Return on Capital Employed”) come indicatore chiave in grado di rappresentare la qualità della propria performance e la generazione di valore per gli azionisti: esso si attesta al 9,8%, in miglioramento rispetto al 9,4% nel 2018.
€/milioni |
2019 |
2018 |
EBIT corrente pre IFRS 16 |
39,1 |
41,0 |
Capitale Investito Netto Medio (1) |
294,3 |
323,2 |
Cash Conversion Cycle (giorni) (2) |
23 |
27 |
ROCE (3) |
9,8% |
9,4% |