Le incertezze legate all’emergenza COVID-19 rendono difficili le stime di vendita delle stampanti 3D nel corso del 2020.
Context analizza l'
andamento del mercato 3D ai tempi di
Coronavirus. Dalla fine del primo trimestre 2020, molte aziende produttrici di stampanti 3D nel mondo hanno
ri-focalizzato le loro strategie di vendita passando dalle stampanti alla
produzione di materiali di consumo necessari per combattere il coronavirus:
"Il fatto di concentrare gli sforzi sulla produzione di forniture mediche necessarie per l’emergenza ha voluto dire allontanarsi dalla produzione e dalla vendita di stampanti", ha affermato
Chris Connery, VP Context.
"Dopo un quarto trimestre 2019 già debole in termini di spedizioni, la rifocalizzazione - e i vincoli stringenti di domanda e offerta previsti nelle prossime settimane - fanno prospettare un 2020 difficile per le spedizioni di stampanti 3D. Sebbene infatti l'emergenza COVID-19 non abbia ancora impattato in modo negativo tali spedizioni a livello globale, in questo ambito si era già registrata una certa debolezza a fine dello scorso anno. Per molti produttori, in particolare quelli focalizzati su stampanti industriali o Design, il rallentamento si associa all’andamento debole del settore automotive, e del settore manifatturiero e, più in generale, della lentezza dell’economia asiatica ed europea".
In profondità
Context rileva che le spedizioni di stampanti nel corso del trimestre hanno registrato variazioni su base annua del -11% stampanti personali*, + 26% stampanti professionali*, -22% Design) e -23% Industriale; l'unico incremento è nella categoria Hot 3D Professional Printing.
Nei segmenti
Design e Industrial - che hanno
rappresentato complessivamente oltre il 78% di tutti i ricavi delle vendite di stampanti 3D -
le spedizioni aggregate sono diminuite del -3% nel 2019. Sebbene le spedizioni di
stampanti 3D in metallo siano aumentate del
+ 4% rispetto all'anno precedente, con una
crescita costante registrata nelle tecnologie emergenti come l'estrusione di materiale e il deposito diretto di energia, si evidenzia
un calo del -10% rispetto a quello delle stampanti tradizionali a fusione a letto di polvere. Nella top five i leader di mercato
GE Additive ed EOS sono stati raggiunti tda
Desktop Metal e Markforged (entrambe queste aziende offrono soluzioni basate sull'estrusione di materiali) e dalla new entry
HBD, che ha ottenuto ottimi risultati in Cina. Le
spedizioni complessive di stampanti polimeriche industriali e di design sono
diminuite del -5% rispetto al 2018, ma alcuni fornitori, tra cui
HP e UnionTech, hanno r
egistrato una crescita eccellente.
Stratasys guida la classifica in termini di volumi unitari anche se le spedizioni annuali sono diminuite de
l -12% nel 2019.
Le previsioni
per il 2020, basate sulle informazioni disponibili al 23 marzo, indicano che
i produttori di stampanti valutano, giornalmente, gli impatti di una catena di approvvigionamento interrotta e
una produttività delle persone bloccata o comunque fortemente limitata. Tendenzialmente negli ultimi anni, i fornitori di stampanti 3D hanno iniziato con una stima al rialzo, adattando via via la stima di spedizione nel corso dell'anno.
Attualmente, tuttavia, la maggior parte dei fornitori sta iniziando il 2020 con una stima negativa, prevendendo di riprendersi al riprendersi dell'attività, all’attenuarsi della pandemia globale.
Molti dei mercati finali chiave (come aerospaziale, automobilistico, dei prodotti di consumo, ortopedia, istruzione, sanitario)
sono influenzati in modo negativo
dagli stop dei lavori e dai rallentamenti generali.
Lato offerta,
i componenti chiave per le stampanti, come per molti altri prodotti elettronici,
provengono dalla Cina, la regione colpita per prima dalla pandemia. A causa dell'incertezza, i fornitori di hardware ragionano e
fanno previsioni su base settimanale e trimestrale piuttosto che annuale, e le a
ttuali stime aggregate mostrano che i segmenti industriali e del design sono destinati a registrare un calo delle spedizioni del -4% dal 2019 al 2020, anche considerando una ripresa nella seconda metà dell'anno.
Nel
mercato industriale - che ha rappresentato il 68% delle entrate globali del segmento hardware delle stampanti 3D nel 2019 –
nel seconda metà del 2019 le spedizioni hanno rallentato, in controtendenza rispetto all’andamento consueto che vede più sostenuta la crescita nella seconda parte dell'anno.
Tenendo conto sia di questi venti contrari negativi sia delle sfide della domanda e dell'offerta associate alle reazioni globali al coronavirus, il
segmento punta a riportare un calo di solo il -2% nelle spedizioni di stampanti nel corso 2020 con una
previsione di ripresa per regione per regione, a partire dall'est.
Ora che la
pandemia tende a essere più sotto controllo e man mano che le economie tornano alla normalità, si intravede
un grande potenziale per il mercato delle stampanti 3D, strettamente legato alla
capacità della tecnologia di rispondere alle esigenze in modo rapido, come per esempio è stato a supporto della comunità medica.
Le reazioni alla pandemia stanno anche dimostrando che
sfruttare la stampa 3D per la produzione locale, anziché fare affidamento su complesse catene di approvvigionamento multinazionali, può potenzialmente
aiutare molte aziende a mitigare i rischi futuri.*Classi di prezzo della stampante 3D: Industriale ≥ 100 mila dollari, Design = 20-100 mila dollari, Professionale = 2,5-20 mila dollari, Personale ≤ 2,5 mila (escluse le stampanti kit fai-da-te)
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